Debutto col botto per la banca del gruppo Crédit Agricole: la prima emissione obbligazionaria green raccoglie oltre 2 miliardi di interesse e finanzierà la mobilità a zero emissioni.
Un primo passo strategico per finanziare la transizione ecologica dell’auto. CA Auto Bank entra nel mercato dei green bond con un’emissione da 500 milioni di euro, destinata a finanziare – o rifinanziare – veicoli elettrici e progetti legati all’elettrificazione. La scadenza è fissata a luglio 2028, con una cedola a tasso fisso del 2,75%, in linea con le attuali condizioni del mercato obbligazionario.
Il collocamento rappresenta l’esordio assoluto della banca come emittente di green bond e si inserisce nel più ampio Green Bond Framework promosso dal gruppo Crédit Agricole, con l’obiettivo di consolidare il proprio ruolo nella mobilità sostenibile e nei progetti a basso impatto ambientale.
Investitori entusiasti: raccolti ordini per oltre 2 miliardi
L’interesse generato dall’operazione ha superato ogni aspettativa: 112 investitori internazionali hanno partecipato alla sottoscrizione, per un totale di 2,15 miliardi di euro raccolti nel book order. Si tratta di un chiaro segnale della fiducia del mercato nei confronti di CA Auto Bank, ma anche dell’attrattiva crescente che la finanza green esercita sui capitali istituzionali.
L’operazione è stata strutturata e coordinata da Crédit Agricole CIB, la banca d’investimento del gruppo, che ha guidato il processo di collocamento rivolgendosi a una platea globale di investitori attenti ai criteri ESG.
Mobilità elettrica e finanza: l’alleanza si rafforza
I proventi dell’emissione verranno impiegati per sostenere la diffusione dei veicoli elettrici, contribuendo alla strategia di elettrificazione della banca. CA Auto Bank si conferma così non solo un attore del credito automobilistico, ma anche un veicolo finanziario attivo nella transizione ambientale.
In un contesto europeo che accelera verso gli obiettivi di neutralità climatica, l’impegno di CA Auto Bank si inserisce nel filone delle banche green-oriented, capaci di coniugare redditività e impatto ambientale positivo. Il green bond da 500 milioni è solo il primo passo: la banca lascia intendere che seguiranno altre operazioni di finanza sostenibile, sempre più integrate nella sua strategia.
Una cedola sostenibile?
Se la finalità ambientale è chiara, anche il rendimento offerto non è trascurabile: il 2,75% a tasso fisso garantisce agli investitori una remunerazione competitiva, senza compromettere l’obiettivo green. Un equilibrio tra profitto e sostenibilità che sembra oggi essere la nuova frontiera della finanza europea.