La nuova
Kia Stonic 2026 si presenta come uno dei crossover più interessanti del momento per il rapporto qualità prezzo. Ho avuto la possibilità di vederla in anteprima e provarla sulle strade tra Varese e i suoi dintorni, scegliendo per il mio test la versione
1.0 T-GDi Mild-Hybrid da 115 CV con
cambio manuale a 6 marce.
Un motore che, sulla carta, promette un ottimo equilibrio tra efficienza, brillantezza e costi di gestione. Fin dai primi chilometri ho capito che Kia non si è limitata certo a un aggiornamento superficiale: questa Stonic vuole davvero fare un salto in avanti evidente rispetto alla generazione precedente.
Prezzi Kia Stonic 2026
Il listino ufficiale della nuova Kia Stonic 2026 parte da 22.800 euro per la versione 1.0 T-GDi 100 CV in allestimento Urban, mentre la Style, più ricca nella dotazione, sale a 24.750 euro. La gamma mild-hybrid, cuore dell’offerta 2026, parte da 26.250 euro per la 1.0 T-GDi MHEV da 115 CV con cambio manuale, ovvero proprio la versione che ho provato. Se preferisci il cambio automatico DCT7, il prezzo sale a 27.750 euro. In cima trovi la GT-Line, che combina dotazioni più complete e look dedicato: 29.250 euro per la manuale e 30.750 euro per la DCT7.
Tutte le versioni sono guidabili dai neopatentati e che il Launch Pack (smart key, start button, EPB, ricarica wireless, superfine cluster da 12,3”) è gratuito per i contratti firmati entro il 31 dicembre 2025.
Accanto al listino, Kia propone un’offerta particolarmente interessante: con il finanziamento Scelta Kia, la Stonic è disponibile a 17.950 euro, con un vantaggio cliente di 4.850 euro, 35 rate da 129 euro, anticipo di 4.450 euro e valore futuro garantito di 12.540 euro. La promozione resta valida fino al 30 novembre 2025. Il lancio ufficiale nelle concessionarie italiane è previsto per il 29 e 30 novembre.
Interni ed esterni Kia Stonic 2026
Il primo impatto con la Stonic 2026 è tutto nel suo nuovo design, che interpreta in pieno il nuovo corso stilistico di Kia, fatta di forme decise e contrastanti che danno carattere senza perdere equilibrio.
Rispetto al modello uscente le dimensioni rimangono pressoché invariate, ma la vettura cresce di 25 mm grazie ai paraurti ridisegnati. Il frontale cambia volto con la nuova firma luminosa Star Map, una griglia più scolpita e dettagli più maturi, mentre anche il posteriore appare più pulito e moderno grazie alle luci riviste, al layout del portellone e al diffusore aggiornato.
Completano il quadro i nuovi cerchi da 16 e 17 pollici, più coerenti con il nuovo linguaggio stilistico, e due nuove colorazioni – Adventurous Green (con l’esemplare da me provato) e Yacht Blue – che donano alla Stonic un’aria più vivace.
Il salto più evidente, però, è all’interno. La plancia ora integra un doppio display panoramico da 12,3 pollici, con strumentazione completamente digitale e un nuovo infotainment che eleva immediatamente la percezione di modernità. Il pannello touch multimodale, che sostituisce i classici comandi del clima, si utilizza con naturalezza, mentre il redesign di volante, pomello del cambio e console centrale contribuisce a dare un’aria più premium all'abitacolo.
I materiali sono più curati, l’illuminazione ambientale aggiunge un tocco sofisticato e la presenza di porte USB-C, ricarica wireless e servizi Kia Connect dimostra quanto la Stonic voglia parlare a una generazione sempre più digitale. La chiave digitale tramite smartphone o smartwatch chiude il cerchio, confermando che questo modello punta forte sulla connettività. Unico neo le plastiche molto rigide delle portiere e della parte alta della plancia.
Anche dal punto di vista della sicurezza, Kia ha alzato l’asticella, integrando sulla Stonic sistemi avanzati come il Blind-spot Collision Avoidance Assist, il Safe Exit Warning, la frenata autonoma FCA 1.5, il cruise control intelligente che anticipa le curve grazie ai dati GPS e il pacchetto di assistenza in autostrada, elementi che fino a qualche anno fa avevamo visto soltanto su modelli di categoria superiore.
Interessante anche che su Stonic 2026 sia stata introdotta la Kia Digital Key 2.0, che trasforma lo smartphone in una vera chiave digitale grazie alle tecnologie NFC, Bluetooth e Ultra-Wideband. Puoi aprire l’auto con accesso passivo senza tirare fuori il telefono, avviarla semplicemente tenendolo in tasca e persino condividere la chiave con altri utenti tramite Wallet. È disponibile anche la versione Digital Key Touch, che funziona come una “chiave contactless”: basta appoggiare lo smartphone al punto NFC della vettura per aprirla e avviarla.
Ho guidato la Stonic 2026: ecco come va
La versione mild-hybrid da 115 CV è probabilmente il compromesso ideale per chi fa un po’ di tutto. Il tre cilindri è sorprendentemente equilibrato, silenzioso quando serve e pronto a dare verve appena affondi l’acceleratore. La coppia arriva presto e in modo lineare, rendendo la guida fluida sia in città, sia nei tratti più guidati.
Il cambio manuale a sei marce ha innesti precisi e rapporti ben calibrati, anche se la leva è un pò lunga, mentre il supporto del sistema mild-hybrid rende le ripartenze più morbide e aiuta nei passaggi più frequenti tra una marcia e l’altra. Lo sterzo, leggero nelle manovre e più consistente all’aumentare della velocità, trasmette sempre la giusta confidenza, e il comfort delle sospensioni è rimasto tra i punti forti della Stonic: assorbe bene le irregolarità e ti fa percepire una solidità generale che sorprende per un modello di questo segmento.
Anche i consumi si confermano in linea con le aspettative, con medie attorno ai 5,7 l/100 km nel misto e valori più bassi nei cicli a velocità costante. È un'auto facile, intuitiva, moderna e con un livello tecnologico che la porta davvero un passo più su rispetto al passato. Dopo averla vista e guidata, la sensazione è chiara: Kia ha lavorato per creare una Stonic più matura, più completa e più vicina alle esigenze dei clienti che cercano un B-Suv concreto. E in questo, bisogna dirlo, ci è riuscita.