Era il 26 marzo quando, nonostante il lockdown, si udì il primo ruggito del V12 Lamborghini di questa hypercar celata dalla sua pesante camuffatura. Ora sappiamo che questa “creatura” si chiama Lamborghini SCV12 e che, ormai ultimati i test, la prima hypercar da pista progettata da Lamborghini Squadra Corse è pronta al debutto, programmato nel corso dell’estate 2020.
Notevoli gli adesivi “Attenzione, macchina veloce“, riportati su muso e fiancate. Qui, se non lo avete ancora capito, non si scherza. V12 aspirato da 830 CV, con sovralimentazione dinamica alle alte velocità, cambio portante 6 rapporti, quasi la stessa di una Huracan Super Trofeo EVO e trazione posteriore, rigorosamente posteriore.
Il telaio, in fibra di carbonio, anticipa prestazioni da capogiro con un rapporto peso/potenza che punta in alto (o in basso, come preferite). Con cerchi da 19″ all’anteriore e 20″ al posteriore, marchiati Pirelli, e come testimoniato dal video a fondo articolo, questa nuova SCV12 del Toro sembra fare davvero sul serio.
Lamborghini SCV12: aerodinamica complessa, ma efficace
L’aerodinamica è figlia dell’esperienza Lamborghini Squadra Corse nelle competizioni GT e assicura un livello di efficienza e deportanza superiore a quello di una vettura GT3. Il cofano anteriore presenta la doppia presa d’aria con costola centrale tipica delle Huracán da competizione, per sviluppare flussi aerodinamici favorevoli all’airscoop posto al centro del tetto. Sempre guardando al lato A, non si possono non notare sia gli splitter sia le appendici laterali, così come le pinne verticali poste sopra le ruote posteriori aiutano a indirizzare l’aria esattamente verso le paratie dell’ala posteriore, simili, non fosse per le dimensioni, a quella di una F1 delle ultime stagioni.
L’ala, inoltre, è regolabile, con doppio profilo. Niente omologazione stradale per la Lamborghini SCV12, tanto che la Casa conta di produrne qualche decina di esemplari per altrettanti selezionatissimi clienti. Da qui nascerà un programma di guida che porterà i clienti sui circuiti di tutto il mondo con l’assistenza dell’esperto Emanuele Pirro, commissario FIA e cinque volte vincitore della 24 Ore di Le Mans.