Il mito della Citroën 2CV potrebbe presto rinascere in chiave moderna. Dopo mesi di rumors e indiscrezioni, la possibilità di un ritorno della leggendaria utilitaria francese sembra meno remota, soprattutto alla luce delle nuove strategie stilistiche e tecnologiche di Stellantis.
Un’icona intramontabile
Prodotta dal 1949 al 1990 in oltre 4 milioni di esemplari, la 2CV è stata una delle auto più popolari del dopoguerra, simbolo di mobilità democratica e semplicità meccanica. Ancora oggi gode di un enorme seguito tra appassionati e collezionisti, e la sua riedizione potrebbe inserirsi nel filone delle “operazioni nostalgia” che hanno già riportato alla ribalta modelli come Volkswagen Maggiolino, Mini e FIAT 500.
Citroën stessa aveva già sondato il terreno con due concept rimasti senza seguito: la 2CV 2000 (prototipo segreto del 1999 svelato solo nel 2019) e la ReVOLTe del 2009, una piccola elettrica dal design che richiamava chiaramente la storica “Deuche”.
Design: tra passato e futuro
A riaccendere i riflettori sul progetto è stato l’arrivo di Gilles Vidal, già autore della nuova Renault 5 e oggi a capo del design Stellantis in Europa. Secondo indiscrezioni riportate da Autoplus, la futura 2CV potrebbe riprendere elementi iconici del modello originale – come i fari rialzati, la calandra sottile e le forme morbide – reinterpretandoli con i codici stilistici delle ultime Citroën, come C3 e C5 Aircross.
Il risultato sarebbe una citycar compatta e trendy, pensata per un pubblico giovane e urbano, con linee morbide, dettagli vintage e soluzioni estetiche contemporanee.
Motori e prezzo: la sfida a 20.000 euro
La nuova 2CV, se approvata, arriverebbe non prima del 2028 e potrebbe proporsi come rivale diretta di Renault 5 e FIAT 500. Le ipotesi parlano di una gamma articolata:
- un benzina mild hybrid da circa 100 CV,
- una versione full hybrid da 110 CV,
- e una variante 100% elettrica da circa 113 CV.
Il prezzo d’attacco potrebbe aggirarsi attorno ai 20.000 euro, cifra che la renderebbe accessibile senza rinunciare al fascino di un nome storico.
Il nodo Stellantis
Citroën, almeno ufficialmente, continua a dichiarare di voler guardare avanti senza “operazioni nostalgia”. Tuttavia, lo stesso direttore del design, Pierre Leclercq, ha lasciato aperto uno spiraglio: “Non bisogna mai dire mai. Siamo consapevoli di avere un piccolo gioiello nel nostro passato”.