Curiosità

Jeremy Clarkson: la nostra intervista in esclusiva

Tempo di lettura: 3 minuti

In occasione dell’inizio della seconda serie (8 dicembre 2017) di The Grand Tour sulla TV in streaming di Amazon Prime Video, abbiamo intervistato Jeremy Clarkson, uno dei tre protagonisti del format dedicato agli amanti dei motori a cui abbiamo posto anche le vostre domande raccolte tramite la nostra pagina Facebook.

Entusiasta della possibilità d’osare di più rispetto al passato con la BBC da cui si era lasciato bruscamente, Jeremy Clarkson promette grandi cose nelle nuove puntate. 

Se dovessi guidare un’auto italiana per il resto della vita quale sceglieresti?

“Io ho un Alfa Romeo Quadrifoglio, è nuova ed è perfetta per il resto della mia vita, anche con il passare del tempo, inoltre è una supercar, con una linea magnifica”.

L’auto più divertente che hai guidato?

“La Reliant Robin, perché grazie alla sola ruota anteriore è in grado di farti provare dei brividi e rovesciarsi a ogni curva. È un’auto divertente e vi assicuro che gli schianti con la Robin sono più che confortevoli, io gli ho apprezzati molto”.

Come saranno secondo te le competizioni automobilistiche in futuro? Più spettacolo e meno divertimento per chi guida?

“Gli organizzatori devono smetterla di preoccuparsi delle curve veloci che piacciono ai piloti e concentrarsi invece su corse lunghe con lunghi rettilinei e tornanti alla fine, che sono più divertenti per gli spettatori. Alcuni incidenti ci stanno, rompono la monotonia, scontri che permettano ai piloti di riprendersi dopo la gara, ma che siano spettacolari anche da filmare. Ci dovrebbero essere anche più sorpassi, con un sacco di discussioni, per esempio sui piloti che vanno a letto con le ragazze dei colleghi provocando liti feroci, soprattutto spero che il business e gli affari riescano sempre meno ad influenzare le competizioni di auto”.

Ci si potrà ancora divertire a guidare un’auto anche se i nuovi modelli saranno sempre più tecnologici e automatizzati?

“Sì, perché sarà sempre possibile guidare oltre un’auto recente e automatizzata e anche una del passato, appunto per divertirsi. Intendo direi che è possibile utilizzare una self driving car per andare al lavoro, per esempio quando piove o nelle giornate più intense e complicate e guidare di persona in altre situazioni, dando sfogo al proprio entusiasmo. Credo quindi che in futuro ci sarà ancora la possibilità di divertirsi su quattro ruote”. 

Quali sono state le tue sensazioni per la prima serie?

“Ne sono stato orgoglioso, nella seconda rispetto alla prima c’erano alcune cose da cambiare e in parte l’abbiamo fatto, ma la vecchia per essere un primo tentativo, direi che non è andata affatto male”.

Cosa ti aspetti di diverso dalla seconda?

“Come ho detto ci saranno dei cambiamenti, alcuni sono già stati rivelati, altri li abbiamo tenuti appositamente nascosti. Vedrete puntate in cui noi tre saremo in giro per il mondo, guideremo le vetture, ci schianteremo e vi faremo divertire parecchio, questa volta più che mai, Richard Hammond sarà in grado d’infiammare i vostri cuori d’appassionati”.

Quali saranno gli ingredienti nuovi della serie?

“Il tema dominante saranno i viaggi: Mozambico, Svizzera, Croazia, Francia, Spagna, America e Canada. Vi assicuro, abbiamo viaggiato tanto e realizzato puntate spettacolari. Per esempio abbiamo sciato con le auto, che è un’attività niente male o utilizzato i nostri veicoli per combattere la fame nel mondo, Bono ha molto da imparare da noi”.

Con Amazon e la nuova serie, come è cambiato il vostro modo di lavorare?

“La grossa differenza tra Amazon e la BBC e che ora abbiamo meno vincoli, possiamo fare il programma che vogliamo e non veniamo ripresi per quanto fatto ogni settimana, come succedeva prima”.

Pensi che la TV via Web offra nuove possibilità agli spettatori? Ti piace lavorare su questo tipo di canale?

“Certo, ha senso che le persone possano guardare un programma quando lo desiderano, piuttosto che fare degli sforzi per capire quando andrà in onda ed essere presenti. Per esempio ora è possibile guardare una serie alle quattro del pomeriggio o alle tre del mattino, una bella libertà, credo sia il modello ideale per godere la TV ed i film ed è ben espresso da Amazon Prime Video”.

Quanto interagisci con i tuoi fan tramite i social media? Quale di questi network usi più spesso?

“Utilizzo soprattutto DriveTribe (ve ne abbiamo parlato esattamente un anno fa, ndr), una piattaforma dedicata alle auto che ho realizzato assieme a James, Richard e il nostro producer Andy Wilman, quindi senza dubbio è quella che vi suggerisco se siete appassionati di auto”.

Dopo aver conosciuto la passione per le auto italiane di Jeremy Clarkson, non perdetevi il trailer della seconda stagione di “The Grand Tour”, in onda su Amazon Prime Video dall’8 dicembre! 

 

Lino Garbellini

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Lino Garbellini

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