L'elettrico non basta: Porsche annuncia lo sviluppo di un SUV endotermico che sostituirà il Macan di prima generazione. Non si chiamerà più Macan e sarà un modello tutto nuovo. Porsche cambia strategia. Dopo anni di dichiarazioni nette sulla transizione all’elettrico, il marchio di Zuffenhausen annuncia ufficialmente lo sviluppo di un nuovo SUV a benzina, previsto per il lancio globale nel 2028. La notizia arriva direttamente dal CEO Oliver Blume, durante la presentazione dei risultati finanziari del primo semestre 2025.
Il nuovo modello, che non si chiamerà più Macan, andrà a sostituire la prima generazione del popolare SUV medio, uscita di produzione in Europa nel 2024 a causa dell’entrata in vigore del regolamento GSR2 (General Safety Regulation), che ha reso il modello non più omologabile. Ma mentre in Europa il Macan termico è già sparito, la sua produzione continuerà in mercati extra-UE fino al 2026, lasciando poi spazio a una nuova interpretazione della formula.
Un SUV tutto nuovo, ma con il DNA Porsche
“Sarà una Porsche tipica per questo segmento, distinta chiaramente dalla Macan elettrica”, ha dichiarato Blume. Il nuovo SUV a combustione interna avrà un’identità distinta dalla Macan BEV, che proseguirà invece la sua carriera come modello esclusivamente elettrico.
Nonostante lo sviluppo sia stato appena avviato, Blume ha chiarito che la tabella di marcia sarà estrema nei tempi di esecuzione, grazie a processi ingegneristici accelerati e all’uso di piattaforme già collaudate all’interno del Gruppo Volkswagen. La base tecnica più probabile è la Premium Platform Combustion (PPC), la stessa impiegata per la nuova Audi Q5, con la quale il futuro SUV potrebbe condividere architettura e alcune motorizzazioni.
Benzina sì, Diesel no: cosa aspettarsi
Il nuovo modello dovrebbe adottare motorizzazioni benzina a quattro e sei cilindri, con l’integrazione di sistemi mild hybrid e plug-in hybrid, replicando parzialmente lo schema dell’Audi SQ5 da 362 CV con motore 3.0 V6. Nessuna possibilità, invece, per i motori Diesel: Porsche ha abbandonato questa tecnologia dal 2018, dopo lo scandalo Dieselgate.
Il costruttore tedesco sottolinea che il nuovo SUV beneficerà delle sinergie industriali con Audi e il resto del gruppo, ma promette uno stile distintivo: la carrozzeria sarà inedita e manterrà il profilo caratteristico delle Porsche, con proporzioni simili a quelle del Macan attuale.
Perché un ritorno all'endotermico?
Fino a poco tempo fa, Porsche non aveva alcuna intenzione di sostituire il Macan termico. La seconda generazione, prevista solo in versione elettrica, doveva segnare un passaggio definitivo. Ma i piani sono cambiati: la domanda di veicoli elettrici non ha raggiunto le aspettative, soprattutto nei segmenti premium e in mercati chiave come Stati Uniti e Cina.
Questo ha spinto Porsche a rivedere le proprie strategie e ad approvare “significativi investimenti aggiuntivi” nello sviluppo di nuovi modelli a combustione interna e ibridi. La nuova piattaforma PPC, compatibile con i più recenti standard di sicurezza, consente di tornare sul mercato europeo con un prodotto conforme e competitivo.
Un vuoto da colmare tra 2026 e 2028
Il Macan di prima generazione verrà definitivamente ritirato nel 2026, mentre il nuovo SUV termico non arriverà prima del 2028. Nel frattempo, il nome “Macan” sarà riservato esclusivamente alla versione elettrica, che continuerà la propria carriera come proposta BEV di punta nel segmento D-SUV.
Questa scelta crea un vuoto di circa due anni nell’offerta endotermica di Porsche, che potrebbe spingere il marchio a rilanciare temporaneamente le versioni ibride dei modelli esistenti, oppure a ricalibrare la gamma attraverso aggiornamenti intermedi. Una scelta obbligata per non lasciare scoperto un segmento che rappresenta ancora una fetta significativa dei volumi globali.