Fin dalla prima generazione, lanciata nel 2008, l’utilitaria Hyundai i20 ha sempre badato più alla sostanza che all’apparenza, complice lo stile sobrio e la plancia con pochi fronzoli. Il copione cambia, però, con la terza serie: svelata a febbraio e ordinabile da pochi giorni, con prezzi a partire da 16.950 euro, Hyundai i20 2021 ha linee più audaci ed esprime maggior dinamismo, ma non ha perso i punti di forza delle generazioni precedenti, compresa la maxi-garanzia di 5 anni.
Dunque, la Hyundai i20 del 2021 ha le carte in regola per sfidare alla pari le altre utilitarie, a partire dalle più quotate Peugeot 208, Renault Clio e Volkswagen Polo, con l’aiutino dell’ibrido. Sarà in grado di tener fede alle premesse? Scopriamo allora la nuova Hyundai i20 nel nostro primo contatto.
Disegnata presso il centro stile europeo di Hyundai, la i20 2021 adotta il nuovo stile di marca della casa coreana, il cosiddetto “Sensuous Sportiness”, con linee più tese e tratti più decisi rispetto ai modelli precedenti. E così, la nuova generazione dell’utilitaria si caratterizza per la mascherina più spigolosa, i fari squadrati (di serie le luci diurne a LED) e la marcata scalfatura alla base dei vetri laterali, che conferisce dinamismo alla fiancata. Per lo stesso scopo, c’è una seconda scalfatura laterale: va dalla maniglia posteriore al faro, che in parte si estende lateralmente. L’insieme risulta così più moderno e personale.
Se il frontale e le fiancate sono già molto distintivi, il posteriore appare quasi grintoso: merito dei sottili fanali, uniti da una striscia rossa al centro del portellone, e dello spoiler in cima al lunotto. Inoltre, ci sono fregi neri ai lati e alla base del lunotto, oltre al finto estrattore nel fascione. L’impressione è di un’auto più dinamica e accattivante, anche per merito delle rinnovate proporzioni: la lunghezza aumenta di 0,5 centimetri e arriva a 4,04 metri, ma l’altezza si riduce di 2,4 centimetri (a 1,45 metri) e la larghezza cresce di 3 centimetri, raggiungendo gli 1,76 metri. Gli ingombri esterni sono in linea con le rivali di segmento.
Anche la plancia è stata profondamente rinnovata, e ha ora un look più moderno e in linea con le attuali tendenze, che vogliono gli schermi al centro dell’attenzione. E così, sono di serie fin dalla versione base lo schermo di 10,25” dietro al volante, con funzioni di cruscotto, e quello tattile a sbalzo nella consolle (di serie è di 8”, ma c’è anche da 10,25”, con navigatore incluso). I due schermi appagano la vista e sono ben visibili anche in condizioni di luce intensa, ma quello nel cruscotto è poco personalizzabile: restano in bella vista tachimetro e contagiri, ma non è possibile vedere la mappa del navigatore, quando presente. Altra gradita novità è l’arrivo, di serie, di Apple CarPlay e Android Auto di tipo wireless, per rinunciare a fili che corrono in abitacolo. E’ ben fatto anche il nuovo volante a quattro razze, pur non essendo regolabile in profondità (ma soltanto in altezza).
I materiali della plancia sono più gradevoli alla vista che al tetto, ma comunque adeguati alla fascia di prezzo dell’auto: le plastiche migliori si trovano nella parte alta della plancia, non nella consolle, dove invece sono rigide. Davanti, lo spazio è valido per due adulti e il tunnel è sagomato per riporre non soltanto lo smartphone, ma anche una bottiglietta e altri piccoli oggetti. Due adulti viaggiano comodi anche dietro, mentre un terzo è più sacrificato. La capacità del bagagliaio, di 351 litri, non è male per un’utilitaria, ma le versioni con sistema ibrido leggero, la cui batteria è alloggiata proprio sotto il pavimento del baule, perdono 90 litri; alta però la soglia d’accesso, a complicare la praticità quando si deve agire sul vano stesso.
Al lancio sul mercato, la Hyundai i20 del 2021 è offerta con due motori: sono i benzina 4 cilindri 1.2 aspirato da 84 CV e il più vispo 3 cilindri 1.0 da 100 CV, con il turbo e il sistema ibrido leggero. Quest’ultimo si basa su una rete elettrica supplementare a 48 Volt, che aiuta l’utilitaria a ridurre i consumi fino al 4%. Come? Spegnendo il “mille” nelle fasi di guida in cui l’auto veleggia, dunque procede per inerzia, e recuperando energia nei rallentamenti: la rete elettrica è collegata ad un alternatore-generatore, che viene trascinato e genera energia; in fase di spinta, tale energia alimenta il generatore, che sostiene il 1.0 e gli consente di ridurre i consumi.
Questi i motori di Hyundai i20 2021 (MH=Mild Hybrid)
La Hyundai i20 1.0 del 2021 fa sentire immediatamente a proprio agio, perché ha lo sterzo leggero e offre una buona visibilità anteriore e laterale; così così quella posteriore, a causa del ridotto lunotto, ma sono sempre di serie i sensori di distanza posteriori. La versione del test, la Hyundai i20 1.0 T-GDi, aveva il cambio manuale a 6 rapporti (optional il robotizzato a 7), la cui leva si aziona senza sforzo ed è anche piuttosto precisa. Anche il pedale della frizione è leggero, ma non va rilasciato bruscamente: in tal caso le cambiate diventano più brusche, ma questo può essere dovuto al ridottissimo chilometraggio dell’auto guidata.
Nelle strade extraurbane e in quelle ricche di curve, la Hyundai i20 2021 si dimostra gradevole da guidare, perché ha lo sterzo piuttosto diretto e il motore “mille” offre prestazioni adeguate: dà il meglio fra i 2.000 ed i 4.500 giri, ma l’auto non è “seduta” nemmeno a regimi al di sotto dei 2.000.
Peccato però che il 1.0 T-GDi fa sentire la propria voce; le vibrazioni però sono contenute e non danno fastidio nemmeno agli altri regimi. I freni sono all’altezza della situazione, come il consumo: la casa dichiara una media di 5,1 l/100 km, pari a 19,6 km/l, ma il nostro test si è concluso con una media, riportata dal computer di bordo, di 5,4 l/100 km, ovvero 18,5 km/l.
In questa prima fase di vendita, la i20 del 2021 è offerta con due motori e due allestimenti. Alla base c’è la Connectline, la cui dotazione di serie non è affatto povera: ha lo schermo nel cruscotto, le ruote in lega di 16”, la frenata automatica e il sistema multimediale Multimedia System, con schermo di 8” e compatibilità Android Auto e Apple CarPlay di cui sopra. A parità di motore, l’allestimento Bose costa 2.250 euro in più (parte da 19.200 euro): ha di serie l’impianto stereo griffato Bose, le ruote di 17”, i retrovisori elettriche e il sistema multimediale con schermo di 10,25”.
In seguito arriverà la sportiva i20 N da 204 CV seconda della stirpe “N” dopo la berlina i30.
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