Redazione Autoappassionati.it
Altro che transizione “soft” e allineamento in cinque anni: il governo accelera e punta al tutto e subito. Dal 1° gennaio 2026, benzina e gasolio avranno la stessa accisa, con il rischio concreto che il Diesel finisca per costare più della verde.
La novità è scritta nero su bianco nel disegno di legge di Bilancio, appena approvato dal governo e bollinato dalla Ragioneria dello Stato. In pratica, l’esecutivo Meloni ha deciso di anticipare il piano originario, cancellando il percorso graduale annunciato solo sette mesi fa.
Le cifre: togli da una parte, metti dall’altra
Il testo è chiaro: a partire dal 2026 verrà applicata una riduzione di 4,05 centesimi al litro sull’accisa della benzina e, contemporaneamente, un aumento della stessa misura per il gasolio. Un vero e proprio ribaltone rispetto alla linea tracciata lo scorso marzo, quando si parlava di un allineamento progressivo fino al 2030.
Con le nuove cifre, l’accisa unica dovrebbe attestarsi a 672,90 euro per mille litri di carburante. Tradotto in prezzi alla pompa, prendendo come riferimento le rilevazioni del Ministero dell’Ambiente del 20 ottobre (benzina a 1,690 euro/l e Diesel a 1,616 euro/l), se la misura entrasse in vigore oggi, la “verde” scenderebbe a 1,641 euro/l, mentre il gasolio salirebbe a 1,665 euro/l.
Risultato, matematico, il Diesel sorpasserebbe la benzina.
Facendo due conti, un automobilista con una vettura dal serbatoio da 40 litri, come un’Audi A1, spenderebbe 65,64 euro per un pieno di benzina (contro i 67,60 attuali) e 66,60 euro per uno di gasolio (oggi 64,64 euro).
Attenzione, però: al momento si tratta solo di una proposta. Essendo parte del disegno di legge di Bilancio, la misura dovrà essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre. Camera e Senato potranno ancora modificare il testo, anche se l’intenzione del governo sembra chiara: eliminare il vantaggio fiscale del diesel in tempi record.
Insomma, salvo colpi di scena, dal 2026 le pompe di benzina parleranno chiaro: il gasolio non sarà più il “carburante economico” di una volta.
