Da tempo, le aree urbane stanno subendo profonde modificazioni, con una progressiva riduzione degli spazi dedicati alle automobili. Lo si vede anche in Italia, dove gli esempi dell'area C a Milano e dei limiti a 30 km/h imposti nel comune di Bologna sono ormai fatti di cronaca.
Nonostante le perplessità di alcuni, molte autorità locali, come quella di Helsinki, procedono con determinazione, sostenute da politiche di mobilità e sviluppo urbano orientate al lungo termine. L'obiettivo è trasformare la città per dare priorità a pedoni e ciclisti, a discapito dei veicoli privati.
I risultati di questa strategia nella capitale finlandese sono impressionanti: tra la metà di luglio 2024 e la metà di luglio 2025 non si è verificato nessun decesso in incidenti stradali. L'ingegnere del traffico di Helsinki, Roni Utriainen, ha spiegato che un fattore determinante è stato l'introduzione dei limiti di velocità a 30 km/h, una misura avviata già nel 2021 e progressivamente estesa. La città ha installato numerose telecamere per monitorare il rispetto di questi limiti, con multe proporzionate al reddito dei trasgressori.
I dati non mentono: zero vittime in un anno
La
riduzione della velocità si conferma un metodo efficace per accrescere la sicurezza sulle strade. Un successo analogo è stato riscontrato a
Bologna, che nel primo anno dall'adozione di un limite di 30 km/h ha visto una
diminuzione del numero di incidenti e vittime.
La strategia di Helsinki non si basa solo sui limiti di velocità. L'amministrazione ha attuato una serie di interventi combinati per spingere gli automobilisti a rallentare. Oltre alla segnaletica e alle telecamere, sono state rese più strette le carreggiate e sono state create nuove aree verdi.
Parallelamente a queste restrizioni, la città ha investito nella creazione di nuove piste ciclabili, portando la rete a un totale di 1.500 km, e nel potenziamento del trasporto pubblico. L'obiettivo è chiaro: rendere meno conveniente l'uso dell'auto privata.
Helsinki non è Roma, tanto meno Milano
Certo, si potrebbe obiettare che Helsinki, con i suoi poco più di 600.000 abitanti, sia più facile da gestire rispetto a metropoli più grandi. In Italia, città come Roma (2,74 milioni di abitanti), Milano (1,36 milioni), Napoli (906.000) e Torino (857.000) superano di gran lunga la popolazione della capitale finlandese. Tuttavia, anche una città come Palermo, con una popolazione simile (624.974 abitanti, secondo dati Istat), ha registrato nel 2024 ben 20 decessi su 1.947 incidenti stradali, evidenziando il divario in termini di sicurezza.