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Alfa Romeo, la rinascita passa da Cassino

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Il nuovo Alfa Romeo Stelvio nasce nello stabilimento di FCA a Cassino (Frosinone), sorto nel 1972 in prossimità della storica abbazia benedettina, che ha finora prodotto oltre 7,3 milioni di vetture.

Il polo laziale si è ingrandito fino a raggiungere gli attuali due milioni di metri quadrati, di cui 530 mila coperti, con una capacità produttiva dell’impianto di circa 1.000 vetture al giorno e un totale di circa 4.300 dipendenti.

Rinnovato con l’avvio della produzione di Alfa Romeo Giulia, attualmente lo stabilimento rappresenta la miglior sintesi della sapienza costruttiva di FCA in campo automobilistico mondiale, dove persone, tecnologia e ambiente dialogano per realizzare due vetture premium come la Giulia e lo Stelvio. Ha implementato e allineato tutte le tecnologie e le best practice degli altri stabilimenti FCA nel mondo, aggiornandole per realizzare prodotti unici. Nell’impianto, inoltre, continua la produzione della Giulietta che incarna lo stesso autentico spirito Alfa Romeo, declinato nei cinque elementi che caratterizzano il Marchio: design italiano, motori evoluti, attenzione alla distribuzione dei pesi, soluzioni tecniche all’avanguardia e rapporto peso/potenza.

Perché è un’eccellenza?

Il luogo di lavoro è stato studiato scientificamente attraverso l’applicazione della Work Place Integration: ogni addetto ha partecipato alla creazione della sua postazione di lavoro, anche attraverso simulazioni virtuali. Tra gli obiettivi che sono stati raggiunti ci sono la salvaguardia della salute delle persone e la qualità del lavoro.

Un altro aspetto su cui FCA ha lavorato molto è stato quello del “Change Management”, un nuovo modo di vivere e lavorare in fabbrica. Sono state fatte oltre 700 mila ore di formazione e in questo passaggio è stato fondamentale la nuova figura del team leader, un operaio che coordina una cellula di altri sei colleghi direttamente sulla linea produttiva. Inoltre, l’applicazione dei principi del World Class Manufacturing ha permesso di realizzare un processo produttivo lineare che ha ridotto drasticamente la possibilità di errori e lo spreco di risorse sulle principali linee lavorative come i flussi di materiale, l’handling o la movimentazione delle vetture.

Importanti gli investimenti sul fronte tecnologico, tutti mirati alla realizzazione di una qualità elevata. Il Montaggio è stato creato per mettere le persone nelle migliori condizioni tecniche e fisiche di operare, così come la Lastratura, che adotta oltre 6.100 macchine tra robot, sistemi di saldatura e sistemi di controllo, è stata realizzata ad altissima automazione. Fiore all’occhiello è la Verniciatura, primo esempio al mondo a impiegare una tecnologia a bassissimo impatto ambientale, in cui sono presenti oltre 100 robot, con 25 colori esterni possibili.

Sostenibilità, un altro punto cardine

Ulteriore peculiarità dello stabilimento è il rispetto per l’ambiente, che è stato uno dei pilastri su cui si è rinnovata la fabbrica.  Non a caso, il viale centrale dell’impianto è stato ribattezzato “Quadrifoglio Avenue” dove sono state allestite strutture divulgative per raccontare ai dipendenti e a coloro che visitano la fabbrica gli interventi che sono stati fatti per renderla una realtà d’eccellenza utilizzando le tecnologie più innovative per la tutela delle persone e il rispetto dell’ambiente.

In particolare, lungo la strada che può essere considerata una sorta di “museo a cielo aperto”, è possibile vedere che in Lastratura e Montaggio le lavorazioni riutilizzano più volte la stessa acqua e in Verniciatura, nelle cabine di applicazione del fondo, l’acqua è stata eliminata sostituendola con filtri a secco. Inoltre, è in costruzione un laghetto dove saranno convogliate le acque piovane. Qui verranno trattate con procedimenti naturali (fitodepurazione con piante specifiche) e poi utilizzate nel processo industriale.

“Usa, riusa e ricicla” è il motto dello stabilimento: tutti i residui delle lavorazioni sono reimpiegati o inviati a società specializzate per essere adibiti a nuovi impieghi. I rifiuti sono diventati risorse. Oltre a ridurre al minimo i consumi attraverso le tecnologie più avanzate, l’uso di lampade a led e il recupero termico di energia, lo stabilimento usa solo energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate. Non solo. La copertura del parcheggio con pannelli fotovoltaici permetterà la produzione di energia elettrica. Con una superficie pari a 2 campi da calcio, sarà possibile ottenere 3 MegaWatt di potenza di picco installata.

Campione

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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