La prima generazione del pick-up Volkswagen, l’Amarok, sbarcò in Italia nel 2010, ormai 12 anni fa. Già all’epoca era un veicolo all’avanguardia, raffinato, muscoloso, potente, pronto a sporcarsi le ruote, ma senza rinunciare a tante attenzioni per i propri passeggeri.
Quest’anno la casa tedesca ha deciso di partorire la nuova generazione del veicolo commerciale premium figlio della collaborazione con Ford, che di fatto ha fornito la base tecnica del Ranger su cui poi è stato sviluppato, ma ha mantenuto fede a ciò che lo distingue sin dal suo debutto.
Il nuovo Volkswagen Amarok è più grande di prima, il che ha permesso di incrementare lo spazio disponibile sul cassone. La lunghezza è di 5,35 m, 9,6 cm in più rispetto alla generazione uscente, e 3,27 m è la misura del passo (notevolmente maggiore di prima). Il risultato è poter caricare più merci, regalare più cm agli occupanti della seconda fila e diminuire gli sbalzi, per una miglior gestione degli ingombri.
Il look muscoloso è reso dai tagli netti del monolitico anteriore e dal posteriore con fari più poligonali a inquadrare la sponda. I gruppi ottici sono tutti full led, quelli anteriori dotati di tecnologia matrix (a richiesta). Sicuramente sono figurativi i grandi paraurti rinforzati, le robuste pedane e i passaruota massicci, a completare una cornice decisamente d’impatto.
Avere degli archi ruota così larghi ha permesso di avere un cassone con bordi più regolari: grazie all’eliminazione della parte interna del passaruota è possibile stoccare ben due Pallet (EPAL) caricati lateralmente e fissati con dei ganci al cassone, che, nella configurazione a cabina singola (l’unica con la quale si possono sistemare i due bancali), ha una portata di 1,16 t. Tramite la chiave o un pulsante in abitacolo è possibile azionare la saracinesca a comando elettrico per il pianale di carico (unica soluzione per nascondere il carico dal momento in cui, per ora, non è previsto l’hard-top da “SUV”).
Seppur il Volkswagen Amarok abbia un’anima da fuoristrada, le sue motorizzazioni sono abbinate alla trazione posteriore o integrale 4Motion (inseribile con le modalità 4×2, 4×4 classico e 4×4 con ridotte) a seconda della richiesta del cliente. Il ventaglio di propulsori si estende dal 2.0 l turbodiesel offerto con potenze di 150 CV (e 350 Nm), da 170 CV (e 405 Nm) oppure da 204 CV e 500 Nm, un propulsore a benzina 2.3 l da 302 CV (per gli States) e il top di gamma 3.0 l V6 TDI da 250 CV e 600 Nm. Il cambio automatico a 10 rapporti è disponibile di serie solamente sugli Amarok da oltre 200 CV, in alternativa c’è il cambio manuale a 5 o 6 rapporti (a seconda della motorizzazione e del mercato). In ogni caso tra gli organi di trasmissione dell’Amarok 4×4 c’è anche il riduttore.
Grazie alla potenza dei motori e alla taratura della trasmissione (nonché allo sviluppo del telaio) la capacità di traino raggiunge le 3,5 t. La capacità di guado, sulla nuova generazione di Amarok, raggiunge gli 80 cm.
Gli interni del nuovo Volkswagen Amarok sono completamente nuovi, caratterizzati dal display verticale da 12” (o 8” sulle versioni meno accessoriate) che si erge di fronte alla nuova leva del cambio automatico. Il tunnel centrale è piuttosto sottile (fino al grande bracciolo) e non ha molti vani portaoggetti, sistemati nella parte superiore della plancia e nelle tasche per le portiere. A parte qualche scorciatoia a tastiera per le funzioni principali e il rotore per la modalità di trazione (realizzati con un attento studio ergonomico), tutto passa per il display dell’infotelematica (anche compatibile con Apple Carplay e Android Auto), che elimina così la maggior parte dei bottoni rendendo più minimale il design dell’abitacolo. Altri elementi distintivi sono le grandi bocchette d’areazione squadrate, il volante delle ultime vetture di Volfsburg e i nuovi grandi sedili (anche in pelle e con regolazione elettrica).
La dotazione tecnologica è completa di 20 sistemi di assistenza alla guida (tra cui quelli per il traino e la guida semiautonoma di livello 2), 6 modalità di guida per le diverse condizioni del terreno e il nuovo impianto Arman Kardon che equipaggia i pick-up più accessoriati.
Il nuovo Volkswagen Amarok 2023 arriverà in concessionaria prossimamente e verrà assemblato in Sudafrica come il cugino Ford, con la quale condivide sostanzialmente la piattaforma e poco più, rimanendo fedele alla sua identità. Quali versioni saranno distribuiti in quali mercati (e con quali accessori) ancora non è noto, ma nei prossimi mesi verranno diffuse più informazioni a riguardo, resta il fatto che la carriera dell’Amarok è stata convincente tanto da ampliarne la commercializzazione in più continenti.
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