Il 2023 sarà l’ultimo anno di permanenza di Alfa Romeo come Title Sponsor di Sauber, destinata a legarsi ad Audi dopo la prossima stagione. In questa ultima stagione di Formula 1 col Biscione però ci sarà ancora Guanyu Zhou. Dopo una prima stagione promettente, Zhou e Alfa Romeo nel 2023 continueranno ancora insieme.
I piani della scuderia svizzera di Hinwill dopo l’addio ad Alfa Romeo includeranno di certo Valtteri Bottas, prima guida e pilota di punta della scuderia elvetica. Dopo un’ottima prima stagione in Formula 1, però, Zhou in Alfa Romeo ha smentito tutti i suoi detrattori. Il pilota cinese, primo a rappresentare la sua nazione in F1, ha dimostrato consistenza, capacità di adattamento e una grande forza mentale. Sono queste le doti che hanno convinto i vertici di Alfa Romeo-Sauber a confermarlo per il prossimo anno.
L’approdo di Zhou in Alfa Romeo all’inizio del 2022 era stato accolto dalla comunità della Formula 1 come uno scandalo. Il pilota cinese classe ’99, passato prima dalla Ferrari Driver Academy e poi dal “vivaio” Renault/Alpine, non ha infatti mai impressionato nella sua carriera nelle serie minori.
Nei suoi anni nelle serie cadette, infatti, Zhou non ha mai brillato per velocità pura. Ottavo in Formula 3 nel 2018, ha poi concluso al settimo posto i suoi primi due campionati di Formula 2. Nel 2021, invece, ha conquistato “solo” il terzo posto, battuto da Robert Swartzman e da Oscar Piastri.
Non esattamente una campagna vincente per Zhou, che ha dimostrato sempre costanza e maturità, ma mai quel talento grezzo di altri piloti passati per la F2 come Leclerc, Norris o Russell. Nonostante ciò, i munifici sponsor che supportano Zhou lo hanno reso molto appetibile per diverse squadre, con Alfa Romeo-Sauber che ha deciso di dargli una chance. Tacciato di essere solo un “pilota pagante”, Zhou in Alfa Romeo ha convinto fin dalle prime uscite.
Affiancato ad un pilota di livello assoluto come Valtteri Bottas, Zhou in Alfa Romeo non ha mai sfigurato. Ha iniziato la sua carriera in Formula 1 con un punto conquistato alla gara d’esordio in Bahrain. Questo decimo posto ha reso Zhou il primo pilota cinese a prendere parte ad un Gran Premio, e successivamente il primo ad andare a punti nella storia della F1. Nel corso della stagione, poi, Zhou ha cominciato a crescere sempre di più.
I soli tre piazzamenti a punti (oltre al punto in Bahrain, è arrivato decimo a Monza e ottavo in Canada) non raccontano tutto di una stagione sfortunata. In Alfa Romeo Zhou si è messo dietro già più di una volta in qualifica il velocissimo Bottas, fortissimo nel giro secco. In gara, poi, si è dovuto ritirare da un’ottima posizione in Spagna e Azerbaijan. È poi ancora negli occhi di tutti l’incredibile incidente occorsogli a Silverstone.
Nelle prime battute del GP di Gran Bretagna, l’Alfa Romeo di Zhou è stata colpita dalla Mercedes di George Russell. La monoposto del pilota cinese si è incredibilmente ribaltata poco dopo l’impatto. La carambola è quindi stata tanto spaventosa quanto, fortunatamente, priva di conseguenze. Illeso, Zhou è riuscito a rimettersi in macchina già dal Gran Premio successivo, in Austria, dimostrando grande forza mentale. Nonostante un’Alfa Romeo in calo, poi, negli ultimi Gran Premi si è spesso messo spesso dietro il più quotato compagno di squadra Bottas, sia in qualifica che in gara.
