C’è aria di rivoluzione nel mondo dell’automotive. Astron Aerospace sarebbe pronta a rivoluzionare il mondo dei motori allungando la vita ai combustibili tradizionali di fronte all’avanzata, che pare inarrestabile, dell’elettrico. La start-up statunitense, associata alla Clearwater Engineering, ha l’intento di promuovere una nuova tecnologia motoristica che è stata pensata per l’automobile, il volo e per altri veicoli ed impieghi terrestri. Si chiama Omega 1, vediamo perchè potrebbe essere così rivoluzionario.
Quello progettato da Astron è un motore di una semplicità inaudita: l’Omega 1, questo il suo nome, funziona sfruttando due rotori anteriori per aspirare e comprimere l’aria, in relazione con essi ci sono altri due posteriori collegati mediante una valvola a disco rotante ed una precamera.
Motore Omega 1: il funzionamento
È proprio in questa precamera che ha luogo l’iniezione di carburante per la sua combustione e la relativa espulsione di gas. L’attrito risulta essere sensibilmente ridotto per un elevato rendimento, basse perdite per pompaggio ed una lubrificazione semplificata. Un’elevata efficienza è data dall’alta pressione di aria che va da 14 a 20 bar. Alla pressione si aggiunge un particolare “skip-fire”, determinato dalla potenza richiesta e gestito elettronicamente.
Dai 1.000 ai 25.000 giri al minuto va il regime di utilizzo e le revisioni sono previste ogni 100.000 ore di funzionamento. Il peso del motore Omega 1 risulta essere esile, precisamente di soli 15,8 kg, il che consente di sviluppare una potenza di 160 CV ed una coppia massima di 23 kgm.
Vi è anche la possibilità di una costruzione modulare assemblando in serie i motori: 320 cavalli per 32 kg e via discorrendo. Per il momento il motore a ciclo Otto, con i suoi derivati, resta il più utilizzato al mondo ma tutto potrebbe cambiare a breve.
Motore Omega 1: questo video mette in luce i suoi segreti
Introducing the Omega 1. A revolutionary engine. from Astron Aerospace on Vimeo.
Autore: Angelo Petrucci
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