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Prova su strada Ford Bronco: come si guida, quanto costa e come va in 4×4 il fuoristrada americano

Tempo di lettura: 10 minuti

Gli appassionati dell’offroad lo attendevano da tempo e finalmente il Ford Bronco è arrivato in Italia. Anche nel Vecchio Continente troveremo il fuoristrada di ultima generazione dell’Ovale Blu, che sarà venduto con un solo motore V6 benzina da 335 CV, in due versioni e con una risicata disponibilità di esemplari. In pochi potranno accaparrarsi il fuoristrada “estremo” di ultima generazione dell’Ovale Blu, che verrà offerto in due varianti: Outer Banks e Badlands.

E’ anche vero che dopo ben 57 anni, rimane comunque un ritorno atteso: il celeberrimo fuoristrada, prodotto ininterrottamente dal 1966 al 1996 e rinato dopo un quarto di secolo d’assenza nel 2021, fa il suo debutto assoluto in forma ufficiale da quest’anno, unendosi nell’offerta americana di Ford all’altrettanto mitica Mustang che ha appena annunciato l’arrivo della nuova generazione e al grande SUV Explorer, arrivati sulle strade europee negli ultimi 10 anni; Explorer da non confondere con il nuovo Explorer, veicolo elettrico che vedremo in Italia nel corso del 2024.

Scopriamo quindi come si comporta su strada e fuori strada il Ford Bronco, analizzando al contempo prezzi, interni e dimensioni.

Dimensioni e interni Ford Bronco: forme del passato, tecnologia del presente

Il nuovo Ford Bronco riprende lo stile della prima generazione, prodotta tra il 1966 e il 1977, e da buona automobile americana non dimentica la sua storia spargendo piccoli richiami ai Bronco del passato un po’ dappertutto, omaggiando nel migliore dei modi lo storico modello. Forme massicce, robuste, esaltate da qualità in off-road fuori dall’ordinario, il Ford Bronco è caratterizzato da una serie di dettagli unici, come una vasta gamma di accessori tra cui borse portaoggetti ed un parasole da tetto realizzato in rete per rimarcare l’anima “wild” della vettura.

Bronco è capace di unire lo stile d’altri tempi con la tecnologia moderna. Sia dal punto di vista della multimedialità che della sicurezza con costringe a rinunce, e la meccanica coniuga le esigenze di un vero fuoristrada da terreni davvero impervi con prestazioni su strada decisamente interessanti.

A livello estetico, Ford Bronco riesce a unire caratteristiche moderne con gli stilemi classici del primo Bronco del 1966: sbalzi molto contenuti, forme squadrate e pannelli molto regolari sono alla base di tutti i fuoristrada con velleità importanti. Il frontale con fari tondi e una finitura a LED orizzontale che ricorda la modanatura cromata del primo Bronco, così come anche la dicitura Bronco al centro della calandra quadrata.

Delle numerose versioni costruite per gli States dicevamo appunto che solo due sono importate in Italia, la più comoda ed elegante Outer Banks e la più specialistica Badlands, che a questo punto è quella più consigliata se vogliamo fare un utilizzo prettamente 4×4 estremo, l’unico indizio è la mascherina, che sulla Badlands è verniciata in nero lucido. Le differenze sono decisamente più evidenti guardando la vettura lateralmente o le ruote prettamente tassellate BF Goodrich da 34″ su cerchi da 17 pollici  presenti sulla seconda versione, le barre sul tetto e rinuncia alle pedane laterali, di serie per la Outer Banks, per massimizzare l’altezza da terra totale che passa da 24 a 26 cm.

Parlando di dimensioni, il Ford Bronco è si grande ma non pachidermico e piuttosto a suo agio sulle strade del Vecchio Continente, nonostante l’unica versione proposta in Europa sia quella a cinque porte, passo lungo e tetto rigido ma rimovibile, infatti manca da noi il compatto due porte e tetto morbido in tela. 

