Terribile incidente con la Ferrari: alla guida la promessa del basket ora in lotta per la vita

Un boato nella sera di domenica 9 novembre 2025, poi il silenzio e le sirene dei soccorsi. In corso Genova a Vigevano, una Ferrari lanciata verso l’uscita della città si è schiantata contro il muro di un’abitazione, riducendosi a un ammasso di lamiere.

A bordo c’erano Matteo Bettanti, 21 anni, ex giocatore della Vigevano Basket, e Alberto Righini, 52enne imprenditore della zona.

L’impatto, violentissimo, è avvenuto poco prima delle 19:40. Secondo le prime ricostruzioni, Bettanti si trovava alla guida al momento dello schianto. L’auto, dopo aver perso aderenza all’altezza di vicolo Pisacane, ha invaso la corsia opposta ed è finita contro il muro di una casa, fermandosi solo dopo la distruzione totale della parte anteriore.

Le condizioni del giovane sportivo sono apparse da subito critiche. I soccorritori lo hanno estratto privo di conoscenza e affidato all’elisoccorso, che lo ha trasportato d’urgenza al Niguarda di Milano in codice rosso.

Il passeggero, Alberto Righini, è stato stabilizzato sul posto e trasferito al Policlinico San Matteo di Pavia. È ferito in modo serio, ma non in pericolo di vita.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Radiomobile di Vigevano, i Vigili del Fuoco e due ambulanze con automedica. Corso Genova è rimasto completamente chiuso per diverse ore per consentire i rilievi e la rimozione del veicolo.

Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente: tra le ipotesi, la perdita di controllo a velocità elevata, ma saranno i rilievi tecnici e le testimonianze a chiarire ogni dettaglio.

La notizia ha scosso profondamente la comunità sportiva vigevanese. Sui social e sul sito ufficiale della Nuova Pallacanestro Vigevano 1955 è apparso un messaggio carico di affetto:

Bettanti, rientrato in Italia dopo un’esperienza sportiva alla Montverde Academy negli Stati Uniti, aveva vestito la maglia della ELAchem Vigevano in Serie A2, distinguendosi per talento e dedizione. Dopo un infortunio che lo aveva tenuto lontano dal parquet per gran parte della scorsa stagione, il giovane atleta stava valutando nuove opportunità per tornare a giocare.

Mentre i medici del Niguarda continuano a monitorarlo in terapia intensiva, la città di Vigevano resta in attesa e in apprensione. Amici, tifosi e compagni di squadra si stringono virtualmente attorno a Matteo e alla sua famiglia, nella speranza di una ripresa che oggi sembra ancora una corsa tutta in salita, ma che nessuno vuole smettere di credere possibile.