Nel 2024 l’Italia è stata travolta da grandinate come mai prima d’ora. Secondo l’European Severe Storms Database, lo scorso anno in Europa si sono verificati oltre 10.000 eventi grandinigeni – un record assoluto – mentre nel nostro Paese si contano 30 grandinate distruttive su 351 eventi meteo estremi. Un dato che segna un +485% rispetto al 2015 e che fotografa chiaramente una nuova emergenza climatica in atto, con epicentro nella Pianura Padana e nel Triveneto.
Ma il cambiamento climatico non colpisce solo l’agricoltura e le infrastrutture: le automobili sono tra le prime vittime silenziose di questi fenomeni sempre più violenti. E il settore delle riparazioni carrozzeria è stato costretto ad adattarsi in fretta, come dimostra l’impennata di interventi registrata da Car Clinic, primo network italiano di carrozzerie di proprietà.
Nel 2024, Car Clinic ha effettuato oltre 14.500 riparazioni legate a danni da grandine, con un aumento del 51% rispetto ai circa 9.600 casi del 2023. A guidare la classifica delle regioni più colpite è la Lombardia (oltre 8.100 interventi), seguita da Veneto (più di 1.900), Piemonte (1.600) ed Emilia-Romagna (oltre 1.100). Un’ondata che ha messo sotto pressione l’intero sistema, ma che l’azienda ha affrontato con un modello d’intervento altamente organizzato.
Un piano emergenziale che fa scuola
Nel cuore del meccanismo di risposta c’è una macchina operativa ben rodata, che nel 2024 ha visto l’attivazione di:
- 10 Centri Temporanei per gestire le riparazioni massive,
- 2 Hub specializzati a Pero (MI) e Torino,
- una rete capillare di oltre 290 carrozzerie coordinate dal marchio Clinic Grandine.
Una sinergia tra tecnologia, logistica e risorse umane che si è dimostrata fondamentale per rispondere in tempi rapidi a un’ondata di richieste senza precedenti.
Per il 2025, Car Clinic alza ulteriormente il livello della risposta, anticipando le mosse della grandine con un piano d’azione preventivo e strutturato. Tra le novità più significative spicca l’apertura di un nuovo Hub a Treviso, con 1.700 mq coperti e 35 addetti dedicati.
Il piano prevede:
- analisi meteo con geolocalizzazione dei fenomeni fino a 24 ore prima;
- monitoraggio in tempo reale per stimare l’impatto sul parco circolante;
- allerta tempestiva alle compagnie assicurative;
- mobilitazione del call center e apertura dei sinistri;
- attivazione rapida dei Centri Temporanei e delle carrozzerie partner (oltre 500 in Italia);
- avvio delle prese visioni entro 48/72 ore;
- riparazioni iniziate entro massimo 20 giorni, anche nei casi di danni diffusi.
Tecnologia, rapidità e formazione continua
“Le grandinate non sono più eventi eccezionali. Sono una nuova normalità, e bisogna affrontarle con lucidità e strumenti all’altezza”, spiega Andrea Concina, Operations Director di Car Clinic. “La nostra forza sta nella capacità di attivarci in tempo reale, grazie a una rete integrata e a personale altamente qualificato. Ogni nostro tecnico è formato per operare in condizioni complesse, con l’obiettivo di ridare l’auto ai nostri clienti nel minor tempo possibile, e nelle migliori condizioni”.
A sottolineare l’importanza di un approccio proattivo è anche Massimo Delnevo, Operations Manager di Clinic Grandine: “Non possiamo più limitarci a reagire. Serve prevenzione, pianificazione e capacità di scala. Abbiamo investito per garantire risposte concrete e tempestive, anche davanti a fenomeni meteo che sembrano sempre più simili a emergenze nazionali”.
Quando l’emergenza diventa sistema
Car Clinic si sta dimostrando non solo un punto di riferimento per gli automobilisti, ma anche un modello organizzativo nel campo della gestione delle emergenze legate al clima estremo. In un contesto in cui le grandinate aumentano di intensità e frequenza, il tema della resilienza urbana passa anche dalle carrozzerie: quelle capaci di combinare tecnologia, territorialità e velocità d’intervento.
Perché se il cambiamento climatico accelera, chi ripara i suoi danni non può permettersi di restare fermo.