Nel dettaglio, le dimensioni del Ford Bronco sono: pari a 4,81 metri di lunghezza, 1,94 metri di larghezza per 1,96 metri di altezza (+11 per la Badlands). Mentre il passo è di 2,95 metri. Insomma per chi se lo stesse chiedendo replica molto da vicino le misure del Wrangler a 5 porte. Non solo: il cofano squadrato, il parabrezza quasi verticale e i paraurti striminziti sono caratteristiche fondamentali condivise anche con il maggior competitors Jeep, e servono inoltre per dare confidenza al pilota nella guida fuoristrada, e per donare a Bronco un look inconfondibile.

La vista laterale mostra anche la fiancata pulita e verticale, le quattro porte piuttosto generose e il tetto nero rimovibile. Anche le portiere sono completamente rimovibili, ma attenzione alla legislazione vigente, permettendo di viaggiare in pieno contatto con la natura nella guida fuoristrada. In coda, invece, spicca l’immancabile ruota di scorta esterna, coperta da una sacca morbida mentre i fari posteriori quadrati e verticali sono ispirati direttamente alla Bronco del 1966.

Sulla destra del portellone ad apertura laterale troviamo l’unico logo Ford presente in tutta l’automobile, mentre gli altri sono sostituiti dal “Bronco”, logo del cavallo imbizzarrito. Così come sono molti i richiami al passato, ad esempio all’interno dello sportello del carburante, infatti, troviamo tre piccoli Bronco del passato stilizzati, mentre sul passaruota anteriore, invece, troviamo i loghi delle due versioni importate, Outer Banks e Badlands. Se amate la guida an plain air sappiate che il tetto anteriore in due porzioni è facilmente rimovibile in pochi secondi, e trova posto nel bagagliaio. Più macchinoso rimuovere porte e tetto posteriore.

Una volta a bordo, si nota subito la presenza delle portiere con i vetri “a giorno”, senza cornice, una soluzione più da coupé che da dura 4×4, ma sensata pensando alla rimozione delle portiere. Non è troppo agile issarsi a bordo dell’altissimo Bronco, specie senza il predellino, aiutano delle maniglie molto robuste in vicinanza delle apertura.Dentro gli interni di Ford Bronco uniscono stilemi retrò con una dotazione tecnologica di rilievo: il cruscotto ha una profondità ridotta, una soluzione che aiuta la percezione delle dimensioni dell’auto e riduce al minimo i riflessi sul parabrezza.
Oltre a ciò, invece, gli interni di Ford Bronco sono dominati dallo schermo da 12″ dell’infotainment SYNC 4. Il sistema, lo stesso visto su Mustang Mach-E, è veloce, rapido e facile da usare, e dotato di Apple CarPlay e Android Auto wireless, ma allo stesso modo oltre al touch non mancano comandi fisici, così come il cluster che unisce un grande tachimetro analogico con uno schermo da 8 pollici digitale, dalle molte informazioni, che non lo rendono sempre comodo da consultare, come ad esempio l’importante contagiri.

La consolle centrale, il tunnel e il volante sono caratterizzati da tasti fisici grandi e comodi da usare anche durante la guida off-road. Spicca tra tutte la leva del cambio automatico, molto comoda nella guida impegnata a è aggiunto un pulsante laterale per la modalità sequenziale, non ci sono però i paddle al volante, mentre i comandi alzavetro si trovano nel tunnel centrale. Nonostante infine la presenza della grande ruota di scorta posteriore, grazie a montanti piuttosto sottili Bronco ha una buona visibilità anche dietro, e ottima davanti, grazie alle maniglie agli estemi del cofano, solo i più alti patiscono lo specchio centrale intrusivo.
Non manca l’app FordPass Performance per la navigazione off-road – una funzionalità esclusiva della Bronco che consente ai proprietari di pianificare, navigare e condividere facilmente le proprie avventure fuoristrada. Il sistema SYNC mostra anche il sistema di telecamere a 360 gradi per fornire ulteriore visibilità in attività tecniche come il “rock crawling”.

