BMW contro l’UE: “Così l’auto elettrica distruggerà l’industria europea”

Attualità
18 luglio 2025, 10.48
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Oliver Zipse, CEO di BMW, ha lanciato un duro attacco contro la strategia europea del 100% elettrico entro il 2035, definendola “un disastro” per l’industria automobilistica. Le sue dichiarazioni, pronunciate durante la presentazione di un nuovo modello, mettono in discussione la sostenibilità dell’attuale transizione elettrica voluta da Bruxelles.

“Neutralità tecnologica, non imposizioni”

Zipse non mette in dubbio l’obiettivo della neutralità carbonica al 2050, ma critica l’approccio basato esclusivamente sulle emissioni allo scarico. Secondo il numero uno di BMW, un’auto elettrica genera fino al 40% in più di CO₂ durante la produzione rispetto a una termica, a causa dei materiali e dell’energia impiegata nella filiera. Serve quindi — ribadisce — una neutralità tecnologica, che permetta anche lo sviluppo di carburanti alternativi e soluzioni ibride.

“Rischio di collasso industriale e blackout elettrico”

Tra i punti più critici evidenziati da Zipse:
  • Il rischio che le auto elettriche restino economicamente sostenibili solo grazie agli incentivi statali.
  • L’inadeguatezza delle infrastrutture: “Il sistema elettrico tedesco può reggere il 50% di EV, non il 100%”.
  • I tempi tecnici: “Servono 30-40 anni per adattare una rete energetica nazionale”.
Secondo il CEO tedesco, i cittadini non seguiranno spontaneamente gli obiettivi imposti dall’alto, ma continueranno a scegliere in base a prezzo, marchio e usabilità. E questo renderà difficile il rispetto dei limiti sulle emissioni.

2035 troppo vicino? BMW prevede un ripensamento

Zipse si dice convinto che entro il 2028 l’UE rivedrà il proprio piano di transizione: “Il prezzo da pagare è troppo alto. Una soluzione dovrà essere trovata”. Secondo il manager, un ripensamento politico è inevitabile, anche se il suo mandato si concluderà già nel 2026.
Le parole di Oliver Zipse riaccendono il dibattito sulla transizione ecologica dell’automotive. La linea dura dell’UE sull’elettrico è davvero sostenibile per industria, cittadini e reti energetiche? BMW dice di no, e chiede soluzioni più flessibili, tecnologicamente neutre e realistiche.
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