Doveva essere la grande occasione per rilanciare la mobilità sostenibile, ma il
bonus auto elettriche 2025 rischia di trasformarsi in un nuovo
“pasticcio all’italiana”. A denunciarlo è il
Codacons, che lancia l’allarme su una
grave falla normativa capace di escludere migliaia di cittadini dal contributo fino a
11.000 euro destinato all’acquisto di vetture a zero emissioni.
Dal 22 ottobre al via le richieste: ma chi può davvero accedere al bonus auto elettriche
Lunedì 22 ottobre partirà ufficialmente la piattaforma per la presentazione delle domande di incentivo, ma il problema riguarda uno dei requisiti fondamentali: la residenza in una “zona urbana funzionale” (FUA), ovvero un’area composta da una città con oltre 50.000 abitanti e dai Comuni limitrofi che gravitano su di essa per motivi di lavoro.
Secondo la normativa attuale, solo chi risiede in un Comune incluso nell’elenco FUA può ottenere il bonus auto elettriche. Tuttavia, spiega il Codacons, l’elenco ufficiale dei Comuni FUA si basa ancora sul censimento del 2011. Il nuovo aggiornamento, che rifletterà i dati del censimento 2021, sarà pubblicato solo il 15 novembre 2025 dall’Istat.
Una tempistica che rischia di creare esclusi e contenziosi
Questo disallineamento temporale genera una doppia criticità:
- chi vive in un Comune che sarà incluso a novembre nel nuovo elenco non potrà oggi accedere al bonus, perché la propria residenza non risulta ancora “FUA”;
- chi invece risiede in un Comune che sarà escluso dal nuovo elenco riceverà l’incentivo, pur perdendo a breve i requisiti.
Un paradosso che, secondo il Codacons, potrebbe innescare centinaia di ricorsi legali e creare una disparità di trattamento tra cittadini, in violazione dei principi di equità e trasparenza amministrativa.
Fondi limitati e rischio “click day”: chi resta fuori non avrà una seconda possibilità
A complicare ulteriormente la situazione è la scarsità dei fondi disponibili. Il bonus auto elettriche, che prevede contributi fino a 11.000 euro in caso di rottamazione, si esaurirà in pochi giorni, secondo le stime delle associazioni di settore.
Questo significa che chi non potrà presentare domanda il 22 ottobre rischia di rimanere definitivamente escluso, anche se a novembre il proprio Comune entrerà a far parte della nuova zona FUA.
Codacons chiede lo stop immediato: “Serve rinviare la partenza a novembre”
“È necessario – dichiara il Codacons – rimandare l’avvio del bonus auto elettriche al 15 novembre, data in cui sarà pubblicato il nuovo elenco aggiornato delle zone FUA. Solo così sarà garantita la piena equità d’accesso e si eviteranno futuri contenziosi contro lo Stato”.
L’associazione invita inoltre tutti i cittadini che a novembre risulteranno residenti in una nuova area FUA a rivolgersi a Codacons per tutelare i propri diritti nel caso in cui non riescano a presentare domanda a causa di questa incongruenza normativa.