Inoltre per rendere le pulizie post-offroad degli interni della Bronco semplici, veloci e indolori, alcune version sono dotate di pavimenti in gomma lavabili con scarichi integrati e superfici dei sedili in vinile, capaci di resistere alla muffa. Le superfici del cruscotto sono lavabili, grazie alla gomma siliconica sugli interruttori. Per il resto, gli interni di Ford Bronco si distinguono per soluzioni interessanti e molto spazio a bordo. Sia davanti grazie a sedili larghi, comodi ma contenitivi, che dietro, grazie al divano reclinabile (non di molto) si trova spazio comodamente in 4 persone comode, il 5 è un po’ sacrificato da una seduta rigida. Il volante permette una regolazione di fino mentre la pedaliera è un po’ disassata, ma qui non manca il poggiapiede sinistro, a differenza di altri 4×4. Dietro, oltre alle bocchette del clima bizona, trovano posto due prese USB, oltre una presa di corrente domestica a 230 V.

Al centro della plancia troviamo un attacco da 1/4 di pollici unito ad una doppia presa USB. L’idea di Ford è stata quella di fornire di serie un supporti per action camera, per riprendere con facilità le proprie perfomance offroad. Non mancano inoltre parecchi vani portaoggetti nel tunnel e nella parte alta della plancia. Concludendo con le dimensioni di Ford Bronco, il bagagliaio è piuttosto capiente. Sono 820 i litri di capacità con 5 posti in posizione, che diventano 1.780 litri abbattendo il divano posteriore, lunotto e portellone sono incernierati in due direzioni diverse e richiedono parecchio spazio per esser aperti. Peccato che gli oggetti preziosi non si possano celare molto alla vista: in assenza di cappelliera l’unico riparo alla vista è dato dai vetri posteriori fumé.

La qualità degli interni di Ford Bronco è buona, come ad esempio il grip dello scenogratico selettore G.O.A.T. dei drive modes o le bocchette aria dall’ottima fattura, ma alcuni dettagli sono rivedibili, specie se guardiamo le guarnizioni della porta anteriore che hanno dei difetti di forma vicino alle curvature, le pareti del bagaglaio di plastica dura e perciò facilmente rigabile e i numerosi cavi alla rinfusa che collegano il lunotto alla scocca, gestiti meglio dai competitors diretti. Nel complesso parliamo, ovviamente, di un’auto robusta, ma i materiali utilizzati sono buoni, con alcune “intrusioni” di plastiche morbide unite al altre rigide.

Alla guida del Ford Bronco Badlands EcoBoost V6: potenza e capacità elevate, ma confort e consumi perfettibili

Al contrario di alcuni rivali diretti come Land Rover Defender, infatti, Ford Bronco utilizza uno schema meccanico classico per questa categoria: sotto la carrozzeria troviamo un robusto telaio a longheroni con sette traverse, derivato dal nuovo Ford Ranger T6. A livello di sospensioni, invece, Bronco utilizza l’approccio “misto” ripreso dal Mercedes-Benz Classe G: al posteriore non manca un assale rigido Dana da 4×4 duro, all’anteriore troviamo una più raffinata soluzione a ruote indipendenti a quadrilateri, simile alle autovetture, e anche lo sterzo è “automobilistico”, con una classica cremagliera.

Mentre da noi in Europa l’unico motore possibile è il 2.7 V6 biturbo EcoBoost da 335 CV, accoppiato ad un cambio automatico a 10 marce con convertitore di coppia e ridotte. Inspiegabilmente non è importato in Italia il 2.3 quattro cilindri EcoBoost da 300 CV, disponibile anche con un interessante cambio manuale a 7 rapporti, né, ma ce lo saremmo aspettati, la versione Raptor, con motore 3.0 V6 EcoBoost da 406 CV.

Ovviamente con quella cavalleria e 563 Nm di coppia a 3.100 giri/min,  le prestazioni su strada sono di tutto rispetto. Con una schiena importante a qualsiasi andatura e numeri che lo testimoniano: L’accelerazione 0-100 km/h è coperta 7,2 secondi (6,7 secondi per la Outer Banks) mentre la velocità massima è autolimitata a 161 km/h per via delle gomme “tassellate”.