Zhou in Alfa Romeo ha impressionato tutti per la sua grande costanza, solidità e capacità di adattarsi alla nuova realtà in fretta. Queste qualità non sono passate inosservate al management di Sauber. Zhou, nonostante lo scetticismo attorno a sé, ha convinto. Il premio è oggi sotto gli occhi di tutti: il rinnovo del contratto di Zhou in Alfa Romeo per il 2023.
Non si sono ovviamente fatte attendere le dichiarazioni dei diretti interessati dopo l’annuncio del rinnovo di Zhou in Alfa Romeo nel 2023. “Sono felice, e sono grato ad Alfa Romeo Orlen per l’opportunità di far parte del team per un’altra stagione. Arrivare in Formula 1 è stato un sogno diventato realtà, e l’emozione di competere per la prima volta in un Gran Premio vivrà dentro di me per tutta la vita.”. Un emozionato Zhou ha poi continuato ringraziando Alfa Romeo, che si è rivelata molto supportiva nei suoi confronti. “Il team è stato sempre di support, accogliendomi fin dal primo giorno e aiutandomi ad adattarmi alla categoria più complicata del motorsport.”
“C’è ancora molto che voglio ottenere in questo sport e con il team. Il duro lavoro che abbiamo messo in quest’avventura fin dall’inizio dell’anno è solo il primo passo verso dove vogliamo essere l’anno prossimo. C’è ancora tanto da imparare e da sviluppare, ma sono fiducioso nel nostro lavoro. Sto già guardando al prossimo capitolo della nostra storia insieme.”
Parole al miele verso Zhou in Alfa Romeo nel 2023 arrivano anche dal Team Principal della squadra elvetica, Frederic Vasseur. “Sono entusiasta di lavorare ancora con Zhou. Fin dal primo giorno col team, nei test ad Abu Dhabi dell’anno scorso, mi ha impressionato con il suo approccio al lavoro, una caratteristica sempre positiva. Sapevamo fosse veloce, ma il modo in cui si è adattato alla Formula 1 in tempi così rapidi è stata una delle più belle sorprese della stagione.“
Vasseur continua lodando Zhou come persona, facendo capire quanto l’indole e la personalità facciano tanto in questo mondo. “È davvero un bravo ragazzo. Tutti nel team gli vogliono bene sia per la sua personalità che per il suo modo di fare. Ha l’umiltà di fare domande e imparare, dagli ingegneri e da Valtteri. Ha anche l’intelligenza di mettere in pratica i consigli per migliorare gara dopo gara. Questa esperienza lo porterà in alto la prossima stagione. Sono sicuro che farà un altro passo avanti mentre noi continueremo a far crescere il nostro team.”
I detrattori del pilota cinese hanno dovuto constatare che in F1 è arrivato un pilota solido, che commette pochissimi errori, costante e metodico. Non avrà la velocità pura di alcuni colleghi, ma il suo valore oggi è ben noto a tutti. Zhou poi si sta facendo apprezzare anche dal lato umano. Fuori dalla pista, Guanyu si è dimostrato un ragazzo disponibile, simpatico ed educato, nonché molto attento alla moda. I suoi look ormai fanno concorrenza a quelli di Sua Maestà Lewis Hamilton, rendendolo un personaggio amato dalla community della Formula 1.
Queste caratteristiche rendono il pilota nato a Shanghai un prospetto interessante anche per il futuro di Sauber. Sappiamo infatti che alla fine del 2023 la partnership tra Sauber e Alfa Romeo terminerà dopo sei anni. Manca solo l’ufficialità all’arrivo in Sauber di Audi, che dal 2026 entrerà ufficialmente in Formula 1.
