Secondo quanto riporta
L'Argus, lo Stato francese ha aperto un’inchiesta sulla
affidabilità del motore 1.2 PureTech, il tre cilindri benzina montato su centinaia di migliaia di vetture
Peugeot, Citroën, DS e Opel.
L’indagine è condotta dal Servizio di Sorveglianza del Mercato dei Veicoli e dei Motori (SSMVM), organismo governativo nato dopo lo scandalo Dieselgate, con l’obiettivo di verificare se il costruttore abbia messo in atto azioni correttive adeguate a fronte dei numerosi guasti segnalati dagli automobilisti.
Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, l’indagine potrebbe portare a
misure obbligatorie imposte direttamente a Stellantis, nel caso in cui vengano confermate anomalie di progettazione o difetti di produzione.
Il motore PureTech sotto accusa: consumo d’olio e cinghia di distribuzione
Il
motore 1.2 PureTech, identificato internamente con il codice
EB2, è stato lanciato nel 2012 da PSA (oggi parte di Stellantis) come soluzione efficiente e compatta per ridurre emissioni e consumi. Tuttavia, nel corso degli anni è diventato protagonista di
numerosi problemi di affidabilità, tra cui:
- Eccessivo consumo di olio, in alcuni casi tale da provocare gravi danni meccanici.
- Usura prematura della cinghia di distribuzione, con rischio di rottura e conseguente danno al motore.
Questi difetti, ampiamente documentati dagli utenti, hanno spinto migliaia di proprietari francesi ad agire legalmente.
Nel 2024 è nata l’associazione “Victimes du PureTech”, che oggi conta oltre 500 iscritti ufficiali e una community social di più di 56.000 membri, a testimonianza della larga diffusione di questo propulsore — installato su circa 500.000 veicoli solo in Francia.
L’inchiesta del governo francese: prove in laboratorio e dati tecnici sotto esame
Secondo la comunicazione ufficiale inviata da Catherine Bieth, responsabile del SSMVM, l’indagine è stata avviata nel giugno 2025 a seguito di 425 segnalazioni dirette dell’associazione e ulteriori denunce raccolte tramite la piattaforma governativa SignalConso.
Il servizio di sorveglianza ha richiesto a Stellantis documenti tecnici e dati di laboratorio, individuando già due possibili cause strutturali dei malfunzionamenti.
Tali ipotesi, tuttavia, dovranno essere confermate o smentite da ulteriori test e analisi indipendenti, attualmente in corso.
I tecnici del SSMVM stanno conducendo prove in laboratorio sui motori difettosi e analizzando le centraline elettroniche dei veicoli che hanno subito rotture, in collaborazione con esperti indipendenti e con l’associazione delle vittime.
L’obiettivo è determinare l’impatto reale della surconsommation d’huile (consumo eccessivo d’olio) sul degrado del motore e sulla sua durata nel tempo.
Stellantis sotto pressione: possibili azioni correttive obbligatorie
Nel caso in cui l’inchiesta dovesse confermare l’esistenza di vizi di progettazione o materiali difettosi, il SSMVM potrebbe obbligare Stellantis ad attuare campagne di richiamo e interventi tecnici su larga scala, andando oltre le misure già introdotte a inizio 2025 tramite la piattaforma di reclami dedicata ai clienti PureTech.
Per il gruppo automobilistico, nato dalla fusione tra PSA e FCA, si tratterebbe di un duro colpo reputazionale: il 1.2 PureTech rappresenta uno dei motori più diffusi dell’intera gamma Stellantis, equipaggiando modelli chiave come Peugeot 208, 2008, Citroën C3, DS 3 e Opel Corsa.
Gli esperti del settore parlano di un’indagine “potenzialmente storica”, capace di ridefinire gli standard di trasparenza e controllo pubblico sulla qualità dei motori in Europa.