Nonostante la mole non indifferente (2.343 kg per la Badlands), il poderoso V6 spinge sempre parecchio forte complice un turbo e una generosa cilindrata. Ovviamente anche i consumi non sono mai contenuti e 7, massimo 8 km/l sono il dato di media per questa vettura che di aerodinamico e di efficiente o ibrido ha praticamento nulla, se non lo Stop&Start. Meglio in statale dove ci attestiamo a 10 km/l. Con 79 litri di benzina comunque si possono toccare i 600km. Aiuta il cambio con 10 rapporti, che in scalata però non è un fulmine e spesso va “aiutato” in sequenziale. Piace di più lo sterzo, che non è mai troppo vuoto a ha un carico corretto, nonostante la gommatura non sia dalla sua.

Nonostante ciò il Ford Bronco è un’auto divertente da guidare, non stiamo parlando ovviamente di un divertimento sportivo, ovviamente con un baricentro alto, ha un po’ di rollio. Tra le curve, però, si muove meglio di quanto ci si possa aspettare, con una buona tenuta di strada. Attenzione però, che forzando l’andatura su asfalto bagnato o scivoloso le gomme tassellate tengono davvero poco, meglio evitare di arrivare troppo veloci in curva, altrimenti l’elettronica sarà chiamata a rimediare. Ma trattasi di un problema comune con questo tipo di coperture.

In modalità a sola trazione posteriore, il Bronco può esibirsi in importanti sovrasterzi. Peccato solamente per un tetto rigido che lascia passare più di qualche fruscio e vibrazione: sopra i 100 km/h, il Bronco è piuttosto rumorosa, più della sua rivale. Le sospensioni sono piuttosto morbide, ma come da tradizione per i fuoristrada sulle buche più grandi restituisce reazioni piuttosto brusche. Ma ovviamente non è l’asfalto il terreno d’elezione per questa vettura.

Infatti agendo sulle modalità di guida, inserite nel sistema G.O.A.T. ovvero“Goes Over Any Terrain”, ovvero “Va sopra ogni terreno”, possiamo sprigionare al meglio le capacità offroad del mezzo. Troviamo le classiche Eco, Normal, Sport in più, Slippery (per percorsi scivolosi), Sand/Snow (sabbia/neve), e Mud/Ruts (fango/buche), a cui per la versione Badlands, invece, fa a meno della modalità Sport e accoglie due modalità aggiuntive: Rock Crawl, per passaggi lenti sulle rocce e Baja, pensata per il fuoristrada molto veloce su sabbia e dune. Il Ford Bronco è così dotato di un sistema di trazione integrale a controllo elettronico, ovviamente bloccabile, con marce ridotte di serie, quindi parliamo di 10 rapporti che si aggiungono ai precedenti 10. Il rapporto di riduzione masssimo è di 64,33:1, ovvero 6 km/h a 2.400 giri/min motore.

La versione Badlands, invece, può contare anche su differenziale anteriore e posteriore bloccabile e su una raffinata barra stabilizzatrice anteriore disattivabile, insomma simile alla versione Rubicon di Wrangler. In questo modo, anche con le sospensioni indipendenti anteriori ci si avvicina all’articolazione tipica di un sistema ad assale rigido.

Concludono il “pacchetto” di tecnologie pensate per l’offroad le sospensioni H.O.S.S. 2.0 per la Badlands, realizzate dalla specialista Dana e ammortizzatori Bilstein a smorzamento variabile col controllo del fine corsa. A livello tecnologico, Ford Bronco è dotato della guida semi-autonoma con Cruise Control Adattivo, mantenitore attivo di corsia e non solo. In più, ci sono tre assistenti alla guida fuoristrada. Il Trail Control, gestisce la coppia a bassa velocità in situazioni, il Trail 1-Pedal Drive, ci permette di gestire il movimento dell’auto solamente con il pedale dell’acceleratore, proprio come su un’elettrica. Novità è il Trail Turn Assist, un sistema che “accorcia” il diametro di sterzata, bloccando la ruota posteriore interna alla curva per “curvare” come un cingolato.

