L’elettrificazione di Volvo, e di Polestar, non nasce oggi. Qualche mese prima del Salone di Ginevra 2018 vi parlammo della Polestar 1. Volvo, all’epoca, stava già preparando la sua strategia offensiva e, dopo aver scoperto che esistono già varianti elettrificate mild hybrid e plug-in hybrid nell’attuale gamma, è ora di conoscere colei che rappresenta la prima 100% electric del brand cino-svedese: la Volvo XC40 elettrica, o Recharge, come l’hanno chiamata.
La XC40 elettrica, infatti, nasce ispirandosi al già popolare SUV piccolo che, in appena 2 anni e mezzo di presenza sul mercato, è diventata la best seller del Marchio. La variante elettrica è la prima di molte, mentre prendete l’abitudine ad accostare la sigla “Recharge” ai modelli Volvo: sarà infatti parte del nome sia del modelli elettrici sia di quelli ibridi plug-in.
Volvo garantisce per la sua XC40 elettrica circa 400 km di autonomia, calcolati nel ciclo WLTP, mentre la potenza sfiora l’ambita soglia dei 500 CV, per la precisione 480. Come per molti modelli pronti a tenerle testa, l’80% della ricarica si può ottenere in circa 40 minuti approfittando delle colonnine a più ampio voltaggio.
Altra grande novità è il sistema di infotainment studiato direttamente in collaborazione con Android. Questo nuovo sistema sfrutta la piena integrazione con Volvo On Call, la piattaforma di servizi digitali in connettività della Casa automobilistica. Volvo On Call consente ora ai possessori di un modello ibrido plug-in di tenere traccia del tempo trascorso in modalità di guida esclusivamente elettrica.
La XC40 elettrica e la linea di vetture Recharge sono inoltre esempi concreti dell’ambizioso nuovo programma d’azione della Casa svedese, ispirato fortemente agli obiettivi emersi in seguito all’Accordo di Parigi sul clima e mira ad agevolare il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo perseguito da Volvo, ovvero diventare un’azienda a impatto zero sul clima entro il 2040.
Ulteriori dettagli sul programma di Volvo Cars per la tutela del clima sono disponibili a questo link.