XAM 2.0 è stato presentato al Museo dell'Automobile di Torino dal Magnifico Rettore del Politecnico di Torino Marco Gilli, dal Presidente della Camera di Commerciodi Torino Alessandro Barberis e dal Presidente del Museo dell'Automobile di Torino Benedetto Camerana. Il veicolo
ibrido elettrico ha poi compiuto una dimostrazione "dinamica" all'interno del Museo.
Ma cos'è XAM 2.0? Partiamo con il dire che a Novembre alla prestigiosa Future Car Challenge, competizione internazionale per veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno il Team H2politO del Politecnico di Torino, che partecipava per il primo anno,
ha sbaragliato la concorrenza. Concorrenza non da poco, con i grandi costruttori di auto come Renault, Opel, Nissan, Jaguar e Mercedes. Il Politecnico è da anni impegnato nella progettazione e realizzazione di prototipi per competizioni di basso consumo, come IDRA e XAM, sempre alla ricerca di nuove soluzioni tecniche, tecnologiche e di concept di prodotto più vicine al mercato.
Il veicolo XAM 2.0, che ha gareggiato alla Future Car Challenge, altro non è che l'evoluzione targata e
abilitata a viaggiare su strada, e non più solo su pista, del veicolo XAM, eXtreme Automotive Mobility, presentato il 13 Giugno 2011 al Politecnico di Torino e che ha partecipato alla Shell
Eco-marathon 2011 e 2012.
XAM 2.0 ha 2 posti, pesa 410 chilogrammi, è lunga 2,8 metri, larga 1,3 metri e alta 1,28 metri, è un veicolo completamente elettrico e, ci fa piacere dirlo, completamente italiano, equipaggiato da un motore elettrico a magneti permanenti della potenza di 15 kW, raggiunge la
velocità massima di 80 km/h e accelera da 0-50 km/h in pochi secondi. Le batterie, ai polimeri di litio da 6.6 kWh, garantiscono
un'autonomia di 70 km in tutte le condizioni, e possono essere caricate dalla rete di casa in un tempo inferiore alle 6 ore. XAM 2.0 è anche equipaggiata di un piccolo RangeExtender, ovvero un motore Wankel a combustione interna (più leggero e compatto di uno a pistoni), che grazie a un generatore elettrico permette di trasformare l'energia termica in energia elettrica per caricare le batterie. Grazie al RangeExtender, XAM 2.0 è in grado di estendere la sua autonomia e
percorrere 400 km con soli 10 litri di benzina, oppure di E85, ovvero di etanolo di seconda generazione, un possibile combustibile alternativo ottenuto dalla fermentazione degli scarti dell'agricoltura.
Il telaio di XAM 2.0 è realizzato in alluminio, con una cellula che garantisce la protezione dei passeggeri per gli urti a basse velocità; i freni, sia anteriori che posteriori, sono a disco, le sospensioni sono a triangoli sovrapposti, uguali per tutte le ruote per ridurre i costi; la carrozzeria, trattandosi di un prototipo, è realizzata in
fibra di carbonio per ottenere la massima leggerezza e strutturalità dei pannelli. L'abitacolo è molto piccolo ma confortevole, nel quale è possibile trovare anche un riscaldatore di ultima generazione che consente di riscaldarsi d'inverno e spannare i vetri senza una diminuzione eccessiva dell'autonomia;
un tablet da 7 pollici touch screen esportabile consente a qualsiasi conducente di ricevere tutte le informazioni necessarie alla guida e in caso di guasto di individuarlo, inoltre una schermata esplicativa spiega il funzionamento della propulsione ibrida nelle diverse fasi di guida.
XAM 2.0 vuole essere una dimostrazione di come l'innovazione di sistema e la ricerca nel difficile ambiente dell'automotive è possibile e sostenibile, con costi contenuti e in tempi accettabili (XAM 2.0 è stato costruito in 4 mesi), lavorando in stretta collaborazione con le aziende sul territorio, supplierautomotive di grande esperienza.
Per la realizzazione del progetto ci sono voluti 4 mesi di lavoro, che hanno visto all'opera
30 studenti provenienti da tutte le facoltà di Ingegneria e Architettura, di laurea triennale e specialistica del Politecnico di Torino. Il progetto ha avuto bisogno di un budget consistente, in parte è stato messo a disposizione dagli Sponsor, Partner e dalle Istituzioni che gli stessi studenti del Team hanno provveduto a cercare e coinvolgere, in parte è stato messo a disposizione dal Politecnico di Torino, in particolare della Commissione Fondi Progettualità Studenti del Politecnico, che fin da subito ha creduto nella evoluzione del progetto XAM e nella voglia di fare e di mettersi in gioco degli studenti del Team H2politO.