Audi Concept C: inizia una nuova era con l'erede elettrica della TT

Svelata a Milano, sempre più centrale negli interessi della Casa tedesca che proprio nel capoluogo milanese è ormai solita svelare le sue anteprime, la nuova show car Concept C. Show car le sta sicuramente stretta, perchè questa che vedete in queste immagini altro non è che colei che è destinata a influenzare contenuti, design e tecnologie di tutte le Audi che vedremo nel prossimo futuro. Una pietra miliare? Sicuramente sì, vista la presenza del CEO Gernot Döllner e del capo del design di Audi AG, l'italiano Massimo Frascella.

Full electric, a denti stretti l'erede della TT che vedremo su strada nel 2027, l'Audi Concept C è l'emblema dell'essenzialità, fulcro di cosa saranno esteticamente le Audi dei prossimi anni. Già dalla cornice verticale, a rettangolo, riconosciamo i tratti tipi del passato, un passato che rivive e che richiama alla memoria auto iconiche come la Auto Union Type C, nata prima della guerra per battere i record di velocità e, non a caso, quasi omonima della nuova concept tedesca.

Coupé o roadster, materiali curatissimi e minimalisti, comandi centrali e un curioso pannello centrale che si cela all'interno della plancia per sbucare fuori solo all'occorrenza. Il tutto condito da una buona presenza di tasti fisici, onestamente strano su una vettura che guarda al futuro, per ritrovare quella sensazione sensoriale senza la quale un'auto non è mai un'auto al 100%.

A ben guardare è l'intero volume della vettura, compatta nelle sue forme (ma per la scheda tecnica ufficiale dovremo aspettare), a essersi ispirata a più riprese a diversi modelli del passato di Audi. Citata la Type C del 1936, anche la terza generazione dell'Audi A6, la C6 del 2004, ha lasciato il segno. La collocazione centrale della batteria ha visto un affinamento delle proporzioni, non più "schiave" del motore termico che, se quest'auto fosse stata a combustione, probabilmente sarebbe stato posizionato centralmente. Come su una vera sportiva, l’abitacolo si sviluppa verso il retrotreno, mentre il tettuccio rigido retrattile a comando elettrico costituisce una prima assoluta per una roadster dei quattro anelli.

Sottili, davanti e dietro. I gruppi ottici introdotti sulla Concept C, che non dovrebbero variare molto con la produzione in serie, riconosce nel frontale una nuova firma luminosa a quattro elementi orizzontali, idem per lato B. Bella e quasi da toccare la verniciatura nella tinta “Titanium”, con quei riflessi quasi cromati più ci si avvicina e quella sensazione di leggerezza e resistenza vista da lontano.

Dentro, lo si vede bene da questa immagine, prevalgono superfici nette e tanti comandi fisici, specie sul volante. Quest'ultimi sono realizzati in alluminio anodizzato e posso garantirvi, io che ci sono salito a bordo, che l'esperienza sensoriale conferma quel feeling tattile che ogni Audi deve avere. Anche la palette colori degli interni, coerentemente con il corpo vettura, s’ispira al titanio con soluzioni tono su tono. L'illuminazione d'ambiente e inedita e mai diretta, ma anche qui rimane da capire cosa permarrà sulla vettura di serie rispetto alla concept C vista a Milano.

Si sa poco su equipaggiamenti ma sappiamo dirvi che lo schermo centrale ha una diagonale da 10,4 pollici, quasi piccola per gli standard di oggi, e non è per nulla invasivo visto che scompare alla pressione di un testo per ricomparire alla bisogna.

Che piaccia o meno, Audi Concept C segna davvero la svolta per la Casa di Ingolstadt. Il 2025 verrà ricordato per anni nel paese tedesco, visto ha segnato l'arrivo di nuovi e importanti prodotti come la nuova A6 e la nuova Q3, che presto proveremo, mentre tra pochi giorni a Monaco IAA ci sarà l'anteprima della variante Sportback e-Hybrid. Nel 2026, l’offensiva di prodotto riceverà ulteriore impulso: arriveranno infatti un modello full electric di ingresso, prodotto a Ingolstadt, e nuove vetture ad alte prestazioni firmate Audi Sport.

Con la Concept C, però, si guarda ancora più avanti.