Anche quest’anno a Pebble Beach non sono state soltanto le automobili a catturare l’attenzione. Tra giudici e collezionisti ha fatto capolino l’eleganza sottile di una piccola azienda bolognese, una eccellenza italiana, capace di trasformare la seta di Como in un linguaggio di stile. Outlierman ha portato al Concours d’Elegance un set da collezione che racconta la leggenda dell’Invicta S-Type del 1932: una cravatta e un foulard che parlano di coraggio, velocità e bellezza, riportando al collo il mito di un’epoca.
Certe automobili non sono solo macchine, ma frammenti di epoche, racconti di storie e leggende. Hanno il potere di evocare un tempo in cui il coraggio era misura naturale della velocità e l’eleganza non conosceva compromessi. Da questa eredità è nato il nuovo set da collezione firmato The Outlierman per la 74ª edizione del Pebble Beach Concours d’Elegance, un omaggio alla Invicta S-Type Carbodies Tourer del 1932, scultura di metallo e audacia inglese che ancora oggi resiste come icona di stile.
Una cravatta e un foulard in pura seta, realizzati a mano, da esperti artigiani, a Como, non sono semplici accessori: diventano una narrazione tessuta a punto sottile, un manifesto di heritage e artigianalità italiana che sa guardare al passato per raccontarlo con voce contemporanea. I fanali, le cinghie, il clacson: dettagli che furono meccanica e oggi si fanno grafica, stilizzati con precisione quasi calligrafica sul fondo verde che richiama le tinte ufficiali del concorso californiano del 2025. Nel codino della cravatta, il logo della collaborazione sigilla la memoria di una partnership che da nove anni unisce la sartorialità italiana al mito americano della classicità automobilistica.
Più di un semplice vezzo: un linguaggio. Il foulard e la cravatta non si limitano a citare la forma dell’Invicta: ne restituiscono lo spirito. L’anima di una vettura prodotta in appena 77 esemplari, capace di piegare il tempo con il suo telaio “under-slung”, sospesa tra lusso e velocità. Quella stessa velocità che Noel Macklin, fondatore della casa inglese, descrisse con parole rimaste celebri: “The essential characteristic of the Invicta was luxurious speed”.
Dietro i tessuti serici c’è la mano di un’Italia che custodisce saperi antichi. Le sarte di Como, nel cuore del distretto serico, traducono l’ingegno meccanico in eleganza tattile, confermando come il Made in Italy sappia essere ponte ideale tra le curve di un’auto storica e lo stile di chi, oggi, vive la passione automobilistica anche come espressione personale. È il segno di una piccola azienda italiana fondata da Andrea Mazzuca, capace di distinguersi nel mondo pur restando fedele alla cura artigiana. In un panorama globale in cui grandi marchi si contendono la scena, questa realtà continua a donare eleganza e fascino con oggetti unici, realizzati a mano da maestri italiani.
…Poi c’è Pebble Beach. Un concorso che non è più soltanto un raduno di capolavori a quattro ruote, ma un rito estetico, un teatro dove la memoria diventa contemporaneità. Portare al collo un segno di questa storia significa farne parte, respirare un secolo di sfide e visioni.
L’Invicta S-Type, vincitrice a Monte Carlo nel 1931 e testimone dei record di Violette Cordery a Brooklands e Monza, è più che un ricordo: è un simbolo di quell’epoca dorata in cui le automobili correvano non soltanto sulle piste, ma nel cuore stesso del Novecento. Oggi, nella seta Outlierman, ritorna come emblema di una continuità: la stessa che conduce dalla meccanica al design, dall’asfalto alla passerella, dal metallo alla stoffa.
Un omaggio raro, destinato ai giudici e ai collezionisti che popolano il prato di Pebble Beach: certe storie non si leggono, si indossano.