Durante l’evento “Meccanica Lirica” nella sede Maserati di Modena, Santo Ficili e Jean Philippe Imparato hanno svelato il futuro della piattaforma Giorgio e la nuova collaborazione tra Alfa Romeo e Maserati, simbolo di un’eccellenza tutta italiana. Non un “polo del lusso”, ma un progetto condiviso che mette insieme due anime italiane con personalità distinte: Alfa Romeo e Maserati.
Lo hanno spiegato con chiarezza Santo Ficili, CEO di Alfa Romeo e COO di Maserati, e Jean Philippe Imparato, CEO di Maserati, durante l’incontro “Meccanica Lirica” ospitato nella storica sede Maserati di Modena.
Un evento che ha mostrato come l’eccellenza tecnica e il design italiano continuino a evolversi, con la piattaforma Giorgio – cuore tecnologico di Giulia e Stelvio (e non solo) – pronta a una nuova vita, ancora una volta sviluppata in Emilia.
Non un polo del lusso, ma una collaborazione d’identità
“Non parliamo di un polo del lusso,” ha chiarito Ficili, “ma di una collaborazione tra due marchi che conservano la propria identità.
Alfa Romeo resta sportiva, rossa, premium e profondamente italiana. Maserati, invece, rappresenta la ricercatezza, la cura, la qualità e il lusso che parlano al mondo.”
Un dualismo perfettamente bilanciato, che unisce la passione alla raffinatezza, senza omologare le rispettive filosofie.
Un equilibrio che si traduce nella formula scelta dai due manager per sintetizzare la strategia comune: “Combining Excellence”, fondere l’eccellenza senza perdere la propria anima.
Modena al centro dell’ingegneria Stellantis
Imparato ha confermato che il baricentro dello sviluppo tecnologico sarà Modena, con un triangolo operativo che comprende anche Cassino e Torino:
“Qui a Modena si svilupperanno l’evoluzione della piattaforma Giorgio, i progetti sul motore Nettuno e le nuove soluzioni elettriche. È un lavoro ingegneristico che nasce e cresce in Italia.”
La piattaforma Giorgio, utilizzata per modelli simbolo come Alfa Romeo Giulia e Stelvio, non solo sopravviverà ma sarà accorciata e reinterpretata per dare vita a qualcosa di nuovo.
“Finché avrò la possibilità di operare – ha detto Imparato – la piattaforma Giorgio continuerà a esistere. Stiamo pensando a una versione più compatta, in grado di aprire nuovi segmenti.”
Maserati e Alfa: sinergie diverse, ma complementari
Mentre Maserati si prepara a elettrificare il motore Nettuno, Imparato ha precisato che non ci sarà sovrapposizione tra i due marchi.
“Maserati non farà una Junior – ha scherzato – anche se, detto tra noi, quella vettura sta portando un sacco di soldi ad Alfa Romeo.”
La strategia Stellantis è chiara:
- Cassino resta cruciale per Alfa Romeo, con una gamma che parte da Junior e Tonale e sale verso Giulia e Stelvio;
- Modena resta il cuore di Maserati, con Grecale, GranTurismo, GranCabrio e MC20;
- Torino avrà una squadra dedicata al segmento C, pensata per i futuri modelli Alfa (una futura Giulietta a trazione posteriore?).
Ficili ha ribadito il ruolo chiave di Cassino, “dove si realizza quello ‘scalino’ di gamma che collega i due brand senza sovrapporsi”.
La nuova era della Giorgio e la forza della Motor Valley
Il futuro di Maserati e Alfa Romeo passa da un ecosistema unico: la Motor Valley, con oltre 15.000 aziende specializzate in componentistica, software e tecnologie di mobilità.
Un patrimonio industriale e culturale che Stellantis vuole valorizzare come centro d’eccellenza globale, evitando però l’isolamento: “Una startup modenese non può vivere isolata – ha sottolineato Imparato –. Perdi l’effetto scala che ti offre Stellantis, soprattutto nell’acquisto di componenti elettronici e software.”
Il progetto non si limita a innovare le basi tecniche dei modelli futuri. Potrebbe infatti portare a un debutto internazionale: “Forse presenteremo qualcosa al Paris Motor Show,” ha anticipato Imparato, “ma sarà sviluppato qui, a casa, a Modena, prima di essere portato nel mondo.”
Tra tradizione e innovazione, l’Italia resta la culla del lusso automobilistico
Il messaggio è chiaro: l’ingegneria resta in Italia, la creatività continua a nascere a Modena e l’obiettivo è unire i punti di forza di due marchi storici senza confonderne i linguaggi.
Maserati e Alfa Romeo rimangono due visioni dell’automobile italiana, complementari ma distinte: una votata all’eleganza e al lusso globale, l’altra alla sportività e all’emozione pura.
E la piattaforma Giorgio, simbolo di una delle migliori pagine dell’ingegneria tricolore, è destinata a vivere una seconda giovinezza, pronta a dare forma a una nuova generazione di vetture che, ancora una volta, parleranno italiano.