Nel dibattito sulla mobilità sostenibile, l’auto elettrica viene spesso rappresentata come il vertice dell’evoluzione ecologica. Ma quanto è davvero "pulita" un’auto elettrica, se guardiamo all’intero ciclo di produzione dell’energia che la alimenta? La risposta – sorprendente per molti – arriva da una voce autorevole: il Prof. Sergio Savarese, Direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, intervenuto nel corso dell’incontro The Urban Mobility Council.
Secondo Savarese, il confronto tra auto elettrica e termica non può essere ridotto al solo concetto di “zero emissioni allo scarico”. Bisogna infatti considerare l’origine dell’elettricità utilizzata per ricaricare le batterie.
“L’auto elettrica non è vero che non inquina – ha spiegato – semplicemente non emette localmente. Dipende tutto da come è stata prodotta l’energia.”
L’Italia e il mix energetico: i conti non tornano
Sulla base dei dati degli ultimi 12 mesi, il professor Savarese ha calcolato che in Italia, ogni chilowattora di energia elettrica prodotto genera circa 318 grammi di CO₂ equivalente. Rapportato al consumo medio di un’auto elettrica (0,18 kWh/km), il risultato è chiaro: un’elettrica emette indirettamente circa 58 grammi di CO₂ per ogni chilometro percorso.
E qui arriva la vera sorpresa: alcune auto a benzina Euro 4 – considerate tra le più inquinanti – emettono meno CO₂ equivalente di un’elettrica, se si considerano le emissioni indirette. Per la precisione, il 10% di quelle circolanti. E se si passa alle Euro 5, la percentuale sale: quasi il 40% delle vetture a benzina Euro 5 hanno un impatto climatico pari o addirittura inferiore a un’elettrica che percorra 20.000 km all’anno.
Il fattore decisivo: come guidiamo, non solo cosa guidiamo
“Questo dimostra che conta molto di più il comportamento che la tecnologia,” sottolinea il docente del Politecnico.
In altre parole, guidare poco, bene e con attenzione all’efficienza energetica può essere più sostenibile che cambiare auto solo per passare all’elettrico, specie in un contesto dove la produzione energetica nazionale non è ancora completamente decarbonizzata.
Serve realismo nella transizione ecologica
Il messaggio non è quello di rinunciare all’elettrico, ma di guardare con lucidità e dati alla mano alla complessità della transizione energetica. Non tutte le elettriche sono ecologiche per definizione, e non tutte le termiche sono nemiche dell’ambiente in egual misura. In attesa che il mix energetico nazionale si orienti decisamente verso le rinnovabili, il vero cambio di passo potrebbe arrivare da stili di guida più consapevoli e dalla manutenzione del parco circolante esistente.