L’inchiesta ufficiale sul motore 1.2 PureTech: cosa sta succedendo

Attualità
17 ottobre 2025, 11.00
motore 12 puretech
Secondo quanto riporta L'Argus, lo Stato francese ha aperto un’inchiesta sulla affidabilità del motore 1.2 PureTech, il tre cilindri benzina montato su centinaia di migliaia di vetture Peugeot, Citroën, DS e Opel.
L’indagine è condotta dal Servizio di Sorveglianza del Mercato dei Veicoli e dei Motori (SSMVM), organismo governativo nato dopo lo scandalo Dieselgate, con l’obiettivo di verificare se il costruttore abbia messo in atto azioni correttive adeguate a fronte dei numerosi guasti segnalati dagli automobilisti.
Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, l’indagine potrebbe portare a misure obbligatorie imposte direttamente a Stellantis, nel caso in cui vengano confermate anomalie di progettazione o difetti di produzione.

Il motore PureTech sotto accusa: consumo d’olio e cinghia di distribuzione

Il motore 1.2 PureTech, identificato internamente con il codice EB2, è stato lanciato nel 2012 da PSA (oggi parte di Stellantis) come soluzione efficiente e compatta per ridurre emissioni e consumi. Tuttavia, nel corso degli anni è diventato protagonista di numerosi problemi di affidabilità, tra cui:
  • Eccessivo consumo di olio, in alcuni casi tale da provocare gravi danni meccanici.
  • Usura prematura della cinghia di distribuzione, con rischio di rottura e conseguente danno al motore.
Questi difetti, ampiamente documentati dagli utenti, hanno spinto migliaia di proprietari francesi ad agire legalmente.
Nel 2024 è nata l’associazione “Victimes du PureTech”, che oggi conta oltre 500 iscritti ufficiali e una community social di più di 56.000 membri, a testimonianza della larga diffusione di questo propulsore — installato su circa 500.000 veicoli solo in Francia.

L’inchiesta del governo francese: prove in laboratorio e dati tecnici sotto esame

Secondo la comunicazione ufficiale inviata da Catherine Bieth, responsabile del SSMVM, l’indagine è stata avviata nel giugno 2025 a seguito di 425 segnalazioni dirette dell’associazione e ulteriori denunce raccolte tramite la piattaforma governativa SignalConso.
Il servizio di sorveglianza ha richiesto a Stellantis documenti tecnici e dati di laboratorio, individuando già due possibili cause strutturali dei malfunzionamenti.
Tali ipotesi, tuttavia, dovranno essere confermate o smentite da ulteriori test e analisi indipendenti, attualmente in corso.
I tecnici del SSMVM stanno conducendo prove in laboratorio sui motori difettosi e analizzando le centraline elettroniche dei veicoli che hanno subito rotture, in collaborazione con esperti indipendenti e con l’associazione delle vittime.
L’obiettivo è determinare l’impatto reale della surconsommation d’huile (consumo eccessivo d’olio) sul degrado del motore e sulla sua durata nel tempo.

Stellantis sotto pressione: possibili azioni correttive obbligatorie

Nel caso in cui l’inchiesta dovesse confermare l’esistenza di vizi di progettazione o materiali difettosi, il SSMVM potrebbe obbligare Stellantis ad attuare campagne di richiamo e interventi tecnici su larga scala, andando oltre le misure già introdotte a inizio 2025 tramite la piattaforma di reclami dedicata ai clienti PureTech.
Per il gruppo automobilistico, nato dalla fusione tra PSA e FCA, si tratterebbe di un duro colpo reputazionale: il 1.2 PureTech rappresenta uno dei motori più diffusi dell’intera gamma Stellantis, equipaggiando modelli chiave come Peugeot 208, 2008, Citroën C3, DS 3 e Opel Corsa.
Gli esperti del settore parlano di un’indagine “potenzialmente storica”, capace di ridefinire gli standard di trasparenza e controllo pubblico sulla qualità dei motori in Europa.
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