Non bastavano autovelox, tutor e navigard: arriva il sorpassometro, ecco come funziona

Gli italiani, un popolo di conducenti sempre più sotto osservazione elettronica. Nel 2024, le multe stradali hanno superato i 2 miliardi di euro, con un incremento di circa 200 milioni rispetto all’anno precedente. Una cifra che grava pesantemente sulle famiglie, confermando l’Italia come uno dei Paesi con il più alto numero di sanzioni. Il motivo è presto detto: da una parte si vuole garantire la sicurezza, dall'altra sono gli strumenti quali tutor, autovelox, il nuovo navigard e ora l'ultimo arrivato, il sorpassometro già installato in provincia di Cosenza, a garantire entrate da capogiro ai comuni.

Il rapporto del Centro Studi Enti Locali, basato su dati MEF e ISTAT, mostra un quadro a due facce: se da un lato le sanzioni puntano a migliorare la sicurezza stradale, dall’altro rappresentano una fonte costante di entrate per i Comuni. Il mese più critico del 2024 è stato dicembre, quando con il nuovo Codice della Strada sono state riscosse multe per 277 milioni, rispetto ai 231 milioni di dicembre 2023.

Guardando al gettito pro-capite, i primati spettano ai piccoli comuni situati su arterie strategiche. A Colle Santa Lucia, nel Bellunese, ogni residente “vale” oltre 2.100 euro di multe; seguono Carrodano, nello spezzino, con 807.000 euro di verbali e Rocca Pia, in Abruzzo, dove le sanzioni superano i 281.000 euro per meno di 200 abitanti.

In termini assoluti, Milano domina con oltre 431 milioni di euro di incassi nel triennio 2023-2025, seguita da Roma (356 milioni) e dalla Città Metropolitana di Milano (143 milioni).

Ora entra in scena un nuovo alleato per i controlli: il Sorpassometro SV3. Dopo autovelox e tutor, questo sistema innovativo è stato installato per la prima volta sulla SS18 ad Acquappesa, in provincia di Cosenza. Funziona grazie a sensori nel manto stradale collegati a telecamere ad alta definizione, capaci di registrare brevi video ogni volta che viene rilevato un sorpasso pericoloso. Le sanzioni partono da 42 euro in ambito urbano e possono superare i 1.300 euro nei casi più gravi, con sospensione della patente e decurtazione di punti.

Fonte: Il Giornale