Angelo Petrucci
Tesla richiama 125.227 veicoli negli Stati Uniti per un problema agli avvertimenti acustici e visivi delle cinture di sicurezza, che potrebbero non attivarsi quando il conducente viaggia con la cintura slacciata. I modelli interessati includono quasi tutta la gamma attuale, escluso il Tesla Cybertruck, e l’azienda rilascerà un aggiornamento software per risolvere il problema. Non ci sono attualmente informazioni su richiami simili in Europa. Scopriamo meglio i dettagli sulle problematiche inerenti la auto del brand di Elon Musk.
Tesla nei guai: richiamate più di 125.000 auto elettriche
Tesla sta per avviare un nuovo richiamo negli Stati Uniti d’America, che coinvolgerà 125.227 veicoli a causa di un problema relativo alle cinture di sicurezza. Dopo il precedente richiamo legato all’Autopilot, che ha riguardato due milioni di auto, la casa automobilistica si trova ad affrontare un’altra questione di sicurezza. Secondo un rapporto della NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), le vetture non rispettano gli standard richiesti per gli avvisi acustici e visivi delle cinture di sicurezza.
Questi avvisi potrebbero non attivarsi quando il conducente guida senza allacciare la cintura, aumentando il rischio di lesioni in caso di incidente. Al momento, non ci sono informazioni su eventuali richiami simili per i modelli venduti in Europa. I modelli interessati dal richiamo includono quasi tutta la gamma attuale di Tesla, ad eccezione del Tesla Cybertruck: alcune Tesla Model S prodotte dal 2012 al 2024, Tesla Model X dal 2015 al 2024, Tesla Model 3 dal 2017 al 2023 e Tesla Model Y dal 2020 al 2023.
Nelle prossime settimane, Tesla prevede di rilasciare un aggiornamento software over-the-air per le auto interessate. Questo aggiornamento eliminerà il sensore di occupazione del sedile del conducente dai requisiti di funzionamento dell’allarme, che si attiverà basandosi unicamente sulle informazioni relative all’aggancio della cintura di sicurezza e all’avviamento dell’auto.
