Il Royal Wedding, evento che ha catturato l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo, è ormai entrato in archivio ed è tempo di curiosità. In tanti si saranno chiesti quale sia stata l’auto ufficiale scelta dal Principe Harry per portare la sua bella Meghan al ricevimento dopo la cerimonia.
La scelta non poteva che ricadere su un’auto 100% British e, per espressa volontà del secondogenito di Carlo e Diana, 100% elettrica. Per aggiungere un tocco di esclusività all’evento, già abbastanza modaiolo, la scelta è quindi ricaduta su una Jaguar E-Type Zero, ovvero la mitica E-Type del 1968 riportata agli antichi splendori dalla divisione Classic Works di Jaguar Land Rover (ve ne parlammo in un articolo del settembre scorso).
Se il design è rimasto inequivocabilmente lo stesso (sfidiamo chiunque a non riconoscere la bellezza senza tempo di questo modello) i tecnici Jaguar sono invece intervenuti sul gruppo propulsivo, adottando un motore elettrico da 295 CV capace di coprire lo 0-100 in 5,5 secondi, a dire il vero del tutto inutile in un contesto come quello che ha tenuto incollati milioni di persone ai teleschermi di tutto il mondo.
Le batterie trovano invece spazio al di sotto del lungo cofano mentre, curiosamente, la guida è a sinistra e non a destra come di norma in Inghilterra.
Nessun problema di autonomia (la ricarica si effettua laddove, una volta, c’era il tappo del carburante) per la coppia reale (da sabato Duca e Duchessa del Sussex) ma tanta attenzione all’immagine: il Principe Harry è un fervente ambientalista e si impegna da anni per promuovere campagne di sensibilizzazione in tutto il mondo, oltre a essere un grande appassionato di auto.
Difficile che Jaguar abbia chiesto il conto alla Regina Elisabetta, visto il ritorno di immagine. Chiunque volesse entrare in possesso di una Jaguar E-Type Zero deve invece sentirsi pronto pronto a staccare un assegno da circa 400.000 euro. A meno di avere già un esemplare di E-Type storica e farla trasformare, in quel caso il costo si abbassa.
Lunga vita agli sposi, con tanto di post su Instagram che ha già fatto il giro del mondo.