Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha lanciato un duro monito sull’automotive europeo durante il decennale di Confcommercio Mobilità, tenutosi oggi in collegamento da Bari.
“Si sta suicidando l’Europa”, ha esordito Salvini, denunciando le conseguenze delle politiche europee sull’auto elettrica e sull’innovazione tecnologica. Secondo il Ministro, il Green Deal rappresenta “un suicidio lento e preannunciato”, aggravato da anni di decisioni legislative poco consapevoli da parte di Bruxelles e di parlamentari italiani.
Il Vicepremier ha sottolineato come la crisi del settore automobilistico europeo sia ormai evidente: Stellantis e Volkswagen affrontano difficoltà, tagli e delocalizzazioni. Di fronte a questa situazione, Salvini ha citato la missione in Cina dello scorso luglio, durante la quale ha incontrato i vertici di BYD, colosso cinese dell’elettrico. “Hanno modelli che costano meno e sono tecnologicamente e anche esteticamente spesso più avanzati di alcuni modelli di classe A prodotti in Europa”, ha dichiarato.
Oltre alla critica all’Europa, il Ministro ha illustrato gli interventi concreti del suo dicastero per sostenere l’innovazione italiana: dallo sviluppo delle Smart Road e della guida autonoma in collaborazione con Maserati, Ferrari e il Politecnico di Milano, fino agli investimenti in ricerca e sviluppo per colmare il gap tecnologico. “Bisogna fermarsi adesso, il burrone è evidente. Serve ripensare il nostro modello di sviluppo”, ha ammonito.
Salvini ha inoltre criticato la gestione della mobilità urbana a Milano, definendo le aree a traffico limitato e le ZTL “città per ricchi”. Secondo il Ministro, le limitazioni penalizzano studenti, precari, professionisti e lavoratori della sanità, mentre gli investimenti governativi puntano a rendere la mobilità più inclusiva: nuove linee metropolitane, prolungamento delle esistenti e corsie protette per filobus e due ruote.
Con le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 alle porte, Salvini ha ribadito l’urgenza di un cambiamento radicale nelle politiche europee sull’automotive: “L’Europa non deve solo rimodulare, deve azzerare, ripensare completamente il Green Deal. Milano deve essere pronta a competere con il mondo senza lasciare indietro nessuno”.
Un intervento netto che segna la posizione della Lega e del governo italiano sul futuro della mobilità, tra sfide tecnologiche globali, sostenibilità economica e inclusione sociale, rilanciando la necessità di un approccio pragmatico e innovativo per non perdere terreno nei confronti di Cina e Stati Uniti.