Infine la Badlands, permette un’altezza da terra di 261 mm (800mm guado) e migliora gli angoli caratteristici del Bronco base a: 41° attacco, 24° dosso e 33° uscita. Quando il gioco si fa duro, invece, Ford Bronco può inserire le ridotte e sfruttare le mappature di trazione, motore, cambio e ripartizione della coppia del sistema G.O.A.T. per garantirsi sempre la migliore aderenza possibile. Anche guidando nel letto di un fiume e in salite molto fangose Bronco non ha mostrato perplessità.  Inoltre il Ford Bronco è guidabile anche da chi non ha molta esperienza in fuoristrada, mettendo al servizio di chi guida la tecnologia.

In ogni caso, grazie ad un’altezza da terra generosa e agli ottimi angoli caratteristici, Ford Bronco è stato praticamente impeccabile. Se volete usare Bronco in percorsi davvero impegnativi, vi consigliamo la versione Badlands. Oltre ad avere il bloccaggio dei differenziali, infatti, grazie alle gomme più specialistiche e all’assenza delle pedane non rischiate mai di “spanciare”, ottenendo una guidabilità off-road a livello delle prime della classe. Insomma su un terreno scivoloso il Ford Bronco riesce a destreggiarsi molto bene ed è difficilissimo metterlo in difficoltà.

Prezzi Ford Bronco Badlands e concorrenti

Ford ha infatti scelto di portare in Italia le versioni più ricche, costose e dotate di Bronco, con la carrozzeria più raffinata. Per questo non deve stupire che, al netto di un prezzo di partenza di Bronco in versione base di 34.840 dollari negli USA, in Italia mettendo in conto anche dazi e costi doganali si arriva ad un listino raddoppiato.

I prezzi di Ford Bronco da noi partono infatti dai 77.000 euro della versione Outer Banks, già dotata di tutto punto. Di serie troviamo infatti fari full LED, cerchi in lega, sedili elettrici, infotainment da 12″ e quadro strumenti parzialmente digitale, clima bizona, cambio automatico con ridotte e trazione integrale inseribile.

Ma per il top del listino troviamo la versione più specialistica Badlands, da noi provata, che viene 81.000 euro, aggiungendo barre sul tetto, differenziali bloccabili, gomme più fuoristradistiche e le modalità di guida più off-road. Vastissima, inoltre, la possibilità di personalizzazione, con oltre 200 accessori supportati in fabbrica, che consentono ai rivenditori di fornire allestimenti su richiesta per le esigenze individuali di avventura di ogni cliente. Anche i 6 pulsanti “Aux” sul padiglone servono allo scopo di montare accessori aggiuntivi.

I prezzi di Ford Bronco sono perfettamente in linea con le dirette concorrenti, prima fra tutte l’acerrima rivale Jeep Wrangler Unlimited 4xe. Tra le altre concorrenti di Ford Bronco, visto il prezzo, troviamo due inglesi molto agguerrite, Land Rover Defender e Ineos Grenadier.

Insomma Ford Bronco si propone a chi cerca un mezzo capace di affrontare le più complicate sfide fuoristrada. Anche chi cerca, “semplicemente”, un’auto dall’estetica speciale, bello da vedere e piacevole da usare, qui troverà pane per i suoi denti, infatti alla vista le teste dei passanti ruotano sempre. Spazioso, facile da guidare e piuttosto agile, Ford Bronco non ha il piacere di guida di una sportiva né l’agilità di un SUV più tradizionale. Insomma se si cerca un’auto dall’estetica unica, particolare e riconoscibile, comodo e tecnologico, al netto di un prezzo e di consumi non proprio popolari il Ford Bronco è un modello da tenere in considerazione

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