OPC non c’è più e anche GSI ha lasciato il passo al presente e al futuro, a un Brand che si evolve verso l’elettrico, ma vuole mantenere la sua nicchia “sportiveggiante”. Abbiamo scoperto, infatti, la nuova Opel Astra GSe, dove le tre lettere ora dicono “Grand Sport electric”, che si affianca alla Grandland GSe, SUV più potente in gamma con i suoi 300 CV. Sportiva sì, ma non estrema, con uno spirito più da vettura gran turismo, sia per la potenza erogata, 225 CV dal motore plug-in hybrid, sia per le scelte estetiche, mai estreme.
L’icona tedesca, erede della Kadett, è giunta alla sua sesta generazione e completa la gamma con la Astra GSe, che abbiamo provato sulle strade spagnole nei dintorni di Malaga, anche nella sua versione Sports Tourer GSe. Scopriamo, quindi, com’è fatta e cosa cambia sulla nuova Opel Astra GSe nel nostro primo contatto in anteprima, partendo dagli esterni e proseguendo con interni, motore, sensazioni di guida e prezzo.
Quello che abbiamo visto fino a oggi sulla Astra, ma con un po’ di pepe in più. Così potremmo definire la GSe, punta di diamante della gamma della segmento C tedesca.
Le dimensioni sono sempre le stesse: 4,37 metri in lunghezza, 1,86 metri in larghezza e 1,44 metri in altezza. La piattaforma su cui nasce la Opel Astra GSe la conosciamo bene, è sempre la EMP2 (chiamata oggi STLA Medium), già utilizzata in passato da Groupe PSA e ora sempre più al centro dei programmi per i nuovi modelli medi del gruppo Stellantis.
A livello estetico vengono confermate tutte le peculiarità della versione tradizionale, come l’Opel Vizor, che racchiude i super fari IntelliLux LED Pixel, e le linee taglienti. La GSe aggiunge il tetto nero, un paraurti specifico all’anteriore, una fascia dedicata al posteriore insieme alla sigla GSe e ai cerchi da 18 pollici, che riprendono il design della concept Manta GSe ElektroMOD. Il risultato è una vettura che mantiene un carattere sportivo e giovanile all’esterno, al quale si aggiungono questi elementi che la caratterizzano, distinguendola in maniera comunque sobria dalle altre versioni.
Il volume del bagagliaio perde rispetto a quello delle versioni termiche (422 litri) partendo da un minimo di 352 litri e arrivando, con i sedili abbattuti, a un massimo di 1.268 litri.
Cambiano con un po’ di sportività in più anche gli interni della Astra GSe. A dominare il cruscotto c’è sempre il Pure Panel, completamente digitale, che ingloba due schermi, il quadro strumenti da 10,25″ e il touchscreen centrale da 10,25″ (Apple CarPlay e Android Auto sono wireless), ai quali si aggiunge un terzo schermo, l’head up display, in grado di proiettare tutte le informazioni sul parabrezza davanti al guidatore.
Plancia e tunnel centrale sono molto minimali, quasi del tutto senza tasti fisici e con la leva shift by wire del cambio, affiancata dal pulsante per le modalità di guida e il freno di stazionamento. La grande differenza è data dalle sedute, sempre certificate da AGR, ma più sportive, con logo GSe e quasi completamente rivestite in Alcantara. Peccato per l’altezza della posizione di guida, che avremmo preferito leggermente più bassa.
Dove cambia maggiormente la Opel Astra GSe è sotto la carrozzeria, dove alcuni affinamenti e un powertrain più potente le permettono di aumentare il grado di sportività e il piacere di guida. Ora, infatti, alla ibrida plug-in da 180 CV si unisce anche la 225 CV, oltre ai termici benzina e Diesel.
Vediamo la scheda tecnica di questa Opel Astra GSe:
Motore elettrico e turbobenzina da 1,6 l con cambio automatico a 8 rapporti | |
Potenza del motore turbo (kW/CV) | 132/180 |
Potenza del motore elettrico (kW/CV) | 81,2/110 |
Potenza max (kW/CV) | 165/225 |
Velocità max (km/h) | 235 (135 in modalità puramente elettrica) |
0-100 km/h (secondi) | 7,5 |
Autonomia in modalità puramente elettrica (km, WLTP) | Fino a 64 |
Autonomia in modalità elettrica (EAER City, WLTP) | 69-73 |
Consumo di energia (pesato, ciclo combinato in l/100 km e kWh/100 km, WLTP) | 1,2-1,1 e 15,0-15,3 |
Emissioni di CO2 in g/km (ciclo combinato, WLTP) | 26-25 |
Coppia max (Nm) | 360 |
Capacità della batteria agli ioni di litio (kWh) | 12,4 |
Tempo di ricarica (CA) Wallbox, trifase a 7,4 kW (h:min) | Circa 1:55 |
Peso in ordine di marcia (kg) | 1703 |
Questi i numeri della Opel Astra GSe, che è equipaggiata con un motore quattro cilindri da 1.6 litri da 180 CV e da 81,2 kW/110 CV. La potenza combinata è di 225 CV e la coppia massima è di 360 Nm. Così lo 0-100 km/h della GSe si completa in 7,5 secondi, per una velocità massima di 235 km/h (135 km/h in modalità puramente elettrica). La batteria che porta via un po’ di spazio al bagagliaio è agli ioni di litio da 12,4 kWh e questo le permette di percorrere fino a 64 chilometri a zero emissioni locali nel ciclo WLTP, ma occhio più che mai alla “delicatezza” del vostro piede e alle condizioni di temperatura esterne.
