Quali auto guideremo tra 10 anni? La risposta non è così scontata

Attualità
22 maggio 2025, 12.27
tesla cybercab
Il futuro dell’auto non è solo elettrico: tra combustibili alternativi, intelligenza artificiale e rivoluzioni culturali, ecco cosa ci aspetta davvero al volante nel 2035
Quando si parla del futuro dell’auto, la risposta più frequente è: elettrica. Ma sarà davvero così semplice? La realtà, secondo molti analisti e addetti ai lavori, è molto più sfumata. A dieci anni da oggi, nel 2035, il panorama dell’automobile sarà più vario e imprevedibile di quanto immaginiamo. Ecco perché.

1. L’elettrico non sarà l’unico protagonista

Nonostante i piani di elettrificazione spinti da governi e case automobilistiche, l’auto elettrica non dominerà ovunque. In molte aree del mondo — dall’America Latina all’Asia centrale — l’infrastruttura di ricarica sarà ancora troppo limitata per una diffusione di massa. Per questo motori termici con carburanti sintetici, biofuel e tecnologie ibride continueranno a coesistere con l’elettrico puro.
In Europa, le plug-in hybrid potrebbero conoscere una seconda giovinezza grazie ai nuovi limiti più realistici imposti dalla Commissione, mentre già oggi alcuni marchi (come Porsche, Toyota e Mazda) stanno puntando su carburanti alternativi per salvare l’endotermico.

2. Le auto saranno sempre più intelligenti (e autonome)

Tra dieci anni sarà molto più comune acquistare un’auto dotata di intelligenza artificiale a bordo, capace di dialogare in linguaggio naturale, anticipare le esigenze del conducente e adattarsi allo stile di guida. I sistemi ADAS evolveranno al punto che la guida autonoma di livello 4 potrebbe diventare realtà almeno in ambiti urbani o autostradali controllati.
Ma attenzione: la completa autonomia sarà riservata solo a modelli di fascia alta o flotte dedicate, mentre per la maggior parte delle persone la guida semi-autonoma resterà un supporto, non una sostituzione.

3. Cambierà il nostro rapporto con l’auto

Nel 2035 il possesso dell’auto potrebbe non essere più centrale, soprattutto nei contesti urbani. L’evoluzione dei servizi di car sharing, abbonamenti flessibili e micro-mobilità elettrica ridurrà la necessità di acquistare un’auto di proprietà. Le nuove generazioni, più attente a sostenibilità e flessibilità, potrebbero scegliere “auto on demand”, pagando solo per l’uso effettivo.
E se a questo aggiungiamo il potenziale delle piattaforme digitali, l’auto diventerà sempre più un’estensione del nostro ecosistema digitale: connessa, personalizzabile, aggiornata via software e integrata nella nostra vita quotidiana.

4. Le forme dell’auto cambieranno radicalmente

Le auto del futuro non solo saranno diverse dentro, ma cambieranno anche fuori. Linee più funzionali, aerodinamiche spinte al limite per ottimizzare l’efficienza, materiali ultraleggeri e sostenibili. SUV e crossover continueranno a dominare, ma emergeranno anche nuovi formati, come le monovolume compatte elettriche o le auto modulabili in base all’uso (lavoro, tempo libero, trasporto merci).
Molti brand stanno già sperimentando concept di auto-transformer, capaci di adattarsi fisicamente alle esigenze del momento, magari allungando o accorciando il passo, variando assetto e altezza da terra.

5. Non guideremo tutti le stesse auto

Infine, un punto chiave: non esisterà un solo tipo di auto del futuro. La mobilità sarà sempre più personalizzata. In una città europea si potrebbe usare un quadriciclo elettrico condiviso; in Africa o in America rurale, un fuoristrada ibrido alimentato a bioetanolo; in Giappone, una kei-car compatta e iperconnessa.
Il futuro sarà plurale e adattivo, non standardizzato e, speriamo noi appassionati, ci sia ancora spazio per le emozioni dietro al volante.
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