Blocco Diesel Euro 5, Salvini all’attacco: “Lasciare a piedi queste persone è da malati di mente”

Attualità
20 giugno 2025, 11.53
salvini codice della strada
Mancano poco più di tre mesi al 1° ottobre 2025, data cerchiata in rosso da centinaia di migliaia di automobilisti italiani: entrerà in vigore, salvo colpi di scena, il blocco della circolazione per le auto Diesel Euro 5 in numerosi Comuni sopra i 30.000 abitanti, a partire dalla Lombardia. Un provvedimento ambientale tanto atteso quanto discusso, che rischia di avere forti ripercussioni sulla mobilità quotidiana di lavoratori, studenti e famiglie.
Contro questa misura è tornato a schierarsi con parole durissime Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Intervistato da Mario Giordano durante l’ultima puntata di Fuori dal Coro su Rete 4, Salvini non ha usato mezzi termini:
Lasciare a piedi l’Euro 5 è da malati di mente. Non c’entra nulla con l’ambientalismo”.

Una bomba sociale e politica

Le vetture Euro 5 in Italia sono ancora molte: si parla di oltre 2,5 milioni di auto, una parte delle quali concentrata proprio nelle regioni del Nord, le prime interessate dal provvedimento. In Lombardia si stima che centinaia di migliaia di automobilisti potrebbero trovarsi improvvisamente impossibilitati a utilizzare il proprio mezzo. Con il rischio concreto di un effetto domino su trasporto pubblico, logistica locale e accessibilità ai luoghi di lavoro.
Il governo sta cercando di ottenere una proroga. Salvini ha più volte ribadito di voler “convincere Bruxelles” a rivedere l’impianto delle norme sulle emissioni, denunciando quello che considera un approccio ideologico e non pragmatico alle politiche ambientali.

Incentivi green? Non per ora

Una possibile via d’uscita, anche se indiretta, potrebbe essere rappresentata dagli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni. L’UNRAE ha parlato di una “montagna di soldi” a disposizione, ma i fondi non sono ancora operativi e difficilmente arriveranno prima del fatidico primo ottobre.
Il rischio, dunque, è che il blocco parta senza alternative reali per chi non può permettersi una nuova auto o vive in zone mal servite dai mezzi pubblici.

Il nuovo Codice della Strada: primi risultati

Nel corso dell’intervista, Salvini ha colto l’occasione per fare il punto sul nuovo Codice della Strada, fortemente voluto dal suo ministero e attivo dal 14 dicembre 2024. Secondo i primi dati forniti, nei sei mesi successivi all’introduzione si sarebbe registrata una riduzione di 55 vittime sulle strade, insieme a un calo degli incidenti e dei feriti.
Il ministro ha precisato che il limite del tasso alcolemico alla guida resta invariato (0,5 g/l) e si è detto “molto orgoglioso” dei risultati ottenuti.
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