Sebbene sia ancora ufficioso, addirittura alcuni protagonisti hanno confermato il matrimonio tra Audi e Sauber nel 2026. “Si sa perfettamente con chi andrà Audi“, ha dichiarato ai colleghi tedeschi di Auto Bild Gunther Steiner, Team Principal Haas. “E posso dirvi che non sarà con noi.”. Resta però ancora da capire come Sauber prenderà parte ai campionati 2024 e 2025. Sarà una squadra indipendente, come successo tra il 2010 e il 2018? Continuerà, a sorpresa, altri due anni con Alfa Romeo? Oppure si legherà già ad Audi in attesa del motore made in Ingolstadt?
Queste dinamiche sono ancora tutte da capire, ma in questi discorsi rientra anche il nostro Zhou Guanyu. Popolarissimo e amatissimo in Cina, Zhou potrebbe diventare molto interessante anche dal punto di vista dell’immagine. Oltre infatti al “portafoglio” molto pieno di Zhou, supportato da grandi realtà cinesi (e questo, si sa, è sempre un punto a favore anche nelle squadre più abbienti), la sua immagine di bravo ragazzo e di icona di stile in Cina e non solo potrebbe far gola a tanti, Audi compresa. Con il ritorno in pianta stabile del Circus della Formula 1 in Cina, la presenza di Zhou potrebbe essere una vera occasione di marketing e di brand awareness per Audi in Cina, mercato dove la Casa dei Quattro Anelli è molto presente.
Il futuro di Zhou in Alfa Romeo nel 2023 è quindi assicurato. Dopo il 2023, il pilota cinese può guardare con ottimismo al prosieguo di una carriera iniziata col piede giusto. Cosa farà, invece, l’altro grande nome in gioco, Alfa Romeo? “Scaricata” da Sauber, che dal 2023 farà a meno del nome della Casa milanese, Alfa non sembra aver intenzione di mollare la F1. Le parole del CEO Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, sono molto chiare. Alfa Romeo vuole rimanere in Formula 1 anche dopo il 2023, a patto di “accompagnarsi” ad un motore Ferrari.
“Non intendo tralasciare alcun tipo di opzione. Oggi il nostro focus è tutto su questa stagione e sulla prossima.”, ha dichiarato Imparato. “Nei prossimi mesi cominceremo a pensare a piani a lungo termine, fino al 2026. Di certo, però, cominceremo a vagliare presto tutte le opportunità. Quel che è certo è però che continuerà il nostro legame con Ferrari. Non collaboreremo mai con squadre che non abbiano sotto al cofano un motore Ferrari.”
Se conoscete un minimo la griglia attuale di Formula 1, ci sono solo tre squadre motorizzate Ferrari. Oltre alla Scuderia di Maranello, abbiamo proprio l’Alfa Romeo e la Haas. La squadra americana diventa così la principale indiziata, in virtù anche del suo grande legame con l’Italia. Oltre al motore, anche il cambio e le sospensioni sono made in Ferrari, e il telaio è realizzato da Dallara. Anche la presenza nel team di Mick Schumacher, pilota (ad oggi) della Ferrari Driver Academy, e di un Team Principal italiano, il tirolese Steiner, raccontano di una stretta affinità tra l’Italia e Haas. Sarà però difficile convincere il proprietario della scuderia, Gene Haas, a rinunciare al suo nome e “sfoggiare” quello Alfa Romeo. C’è però da dire che sarebbe un’ottima vetrina per Alfa Romeo in America, Paese sempre più innamorato della Formula 1.
Sullo sfondo, infine, si prospetta il sogno degli Andretti. La Andretti Autosport, fondata dal Campione del Mondo 1978 italo-americano Mario Andretti e dal figlio Michael, sogna di entrare in Formula 1 proprio dal 2024. La famiglia Andretti, legatissima all’Italia, potrebbe vedere di buon occhio una collaborazione con un’icona di italianità come Alfa Romeo. L’opzione di legarsi ad un team indipendente e al debutto assoluto, per quanto romantica, sarebbe sicuramente la più rischiosa. Ma, come abbiamo imparato negli anni in Formula 1, never say never. Mai dire mai.
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