Durante la calda giornata di venerdì 20 giugno dai suggestivi Murazzi del Po, a Torino, è andata in scena una bellissima iniziativa per
ripulire le acque fluviali del Po, il fiume più lungo d'Italia, nata dalla storica collaborazione tra
Suzuki, la
Città di Torino e una delle tante Federazioni sportive che la Casa di Hamamatsu supporta in Italia, la
Federazione Italiana Canottaggio.
L'iniziativa si chiama "
Insieme per un Po pulito", e oltre alla Città di Torino e alla filiale italiana di
Suzuki, che dagli anni '70 ha sede a Robassomero, a pochi chilometri dal capoluogo piemontese, ha visto la partecipazione dell'associazione Torino Spazio Pubblico, di volontari e di 30 giovani dei circoli di canottaggio cittadini, tutti uniti per
ripulire le sponde del Po da plastica e materiali inquinanti. L'impegno di Suzuki sempre più deciso per l'ambiente
Non è la prima volta che Suzuki si "inventa" questo tipo di iniziative per fare la sua parte per il bene comune. Rispetto ad altre grandi realtà industriali, infatti, la Casa di Hamamatsu ha a cuore il rispetto della comunità, soprattutto di quella che, in Italia, la ospita come la città di Torino. Il valore dell'ambiente e della comunità è stato rispettato e celebrato in decine di progetti e giornate dedicate alla salvaguardia dell'ambiente e la valorizzazione del territorio.
Ormai è noto il progetto del Bosco Diffuso di Suzuki, che continua ad estendersi tra le decine di aree verdi di Torino e delle città circostanti, compreso il "Bosco del Toro", un progetto che prevede di piantare oltre 30 alberi autoctoni per suggellare l'unione tra Suzuki e il Torino FC, squadra di calcio di cui la Casa è sponsor da oltre 10 anni.
Oltre all'amore per l'ambiente, Suzuki è partner di gran parte delle Federazioni Italiane sportive, dalla pallavolo agli sport aquatici, da quelli invernali alla vela, fino proprio alla Federazione Italiana Canottaggio.
"Noi, in Suzuki, vendiamo: vendiamo le macchine, le moto, i motori marini", ha spiegato Massimo Nalli, il Presidente di Suzuki Italia, ai presenti all'iniziativa "e ogni tanto ci sentiamo un po' in colpa di non dare mai qualcosa indietro. Questo è il nostro modo di dare qualcosa indietro a chi ci ospita e chi ci sostiene, un modo per tenere vivo e in buona salute il Po, visto che il Po da vita alla città.".
Oltre 50 kg di rifiuti raccolti durante questa giornata
Per questo, la Casa nipponica ha messo a disposizione delle lance motorizzate Suzuki, che sfruttano i motori fuoribordo caratterizzati dal sistema di filtraggio delle acque. I fuoribordo, infatti, utilizzano l'acqua su cui naviga per il raffreddamento del motore, e Suzuki ha sviluppato e brevettato un sistema in grado di raccogliere le microplastiche e restituire l'acqua più pulita di quella che ha preso per il raffreddamento, essenziali per la raccolta diretta dei rifiuti sulle acque del fiume.
Oltre a Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia, a Francesco Tresso, Assessore alla Cura della città, Verde Pubblico e fiumi e Umberto Dentis, Vice Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, sono stati chiamati a raccolta volontari e oltre 30 ragazzi dei circoli cittadini Amici del Fiume, Armida, Cerea, CUS Torino ed Esperia, per un lavoro che è riuscito a dare un miglioramento tangibile alle acque del Po.
I giovani e i volontari sono infatti riusciti a raccogliere oltre 50 kg di rifiuti. Insieme alle classiche (e pericolose) bottiglie di plastica, di vetro, buste e sacchetti, sono stati recuperati anche degli pneumatici, numerose piastrelle, barattoli di vernice, cassette vuote degli attrezzi, materiali di costruzione, diversi pallet e persino una bicicletta.
Questa iniziativa è particolarmente importante anche per il lavoro di trasformazione che la Città di Torino sta attuando verso il suo prezioso fiume. Nel 2026, infatti, sarà inaugurato il River Center proprio dal molo dal quale le lance Suzuki sono partite per questa missione di pulizia, che diventerà luogo di attività di divulgazione sui temi della sostenibilità nonché punto di partenza per il servizio di navigazione turistica a impatto zero con due catamarani elettrici che partirà nell'estate del 2026.
"Ringrazio Suzuki per questa nuova iniziativa, che conferma la forte sensibilità dell'azienda per la tutela dell'ambiente e la cura del territorio", ha commentato Francesco Tresso, assessore alla Cura della città, Verde pubblico e fiumi. "Promuovere queste azioni significa investire nel benessere collettivo e contribuire alla costruzione di una cultura della partecipazione, che nasce anche dai gesti quotidiani.".