Fiat 131 Abarth Rally, sognando gli anni Settanta

Storiche
15 gennaio 2024, 16.01
abarth 131 rally
Mettiamo subito in chiaro una cosa. Se la Fiat 131 Abarth
Rally
, per qualche oscuro motivo, non vi piace, non leggete questo
articolo.
Perché le parole che troverete tra poco sono di amore puro,
che in quanto tale è cieco e sordo. Totale devozione, senza se e senza ma.
Solitamente non parlo molto dell'estetica delle auto, che trovo un argomento
quasi totalmente soggettivo. Ma in questo caso non si può non fare
un'eccezione. Perché?
Mettiamola così: la 131 Abarth Rally è l'esempio perfetto di
come si prende una vettura che più popolare non si può e si trasforma in
qualcosa in grado di far sognare a occhi aperti. La carrozzeria è
squadratamente anni Settanta
, con quelle proporzioni talmente tipiche da
essere riconoscibili a occhi chiusi. Su
queste forme così banali, vengono apportate una serie di modifiche: il nolder
anteriore
che si congiunge con i passaruota maggiorati è pura poesia,
mentre la presa d'aria sul cofano è cattiva come quelle davanti alle ruote posteriori.
Il doppio spoiler posteriore, poi, è semplicemente perfetto,
così come il doppio terminale di scarico cromato che esce libero dalla parte
inferiore della carrozzeria, mentre i cerchi hanno uno stile unico. E
nonostante stiamo parlando di un'auto disegnata oltre quaranta anni fa, è
ancora bellissima da vedere. Se non ne fossimo innamorati pazzi potremmo dire
che forse l'unica parte brutta sono le luci posteriori, ma invece non lo
diciamo. Preferiamo ricordare i tre campionati del mondo costruttori rally
vinti - 1977, 1978 e 1980 - e i due piloti, il primo da Markku Alen nel 1978
e il secondo da Walter Rohrl nel 1980.
È l'unica Fiat ad esserci riuscita ed è un'auto piuttosto
rara, visto che sono state prodotte solo le 400 unità necessarie ad omologarla
nel Gruppo 4. La base di partenza è la 131 a 2 porte e la prima missione è
quella di alleggerirla. Quindi via le lamiere di porte, cofani e parafanghi,
per fare spazio alla vetroresina. Poi arriva il "body kit" di cui
sopra e il risultato finale è che la Fiat 131 Abarth Rally di serie conserva
solo il passo. Lunghezza e altezza sono inferiori, mentre la larghezza è
maggiore.
Fiat 131 Abarth Rally
Foto: Luigi Castellani
Così la massa a vuoto rimane sotto la tonnellata e i
cavalli del 2 litri 4 cilindri possono scalpitare liberi. Questo motore è quasi
inedito, solo il basamento ha qualcosa in comune con quello della 132 e della
Lancia Beta, ma le teste in lega leggera hanno 4 valvole per cilindro, ed è la
prima volta su una Fiat. Nella versione di serie i cavalli sono 140, ma in
quella da gara si parte da 220 a ben 7.500 giri. Un vero propulsore racing per
la Fiat 131 Abarth Rally. La trazione è posteriore, con differenziale
autobloccante
, mentre il cambio è un 5 marce con gli innesti frontali. Le sospensioni sono McPherson sia
all'anteriore che al posteriore e l'impianto frenante prevede quattro dischi,
di cui gli anteriori autoventilanti.
Se volete pensare di comprarne una, mettete in conto almeno
150.000 euro per la versione da gara
, mentre per quella stradale potrebbero
anche bastarne tra i 50.000 e i 100.000.
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