Le auto elettriche hanno davanti ancora decenni di innovazioni, e le batterie sono il cuore di questa trasformazione. Una nuova tecnologia sviluppata dalla statunitense 24M Technologies promette di rivoluzionare il settore: con l’architettura ETOP (Electrode-to-Pack), l’autonomia dei veicoli elettrici potrebbe aumentare fino al 50% senza ingombrare di più i pacchi batteria.
Come funziona la tecnologia ETOP
Secondo i ricercatori della 24M, le batterie agli ioni di litio tradizionali contengono una grande quantità di materiali inattivi: metalli, plastica e strutture di supporto che non contribuiscono realmente all’accumulo di energia.
La soluzione ETOP consiste nel:
- Rimuovere gli elementi extra, aumentando la densità di elettrodi.
- Sigillare ogni elettrodo con un film polimerico sottile, riducendo lo spazio non sfruttato.
Il risultato è che il pacco batteria può contenere fino all’80% di elettrodi, consentendo di aumentare l’energia stoccata tra il 30% e il 60% senza cambiare le dimensioni esterne.
Vantaggi per costruttori e consumatori
Oltre alla maggiore autonomia, le batterie ETOP sono più economiche da produrre e malleabili, consentendo ai produttori di modellarle in base allo spazio disponibile nel veicolo.
In più, la tecnologia è indipendente dalla chimica: può essere applicata a NMC, LFP, NCA, batterie al sodio e altre varianti agli ioni di litio, rendendola estremamente versatile.
Stato della sperimentazione
I primi prototipi sono già stati realizzati e sono attualmente in fase di valutazione. Se confermata su scala industriale, questa innovazione potrebbe segnare un salto significativo per i BEV (Battery Electric Vehicles), senza dover attendere i controversi sviluppi delle batterie allo stato solido.
24M Technologies punta quindi a rendere le auto elettriche più efficienti, compatte e accessibili, aprendo la strada a veicoli con autonomia maggiore e pacchi batteria più leggeri e flessibili.