Secondo e terzo posto, rispettivamente nella classifica LMGTE Pro e LMGTE Am per la Ferrari alla 24 Ore di Le Mans 2020. Le 488 GTE n.51 e n.83 hanno infatti concluso sul podio delle due categorie, a tenere alta la bandiera del cavallino che ha portato ufficialmente in pista ben 16 vetture.
La 488 GTE, prima sul traguardo nella classica francese edizione 2019, sempre in LMGTE Pro, è stata pilotata da Alessandro Pier Guidi, James Calado, Daniel Serra, si è battuta duramente con l’Aston Martin numero 97 di Martin-Lynn-Tincknell risolto solo nell’ultima mezz’ora a vantaggio della vettura inglese.
La gara ha visto l’equipaggio di AF Corse a lungo in testa alla corsa, con la leadership che veniva lasciata solo in funzione dell’alternarsi delle soste per i rifornimenti. I tre alfieri del Cavallino Rampante hanno cercato di compensare con strategia e buon piede, i secondi persi durante le varie fasi di Slow-Zone e a una maggiore velocità di base dei rivali, sfiorando l’impresa, vanificata solo a causa dell’ultima Safety Car della corsa, entrata in pista a circa trenta minuti dal termine.
Quarto posto finale per la numero 82 di Risi Competizione con Olivier Pla, Sébastien Bourdais e Jules Gounon, autori di ottimi tempi durante la notte grazie soprattutto al quattro volte campione Champ Car, originario proprio di Le Mans. La rottura del cambio all’ultimo giro ha invece impedito alla vettura numero 71 di AF Corse di tagliare il traguardo in quarta posizione. L’equipaggio formato da Davide Rigon, Miguel Molina e Sam Bird, è stato autore di una prova sempre al vertice fino alla foratura che, nel corso della notte, li ha esclusi dalla lotta per la vittoria. Ritirata, a seguito di un contatto con un prototipo di classe LMP2, la Ferrari di WeatherTech Racing affidata a Cooper MacNeil, Toni Vilander e Jeffrey Segal.
La terza posizione conquistata con un forcing finale della 488 GTE numero 83 di AF Corse con François Perrodo, Emmanuel Collard e Nicklas Nielsen, rappresenta un ottimo risultato ottenuto con il sorpasso decisivo effettuato dal pilota danese sulla Porsche di Project 1 a meno di dieci minuti dalla bandiera a scacchi. Una prestazione di livello completata da altre tre vetture del Cavallino Rampante, la numero 66 di JMW Motorsport sesta con Heistand-Root-Magnussen, la 61 di Luzich Racing settima con Piovanetti-Negri JR-Ledogar autori dell’Hyperpole nella sessione di sabato, e la numero 85 di Iron Lynx con l’equipaggio rosa di Gostner-Frey-Gatting nono al traguardo. Bandiera a scacchi anche per la numero 60 di Iron Lynx, undicesima, la numero 54 di AF Corse, tredicesima e la 62 di Red River Sport, quindicesima.
Prossimo appuntamento. Il calendario del FIA WEC (2019/20) terminerà con la tappa della 8 Ore del Bahrain, in programma dal 12 al 14 novembre.
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