Oggi tutti gli occhi sono per lei, per la nuova Lancia Pu+Ra HPE appena svelata alla Milano Design Week 2023. Pochi istanti prima di svelarla agli occhi del mondo, il CEO del brand Luca Napolitano ha voluto concedere alla platea un chiaro indizio, anzi più di uno, della direzione che prenderà il Marchio fondato nel 1906 a Torino.
Si era detto in un primo momento Aurelia come nome prescelto per la futura ammiraglia che arriverà nel 2026 ma in Lancia hanno preferito Gamma, come confermato dallo stesso Napolitano: “Dopo Ypsilon, che sarà ibrida ed elettrica, nel 2026 vedremo la nuova Gamma“.
Della Ypsilon sappiamo che poggierà sulla piattaforma STLA Small e che sarà elettrica (probabilmente avrà 156 CV) e ibrida, con il nuovo tre cilindri mild hybrid che debutterà inizialmente sotto i cofani delle vetture Peugeot per poi estendersi a macchia d’olio sulle compatte dei Marchi di Stellantis. Tra la Ypsilon e la Gamma, quindi tra il 2024 e il 2026, vedremo nel 2025 l’inedita Ypsilon HF.
Qui l’approfondimento sulla nuova Lancia Ypsilon HF 2025
Lancia Gamma, invece, sarà l’ammiraglia del brand e il manager l’ha apostrofata come crossover. Sempre Napolitano ha aggiunto la parola sportback, segno che la nuova Lancia Gamma sarà molto probabilmente con carrozzeria Sportback come lo è oggi la Peugeot 408. D’altronde guardatela nell’immagine di copertina l’originale Lancia Gamma della seconda metà degli anni ’70: il tetto è da coupé, con quel terzo volume che potrebbe mescolarsi al secondo secondo le tendenze del design di oggi. In parte la Pu+Ra HPE può averne già anticipato qualcosa, specialmente dal punto di vista delle soluzioni che vedremo all’interno.
La nuova Lancia Gamma sarà una vettura di 4,7 metri, quindi pieno segmento D, e sarà il modello più voluminoso e probabilmente caro tra le nuove Lancia che vedremo nei prossimi 5 anni, fino al 2028. Se la STLA Small sarà la base della Ypsilon, la STLA Medium sarà la “culla” per la nascita della nuova Lancia Gamma e, probabilmente, anche per la nuova Lancia Delta. Entrambe potrebbero essere prodotte a Melfi, quasi sicuro la prima.
Dicevamo delle nuove Lancia: Ypsilon nel 2024, Gamma nel 2026 e Delta nel 2028. La prima ibrida ed elettrica, sulla falsariga di quanto già oggi offre Avenger (ma il 1.2 è, per ora, un turbo benzina classico). La seconda e la terza, Gamma e Delta, full electric. In quanto tali, specialmente in un orizzonte che deve per forza di cose fare passi da gigante rispetto a oggi per affermarsi come nuova forma di mobilità definitiva, Lancia promette fino a 700 chilometri di autonomia, il “pieno” alla colonnina in 10 minuti scarsi e un consumo medio di 10 kWh/100 km.
Oggi parte il futuro di un brand che merita di tornare ai vecchi splendori, e lo diciamo dal più profondo del nostro, e del mio, cuore da appassionati. La compatta, per ridare ossigeno a Lancia e permetterle di tornare sui mercati europei con un veicolo fascinoso ed economicamente competitivo. L’ammiraglia sotto forma di SUV, che sarà la nuova Lancia Gamma: un passato già scritto, un futuro da scrivere con contenuti premium e la trazione solo elettrica. E poi la nuova Lancia Delta: eroina dei rally tra fine anni ’80 e inizio anni ’90, non fortunatissima nel suo ritorno con la terza serie, il futuro di questo nome impresso nella memoria di tutti noi appassionati è pronto a stupirci. Se andrà come la prima volta, Lancia potrà dire di avercela fatta veramente.
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