Sport, Hybrid ed Electric sono le tre modalità di guida, che fa capire subito la sua impronta sportiva se messa nella modalità corretta, perché, infatti, nelle altre due configurazioni l’auto e docile praticamente come la sorella ibrida da 180 CV.
Se sollecitato, però, il propulsore della Astra GSe risponde abbastanza in fretta, con una buona gestione del passaggio tra elettrico e termico, garantendo una reattività e un allungo che le permettono di essere definita scattante a tutti gli effetti. L’accelerazione e la potenza non estreme allo stesso tempo ci fanno capire che la GSe non è una vettura da “tempo sul giro”, ma un’auto che regala un piacere di guida da GT e per farlo in Opel l’hanno dotata di alcune soluzioni che la aiutano non poco.
Innanzitutto, la taratura sportiva dello sterzo è specifica per le GSe, così troviamo un comando preciso e sincero, non troppo diretto e dal buon peso, mentre il telaio è stato ribassato di 10 mm, per una maggiore compattezza su strada, anche a livello visivo. Sempre nel comparto dell’assetto, troviamo molle e ammortizzatori a olio delle sospensioni anteriori e posteriori, impostati specificamente per garantire una guida dinamica, ma è fondamentale sottolineare che il comfort non manca durante i viaggi, poiché le tarature non sono esageratamente sportive. Gli ammortizzatori, però, sono i KONI FSD (Frequency Selective Damping), che offrono caratteristiche di ammortizzazione differenti alle alte frequenze e alle basse frequenze. Una scelta di prima classe.
Il risultato è un ottimo appoggio nei curvoni veloci, un piccolo rollio nei cambi di direzione repentini e una generale ottima stabilità, sia in inserimento, sia in uscita di curva, nonostante il peso di 1.700 kg non sia proprio da auto “piuma”. Quando si spinge ulteriormente sull’acceleratore si nota, inoltre, che la Astra GSe giova di un ESP più permissivo, in modo da lasciare le briglie della vettura leggermente più sciolte.
Il cambio a 8 rapporti si comporta bene, è reattivo e intuitivo al punto giusto ed è più apprezzabile quando si muova in autonomia rispetto a quando viene comandato dai paddle al volante. Come abbiamo già detto, questa Astra GSe è un’auto che ama farsi guidare tra le curve ad andatura allegra, ma senza esagerare, proprio come una perfetta granturismo amerebbe fare. Siamo sicuri che una versione da 300 CV a trazione integrale, come la sorella maggiore Grandland GSe, inizierebbe a stimolare l’appetito anche dei nostalgici del mondo OPC.
I prezzi della Opel Astra partono da 27.400 euro per la versione benzina da 110 CV, mentre la Astra Hybrid ha un prezzo di attacco di 39.050 euro. Il prezzo di listino della Opel Astra GSe è di 48.050 euro e propone una dotazione di serie pressoché completa, mentre quello della versione Sport Tourer GSe non è ancora stato svelato, anche se ci possiamo immaginare che sia superiore di 1.000 euro come per il resto della gamma.
L’arrivo della Opel Astra GSe nelle concessionarie è previsto per marzo/aprile 2023.
Fino al 4 maggio 2025, i visitatori del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino potranno ammirare…
BYD Sealion 7, nuovo SUV elettrico del brand asiatico presentato al Salone di Parigi, è…
La Bugatti Mistral, spinta dal celebre motore W16, ha raggiunto i 453,91 km/h, stabilendo un…
Maserati, sotto la guida del nuovo CEO Santo Ficili, sta puntando su marketing e personalizzazione…
Il fondatore, presidente e CEO di Xiaomi, Lei Jun, adora… giocare d’azzardo: mentre la domanda…
Il flop elettrico del Gruppo Volkswagen impone misure decisive per la svolta tanto attesa: ecco…