Beccato a 170 km/h con un'auto insospettabile: giovane neopatentato nei guai fino al collo

Guidava una tranquilla Dacia Sandero, ma correva come se fosse al volante di un’auto da rally. È finita male per un giovane automobilista di 22 anni, sorpreso domenica 8 giugno 2025 a sfrecciare a 180 km/h sull’autostrada A71, nel tratto tra Clermont e Parigi. Il limite? Per lui era 110 km/h, essendo ancora nel periodo di patente probatoria.

L’episodio è avvenuto intorno alle 18:15, quando i gendarmi dell’Escadron départemental de sécurité routière du Cher hanno individuato l’insospettabile utilitaria lanciata a folle velocità. Una volta applicata la tolleranza tecnica prevista dal codice della strada francese, la velocità effettiva rilevata è risultata di 171 km/h, con un superamento del limite di ben 61 km/h.

Il conducente, residente a Tremblay-les-Villages (Eure-et-Loir), stava guidando un veicolo a noleggio, fattore che però non ha attenuato minimamente la gravità dell’infrazione.

Nonostante il veicolo non sia stato sequestrato, la patente del giovane è stata immediatamente ritirata. E ora si prospetta per lui un passaggio obbligato davanti al giudice, con uno scenario tutt’altro che favorevole.

Secondo il codice della strada francese, un neopatentato che supera di oltre 50 km/h il limite di velocità rischia una sanzione amministrativa e penale molto pesante, che può includere:

Il caso è emblematico per due motivi. Primo: il veicolo coinvolto era una Dacia Sandero, simbolo di economicità e moderazione, non certo una supercar. Secondo: l’età e lo status del conducente, ancora in fase di formazione e tenuto per legge a rispettare limiti più stringenti.

Le autorità francesi, da anni molto severe con chi guida in modo pericoloso, non fanno sconti a chi dimostra leggerezza nei confronti delle regole. E questo episodio lo conferma: non serve un’auto sportiva per mettere in pericolo se stessi e gli altri. Bastano un’accelerata di troppo, un giudizio mancante — e una Dacia Sandero lanciata a 180 all’ora.