Monopattini elettrici: arriva il TARGHINO obbligatorio, cosa cambia e quando scattano le multe

Attualità
03 luglio 2025, 9.35
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Se vai di fretta:
  • Arriva il targhino per monopattini elettrici: il nuovo decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti introduce il contrassegno personale obbligatorio per i monopattini, pronto a entrare in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  • Caratteristiche tecniche del targhino: dimensioni, materiali, combinazione alfanumerica e posizionamento sul monopattino, con l’emblema della Repubblica Italiana.
  • Come richiedere il targhino e costi: targhini associati alla persona, non al veicolo, con costo previsto di pochi euro e modalità di richiesta tramite Motorizzazione civile o agenzie.
  • Assicurazione obbligatoria e nuove sanzioni: dal momento della disponibilità del targhino scatta l’obbligo di assicurazione e multe da 100 euro per chi circola senza contrassegno o senza copertura assicurativa.
  • Cosa cambia per gli utenti: tutte le nuove regole da rispettare per circolare in sicurezza e legalità con il monopattino, tra cui l’obbligo del casco per i minorenni e il divieto di marciapiedi e strade extraurbane.
Il 27 giugno 2025 è stato firmato il primo decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che introduce il targhino per i monopattini elettrici. Questo nuovo contrassegno identificativo personale sarà obbligatorio e servirà a regolamentare il sempre più vasto uso di questi mezzi nel nostro Paese.

Cos’è il targhino per monopattini elettrici

Il targhino non è una vera e propria targa come quelle delle auto, dato che i monopattini non hanno un numero di telaio né sono registrati all’Archivio Nazionale Veicoli (ANV). Per questo motivo il contrassegno sarà personale e associato alla persona che lo richiede presso la Motorizzazione civile o tramite agenzie di pratiche auto.

Caratteristiche tecniche del targhino

  • Dimensioni: 5 cm di base e 6 cm di altezza
  • Materiale: plastificato adesivo, non rimovibile
  • Colore: caratteri neri su fondo bianco riflettente con scritta trasparente “M.E.F.”
  • Combinazione alfanumerica: sei caratteri divisi in due righe da tre
  • Lettere e numeri usati: esclusi i caratteri ambigui per maggiore chiarezza
  • Emblema: il simbolo della Repubblica Italiana, identico a quello sulle targhe auto

Dove va applicato il targhino

Il decreto indica due posizioni possibili:
  1. Al centro del parafango posteriore del monopattino (se è previsto uno specifico alloggiamento), con una tolleranza di 5° rispetto alla verticale.
  2. Sulla parte anteriore del piantone dello sterzo, ad un’altezza tra 20 cm e 1,20 m da terra.
Si raccomanda particolare attenzione nell’applicazione, poiché il contrassegno non può essere spostato senza danneggiarsi.

Quando entrerà in vigore e costi

Il decreto entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, permettendo al Poligrafico dello Stato di iniziare la produzione dei targhini. Il costo non è ancora ufficiale, ma si stima che sarà di pochi euro.

Assicurazione obbligatoria e sanzioni

Solo dal momento in cui i targhini saranno disponibili scatterà l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile dei guidatori di monopattini, come previsto dalla riforma del Codice della Strada entrata in vigore il 14 dicembre 2024.

Sanzioni previste:

  • Circolazione senza targhino: multa di 100 euro (70 euro con lo sconto pagamento rapido)
  • Circolazione senza assicurazione: stessa multa di 100 euro (70 euro con lo sconto)
  • Violazioni sulle norme di comportamento (senza casco, contromano, marciapiede, ecc.): multa da 50 euro (35 con lo sconto)
  • Sosta irregolare sui marciapiedi: multa di 41 euro (28,70 con lo sconto)

Cosa cambia per gli utenti di monopattini

Dal 2025 chi vorrà utilizzare un monopattino elettrico dovrà essere munito di questo nuovo contrassegno personale, a garanzia di una maggiore sicurezza e tracciabilità. La normativa è pensata per rendere più responsabile l’uso di questi mezzi, che negli ultimi anni hanno registrato una crescita esponenziale, specie nelle aree urbane.
Nel frattempo restano valide le altre norme già in vigore, come l’obbligo del casco per i minorenni, il divieto di circolazione su marciapiedi e strade extraurbane, e il limite di età minima di 14 anni per guidare.
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