Dall’auto macchina all’auto vivente: Bosch svela a Monaco il futuro dei veicoli guidati dal software

Tecnologia
08 settembre 2025, 17.03
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All’IAA Mobility 2025 di Monaco di Baviera Bosch ha presentato una visione che sembra uscita dalla fantascienza ma che sta già diventando realtà: l’auto come organismo digitale, capace di evolvere e cambiare carattere con un semplice aggiornamento software.
Non più veicoli statici che restano uguali per tutta la loro vita utile, ma macchine che imparano, migliorano e si adattano ai desideri del guidatore, diventando sempre più sicure, efficienti e personalizzabili.

L’unione di hardware e software: il vero vantaggio competitivo Bosch

Molte aziende parlano di auto “software-defined”, ma Bosch sottolinea un punto cruciale: senza hardware avanzato, nessun software può fare la differenza. «Anche l’auto più intelligente non si muoverebbe di un millimetro senza tecnologia hardware di alto livello», ha dichiarato Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch.
È proprio questa combinazione – elettronica di controllo, sistemi meccatronici e software evoluto – a rendere Bosch un player unico. L’azienda fornisce tutto da un’unica fonte, garantendo un’integrazione profonda tra componenti e codice.

Brake-by-wire e steer-by-wire: la fine dei collegamenti meccanici

Un esempio concreto di questa rivoluzione è la tecnologia by-wire, già definita da molti la spina dorsale dei veicoli del futuro. Frenata e sterzo non dipendono più da collegamenti meccanici, ma da segnali digitali gestiti dal software.
Bosch prevede che entro il 2032 queste soluzioni possano generare un fatturato superiore a 7 miliardi di euro, segno che l’industria sta convergendo rapidamente verso questa direzione. Il vantaggio? Maggiore sicurezza, risposta immediata e la possibilità di personalizzare la dinamica dell’auto come mai prima d’ora.

Vehicle Motion Management: l’auto che cambia carattere con un click

Il cuore della visione Bosch è il Vehicle Motion Management (VMM), un software che coordina in modo centralizzato freni, sterzo, motore e telaio. Il risultato è sorprendente: basta un tocco e l’auto può trasformarsi da confortevole berlina da viaggio a sportiva reattiva, o viceversa, senza alcuna modifica meccanica.
Bosch investirà una cifra a nove zeri entro il 2028 per ampliare questo portafoglio modulare, già adottato da oltre venti costruttori in Europa, Cina e Giappone. Con il VMM, l’auto diventa davvero un assistente personale su quattro ruote, che impara costantemente grazie agli aggiornamenti OTA (over-the-air).

Intelligenza artificiale e cockpit digitale: dialogare con l’auto

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Il passo successivo è rendere il rapporto tra conducente e veicolo più naturale. Bosch sta già fornendo a SAIC-GM in Cina un cockpit AI capace di dialogare con il guidatore come fosse un essere umano. Non più comandi freddi e complessi, ma un’interazione fluida, conversazionale, che anticipa i bisogni del conducente.
Questa logica “phygital” – che fonde fisico e digitale – è la stessa che guida l’evoluzione degli ADAS Bosch: sistemi di assistenza configurabili in tre varianti, adattabili al DNA di ogni brand automobilistico, sempre più gestiti da computer centrali ad alte prestazioni.

Un ecosistema globale di partnership

Bosch non corre da sola. In Cina collabora con WeRide e Horizon Robotics sulla guida autonoma; in Europa è partner strategico di Cariad (Volkswagen). L’obiettivo è chiaro: costruire piattaforme software scalabili e globali, che possano garantire standard elevati di sicurezza e comfort in ogni mercato.

Il futuro secondo Bosch: l’auto come organismo in evoluzione

Guardando oltre il 2025, Bosch immagina un futuro in cui i veicoli non saranno più prodotti finiti, ma organismi digitali in costante evoluzione. Ogni aggiornamento software renderà l’auto più sicura, più intelligente e più personalizzata, proprio come uno smartphone che si rinnova con nuove funzionalità.
"I veicoli guidati dal software sono centrati sull’utente e imparano costantemente", ha sottolineato Markus Heyn, membro del Board Bosch e Presidente del settore Mobility. Una visione che va oltre la tecnologia: significa mettere il guidatore al centro, restituendo alla mobilità la sua dimensione umana, pur nell’era digitale.
Stiamo lavorando intensamente con il nostro team in Italia perché anche nel nostro mercato questo cambiamento tecnologico possa realizzarsi nei prossimi anni in tutte le aree della mobilità. Il settore di business Mobility è il più importante del Gruppo Bosch e continua a perseguire la visione di una mobilità sempre più sicura, sostenibile ed entusiasmante. Per noi rimane attuale l’approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, dai motori a idrogeno a quelli endotermici, dai carburanti rinnovabili fino ai veicoli elettrici, che ci permette di cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione in atto. Accanto ai motori la sicurezza stradale rimane un tema fondamentale per questo continuiamo a sviluppare e perfezionare i sistemi di assistenza alla guida, noti anche come ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) anche per i marchi presenti nel nostro mercato” ha commentato Camillo Mazza, General Manager Robert Bosch GmbH Branch in Italy.
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