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BYD Dolphin: prova in anteprima, interni, motore, prezzi

Tempo di lettura: 6 minuti

Il colosso BYD si affaccia sul mercato europeo e italiano in maniera sempre più convincente, offrendo un prodotto esclusivamente elettrico che ha le carte in tavola per concorrere con le più serie concorrenti del Vecchio Continente e impensierire anche i leader oltreoceano.

Con la BYD Dolphin, la Casa cinese, pronta a sorpassare Tesla nelle vendite mondiali di sole auto elettriche, propone una vettura di segmento C nella fascia entry level del mercato BEV ed è anche il primo modello della serie Ocean.

La BYD Dolphin debutta con un taglio di batteria da 60,4 kWh, ma da gennaio sarà presente anche la versione meno “capiente” e meno potente con batteria da 44,9 kWh. A tal proposito, BYD si pone all’avanguardia nella creazione delle batterie con la sua “Blade”. Le batterie Blade della BYD Dolphin, prive di cobalto, utilizzano come materiale catodico il litio-ferro-fosfato (LFP) che offre un livello di sicurezza molto più elevato rispetto alle batterie agli ioni di litio tradizionali, oltre a garantire il riscaldamento con pompa di calore di serie su tutti i modelli, dimostrando una notevole capacità di performance. Oltre a questo, la batteria Blade occupa meno spazio in fatto di spessore, pur mantenendo performance in linea con la concorrenza. Scopriamo, quindi, com’è e come va la BYD Dolphin nel nostro primo contatto in anteprima.

Esterni e interni BYD Dolphin: fuori sobria, dentro spaziosa e originale

BYD Dolphin

Sbalzi corti e passo lungo conferiscono alla vettura maggiore spazio, considerando le dimensioni della Dolphin: lunghezza 4,29 m, larghezza 1,77 m (specchietti retrovisori compresi), altezza 1,57 m e passo 2,70 m.

Per quanto riguarda l’estetica della BYD Dolphin è sempre meglio far parlare le immagini, ma per quanto l’intenzione sia stata quella di creare linee che ricordano un delfino, il suo profilo arrotondato e la sua silhouette giocosa, ma robusta, sono segni distintivi di uno stile originale e allo stesso tempo sobrio.

Il muso morbido convince e non convince, mentre il laterale è più solido e concreto, con cerchi in lega da 16 o 17 pollici. L’aspetto estetico più piacevole è al posteriore, dove i fari LED dal design intrecciato donano un po’ di carattere alla vettura. Disponibili sette combinazioni di colori anche bicolore, sia per la carrozzeria, sia per i cerchi, che arrivano a proporre anche tre colori insieme.

BYD Dolphin

Il passo generoso di 2,70 metri, come accennato in precedenza, garantisce la presenza di cinque posti “reali”, con un ottimo spazio per i passeggeri nella seduta posteriore e con sedili sportivi dal design ergonomico realizzati in pelle vegana all’anteriore. Il pavimento piatto è merito della e-Platform 3.0, la piattaforma che ingloba le batterie in maniera perfetta, senza creare scalini di alcun tipo e permettendo, quindi, che le gambe degli occupanti dietro trovino molto spazio in relazione alle dimensioni. Quelli anteriori sono riscaldabili e regolabili elettricamente a sei vie (guidatore) e a quattro vie (passeggero anteriore). La panca posteriore è frazionabile nelle proporzioni 60:40 e consente di far passare il bagagliaio dalla capienza di 345 base a 1.310 litri quando gli schienali sono abbattuti.

Detto dello spazio, passiamo ad estetica e qualità degli interni della BYD Dolphin. Questi ultimi sono stati progettati in maniera più originale rispetto agli esterni, con forme morbide e molto avvolgenti, due bocchette tonde ai bordi dell’abitacolo e una serie di materiali che anche se spesso risultano rigidi al tatto, rimangono quasi sempre piacevoli alla vista. Apprezzata l’assenza di superfici in plastica di colore nero lucido, una scelta molto di moda negli ultimi anni, che è sempre risultata complicata da mantenere pulita.

Molto particolare il tunnel centrale, con i suoi vani porta oggetti e con pochi tasti fisici, quasi tutti disposti su una fila di rotelle, dove troviamo anche il selettore del cambio. Dal punto di vista tecnologico, sono presenti due schermi; uno più piccolo per la strumentazione e uno da 12,8 pollici per l’infotainment, capace di ruotare di 90 gradi, proponendo la vista verticale od orizzontale. Con un funzionamento in stile Android, il sistema di intrattenimento, CarPlay e gli altri mirroring, o ancora Spotify e tante altre app per un utilizzo a 360°.

BYD Dolphin

Le versioni più accessoriate della gamma di BYD Dolphin sono dotate di un ampio tetto panoramico in vetro grigio a doppio strato ad alta resistenza acustica e ad isolamento termico, con una superficie vetrata veramente ampia.

Alla guida della BYD Dolphin: si guida quasi come una termica

Abbiamo guidato la versione presente oggi sul mercato, che condivide il powertrain con la Atto 3. Con la batteria Blade da 60,4 kWh e il motore sincrono a magneti permanenti da 204 CV e 310 Nm di coppia, la BYD Dolphin accelera da 0 a 100 km/h in 7 secondi e raggiungere la velocità massima di 160 km/h.

