Stellantis sotto attacco USA: 1,7 miliardi di dazi, ma il nuovo CEO rilancia con V8 e modelli più amati

Attualità
30 luglio 2025, 10.10
stellantis usa detroit
Dopo un 2024 definito “incredibilmente difficile”, Stellantis punta a invertire la rotta. La casa automobilistica franco-italo-americana ha annunciato un impatto da 1,5 miliardi di euro (circa 1,7 miliardi di dollari) derivante dai dazi imposti dagli Stati Uniti, ma al tempo stesso promette un rilancio deciso guidato dal nuovo CEO, Antonio Filosa.

Dazi record e mercato USA in difficoltà

Come riporta Reuters, l’annuncio è arrivato il 29 luglio in occasione della prima apparizione pubblica di Filosa da quando ha assunto il ruolo di CEO a maggio. L’impatto tariffario – che rientra nell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea firmato nel weekend – rappresenta la fascia alta di una previsione già comunicata a inizio mese. Già nel primo semestre 2025, Stellantis ha subito 300 milioni di euro di costi tariffari.
Il gruppo è particolarmente esposto ai nuovi dazi americani (fino al 25%) perché oltre il 40% dei veicoli venduti negli USA nel 2024 proveniva da Messico e Canada. E questo si è tradotto in un calo di performance.

Il piano Filosa: tornare a crescere con i modelli giusti

“La priorità è tornare alla crescita nei volumi”, ha dichiarato Filosa nel corso della conference call con gli analisti. La strategia? Puntare su nuovi lanci capaci di rispondere meglio alle esigenze dei clienti. Il primo esempio è il ritorno del motore HEMI V8 nella gamma dei pick-up RAM, un richiamo esplicito alla tradizione americana e ai gusti del mercato statunitense.
Il manager ha sottolineato che Stellantis dovrà rientrare nei segmenti di mercato da cui si era ritirata, anche se non ha fornito dettagli ulteriori oltre al V8. Tuttavia, il messaggio è chiaro: serve un cambio di rotta concreto e visibile, sia sul fronte prodotto che nella gestione dei 15 marchi del gruppo.

Reazione dei mercati e obiettivi per il secondo semestre

Nonostante il contesto difficile, le azioni Stellantis a Piazza Affari hanno reagito positivamente alle parole di Filosa, recuperando terreno e chiudendo in lieve rialzo (+0,2%) dopo aver toccato un +3,8% durante la giornata.
Le previsioni per il secondo semestre 2025 restano caute: il gruppo stima un margine operativo rettificato a una cifra singola bassa, ma con un miglioramento rispetto al primo semestre, sia in termini di ricavi netti che di free cash flow industriale. Nella prima metà dell’anno, Stellantis ha bruciato circa 3 miliardi di euro di cassa.

Brand come forza, non come problema

Una delle domande chiave poste a Filosa riguarda la possibilità di razionalizzare il portafoglio dei 15 marchi, da Jeep a Peugeot, da Chrysler a Fiat. La risposta del CEO è stata netta: "Non vogliamo tagliare, ma lavorare meglio. Il nostro portafoglio è una forza competitiva, non un peso".
Il 2025 si preannuncia come un anno di transizione cruciale per Stellantis. I dazi imposti dagli Stati Uniti rappresentano un ostacolo importante, ma il nuovo corso guidato da Antonio Filosa punta su prodotti iconici, un ritorno alla domanda reale del mercato e una gestione più efficiente del portafoglio marchi.
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