L’auto del futuro non avrà solo più cavalli o batterie più capienti: sarà un computer su ruote, governato da algoritmi e intelligenza artificiale. All’IAA Mobility 2025 di Monaco,
Bosch mostra come questo scenario non sia più fantascienza, ma una rivoluzione già in corso.
Il colosso tedesco porta in scena un portafoglio di soluzioni che spaziano dai sistemi di assistenza alla guida ai sensori intelligenti, fino ai powertrain elettrici e ibridi. Il filo conduttore è chiaro: il software diventa il cuore della mobilità, ma ha bisogno di hardware avanzati per esprimere il proprio potenziale.
L’AI che cambia il modo di guidare
Bosch punta forte sulla guida autonoma e assistita. I suoi sistemi ADAS vengono proposti in versioni entry-level, mid-range e premium, adattabili alle esigenze delle case automobilistiche. Già decine di costruttori hanno scelto queste tecnologie, con le configurazioni più avanzate già in produzione di serie in Cina.
Le telecamere multifunzione e i radar di nuova generazione – come i sensori SX600 e SX601 – offrono una capacità di rilevamento superiore del 30% rispetto ai modelli precedenti, con elaborazione dei segnali potenziata dall’intelligenza artificiale. A questo si aggiungono i nuovi sensori inerziali e a ultrasuoni, pensati per architetture sempre più centralizzate, in cui pochi computer ad alte prestazioni gestiscono funzioni che un tempo richiedevano oltre 100 centraline separate.
Act-by-wire: addio ai collegamenti meccanici
Una delle innovazioni più dirompenti riguarda la tecnologia act-by-wire: freno e sterzo non saranno più collegati meccanicamente, ma trasmetteranno i comandi in forma elettronica. Questa rivoluzione non solo rende i veicoli più sicuri e flessibili nel design degli interni, ma apre la strada a esperienze di guida completamente personalizzabili.
Con il software Bosch Vehicle Motion Management, un’auto può trasformarsi da city car agile a sportiva ad alte prestazioni, fino a limousine da viaggio confortevole, semplicemente con un tocco o in base all’analisi predittiva dell’AI.
Powertrain e batterie: efficienza e intelligenza
Bosch non rinuncia a un approccio tecnologicamente neutrale. Accanto ai motori elettrici e agli e-axle compatti 3-in-1, il gruppo continua a sviluppare soluzioni per i motori a combustione e per i carburanti rinnovabili, sfruttando anche la piattaforma cloud Digital Fuel Twin per certificare la riduzione di CO₂.
Le novità includono inverter più potenti, semiconduttori al carburo di silicio e convertitori bidirezionali che trasformano l’auto elettrica in una vera unità di accumulo energetico mobile. Sul fronte delle batterie, Bosch introduce una nuova generazione di sistemi termici e una batteria 48V agli ioni di litio capace di garantire alimentazione stabile anche per la guida altamente autonoma.
Diagnosi per tutti, anche Tesla
Una delle mosse più interessanti riguarda il software di diagnosi Bosch ESI[tronic], che ora copre anche i modelli Tesla. Per superare le barriere linguistiche della documentazione originale, Bosch ha integrato un sistema di traduzione automatica basato su AI, permettendo alle officine indipendenti di intervenire con la stessa precisione della rete ufficiale.
La mobilità secondo Bosch
Alla fiera di Monaco, Bosch dimostra di voler giocare un ruolo da protagonista nella trasformazione dell’industria automotive. Dai sensori intelligenti alle piattaforme software, dalle soluzioni act-by-wire ai sistemi di propulsione elettrificati, tutto converge verso un unico obiettivo: rendere i veicoli più sicuri, efficienti, connessi e personalizzabili come mai prima d’ora.