Non appena si percorrono i primi chilometri, la Dolphin si mostra molto fluida e regolare nell’erogazione della potenza, simile a come avviene per un propulsore endotermico di eguale potenza. Gli oltre 200 CV, infatti, si sentono, ma non si sente da subito quella spinta vigorosa dell’elettrico e questo in realtà è un pregio se pensiamo comunque a un’auto dalla vocazione cittadina. Le quattro modalità di guida (Sport, Normal, Eco e Snow) aiutano a renderla un po’ più o meno vivace, ma l’indole rimane sempre la stessa.

BYD Dolphin

Due le regolazioni per la frenata rigenerativa, che non trasformano mai la guida in una tipica “One pedal” da elettrica, poiché anche la rigenerazione in “high” rallenta solo leggermente l’auto al rilascio dell’acceleratore. Anche in questo aspetto, quindi, non si hanno richiami all’elettrico classico cui siamo abituati, ma più a una modalità “B” delle full hybrid giapponesi o al D- di qualche plug-in tedesca.

Lo sterzo, con il suo volante spesso ed ergonomico, è abbastanza preciso e puntuale nelle manovre, con un piccolo vuoto al centro e una buona sensibilità. Ottimo mix anche per l’assetto (le sospensioni multi-link al posteriore sono presenti di serie solo dal secondo step di potenza abbinato all’allestimento Boost), che garantisce un ottimo assorbimento delle buche stradali anche a livello acustico, ma anche poco rollio e una buona tenuta di strada. I suoni piacevoli non provengono solo dall’assorbimento delle asperità, ma anche da una buona silenziosità dell’abitacolo, in cui prevale il sibilo creato per accompagnare la spinta del motore elettrico.

Numerose le funzioni di sicurezza e assistenza alla guida presenti di serie. Tutti i modelli sono dotati di avviso di collisione anteriore, frenata autonoma di emergenza, avviso di collisione posteriore, avviso di traffico trasversale posteriore e frenata automatica in retromarcia, prevenzione del superamento della linea di carreggiata e assistenza al mantenimento della corsia. 

Ci sono poi l’Adaptive Cruise Control e l’Intelligent Cruise Control oltre alla telecamera panoramica, il sistema di rilevamento dei punti ciechi, il controllo elettronico della stabilità, il controllo della trazione, il controllo della velocità in discesa, il sistema di assistenza alla partenza in salita e il riconoscimento dei segnali stradali con controllo intelligente dei limiti di velocità sono ulteriori ausili alla guida compresi nella dotazione.

BYD Dolphin

La BYD Dolphin con questo taglio di batteria può arrivare ad un’autonomia elettrica nel ciclo WLTP di 427 km. Il carica batterie a corrente continua da 100 kW è in grado di ricaricare la batteria dal 30% all’80% in 29 minuti. Per quanto riguarda consumi e autonomia reale ci riserviamo di dare un giudizio più approfondito in un long test drive.

La Dolphin è anche dotata di VtoL (Vehicle to Load), per cui la batteria dell’auto può facilmente caricare dispositivi esterni. La versione meno potente e capiente della Dolphin con la batteria LFP Blade da 44,9 kWh ha un’autonomia stimata (WLTP) di 340 km per la Active e 310 km per la Boost.

Listino prezzi BYD Dolphin

La BYD Dolphin è disponibile in quattro diversi allestimenti: Active, Boost, Comfort e Design. Vediamo i prezzi di listino per queste quattro versioni ai quali si possono ancora togliere gli incentivi che possono arrivare fino a 5.000 euro.

  • BYD Dolphin Active – 30.790 euro: batteria da 44,9 kWh abbinata a un motore da 95 CV di potenza. Questa versione può essere caricata in corrente alternata fino a 7 kW e in corrente continua fino a 60 kW.
  • BYD Dolphin Boost – 31.790 euro: batteria da 44,9 kWh e motore da 130 kW/176 CV. Aggiunge cerchi da 17 pollici e sospensioni posteriori multi-link.
  • BYD Dolphin Comfort – 35.790 euro: batteria da 60,4 kWh e motore da 150 kW/204 CV. Autonomia dichiarata di 427 km e un consumo di 15,9 kWh/100 km. La ricarica in corrente continua avviene a 88 kW (dal 30 all’80% in 29 minuti), mentre la ricarica in corrente alternata raggiunge un massimo di 11 kW.
  • BYD Dolphin Design – 37.790 euro: Stesse specifiche tecniche della Comfort, ma aggiunge il tetto panoramico, il cavo VtoL, i vetri privacy posteriori e la ricarica wireless per smartphone.
BYD Dolphin
Scheda tecnica BYD Dolphin
Dimensioni (L/L/A)4.290/1.770/1.570 mm
Peso a vuoto (kg)1.658 (Comfort e Design) 
Passo (mm)2.700
Tipo di trazioneAnteriore
Velocità massima (km/h)150 (Active)
160 (Boost, Comfort e Design)
Potenza Motore (kW)70 (Active) 130 (Boost) 150 (Comfort e Design) 
Accelerazione 0-100 km/h (s)7 (Comfort e Design)
Dimensioni delle ruote (pollici)16 (Active)
17 (Boost, Comfort e Design)
Autonomia elettrica (km)427 (WLTP combinato)
Capacità del bagagliaio (litri)345/1.310
Posti a sedere (occupanti)5
Tipo di batteriaBYD Blade Battery (LFP)
Capacità batteria (kWh)44.9 (Active e Boost)
60.4 (Comfort e Design)
Potenza di caricaActive e Boost: 60 kW CC; 7 kW AC
Comfort e Design: 88 kW CC; 11 kW AC (trifase)
Tempo di ricarica CC (30-80%, min)28 (Active e Boost)
29 (Comfort e Design)
Pompa di caloreDi serie
Funzione V2L Di serie
Campione

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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