Continental punta sulla gomma con olio da cucina: il futuro sostenibile degli pneumatici

Pneumatici
11 settembre 2025, 13.06
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Trasformare un rifiuto in risorsa: è questa la sfida che Continental ha scelto di raccogliere per rendere la produzione di pneumatici più sostenibile. Il marchio tedesco sta infatti introducendo gomma sintetica ottenuta da olio da cucina esausto, unita a resine circolari e ad additivi innovativi, per ridurre l’impronta ambientale dei propri prodotti.
Con il 26% di materiali rinnovabili e riciclati già impiegati nel 2024 e una quota destinata a salire fino al 40% entro il 2030, Continental sta accelerando il percorso verso una catena del valore più verde.

Dal fritto alla strada: la gomma che nasce dall’olio esausto

La gomma è la materia prima fondamentale per uno pneumatico: nei modelli ad alte prestazioni può rappresentare fino al 40% del peso totale. Tradizionalmente si utilizza gomma naturale coltivata, ma Continental sta incrementando l’uso di gomma sintetica derivata da fonti alternative, come l’olio di pirolisi da pneumatici fuori uso o, più sorprendentemente, l’olio da cucina riciclato.
Questa gomma innovativa viene prodotta grazie a partner industriali come Synthos e TotalEnergies Cray Valley, che adottano il sistema di certificazione ISCC PLUS per garantire la tracciabilità delle materie prime sostenibili.

Resine circolari e additivi bio-based

Accanto alla gomma, entrano in gioco le resine circolari: sostanze che migliorano la flessibilità e le prestazioni della mescola, aumentando l’aderenza sul bagnato e riducendo la resistenza al rotolamento. Continental utilizza già resine certificate ISCC PLUS ottenute da olio vegetale e olio da cucina riciclato, in grado di offrire la stessa qualità delle versioni tradizionali.
Anche sul fronte degli additivi l’azienda è pioniera: è infatti il primo produttore di pneumatici ad adottare l’antiossidante TMQ certificato ISCC PLUS, ricavato da acetone biocircolare ottenuto da rifiuti organici. Secondo le analisi sul ciclo di vita, questo additivo riduce l’impronta di carbonio di oltre il 30% rispetto alla versione convenzionale.

Tracciabilità e bilancio di massa

Uno dei pilastri del progetto è il bilancio di massa, un approccio che consente di integrare materiali fossili, rinnovabili e riciclati nel processo produttivo, attribuendo in modo trasparente le quote di materie prime sostenibili al prodotto finale. In questo modo Continental può garantire una crescita graduale e documentata dell’impiego di materiali certificati ISCC PLUS in diversi stabilimenti e mercati.
“Stiamo chiudendo il cerchio: Continental intensifica il proprio impegno per l’economia circolare e traccia la rotta per il futuro”, spiega Jorge Almeida, Head of Sustainability di Continental Tires.
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