Volkswagen ID.Buzz è un’automobile assolutamente atipica. Innanzitutto, non è propriamente un’automobile, ma un mezzo con più anime. Dalla più pragmatica Cargo alla futura California allestita come un camper, la reincarnazione del mitico Transporter T1, noto anche come Bulli, è molto più che un’operazione nostalgia. Realizzata sull’apprezzata piattaforma MEB, Volkswagen ID.Buzz riesce ad unire le sue tante personalità in un mezzo che, contro ogni pronostico, ha molto più senso di quanto dimostri.
Enorme all’interno, con lo spazio per cose e persone che ci si aspetta da un van, ID.Buzz sfrutta l’innata versatilità della piattaforma MEB per offrire un’abitabilità interna che anche i più grandi SUV possono solo sognare. Nonostante sia quindi spaziosa ma anche elettrica, è un’auto divertente, allegra, che non si prende troppo sul serio. Dall’estetica che unisce tocchi retrò a dettagli molto moderni, dagli interni tanto tecnologici quanto appaganti (al netto di materiali non al top), alla guida l’effetto amarcord sparisce. Del mitico Bulli, infatti, non rimane nulla. Lanciata con ben 204 CV, Volkswagen ID.Buzz muove alla grande la sua stazza, con prestazioni da compatta vivace e un’agilità eccezionale grazie ad un raggio di sterzata da compatta media.
Non è un’auto perfetta, e ha nel prezzo molto alto uno dei limiti all’acquisto. Ma, se non vi fermate alle sole apparenze, l’allegra Volkswagen ID.Buzz potrebbe essere l’antidoto ai soliti SUV noiosi, tutti uguali tra loro. Vi ho incuriositi? Andiamo allora a scoprire in questa prova in anteprima di Volkswagen ID.Buzz interni, motore elettrico, autonomia e prezzi.
Esterni e interni Volkswagen ID.Buzz: una ventata d’aria fresca tra le elettriche (e non solo)
Partiamo proprio da esterni e interni di Volkswagen ID.Buzz, che lancia la sfida alle vetture “normali” proprio dal suo look totalmente fuori dagli schemi. Grazie alla piattaforma MEB, di cui parleremo un po’ più a fondo tra poco, le dimensioni di Volkswagen ID.Buzz sono a livello di un classico SUV medio-grande, ma con un’abitabilità da vero veicolo commerciale. Nel dettaglio, queste sono le dimensioni di Volkswagen ID.Buzz:
- Lunghezza: 4,71 m
- Larghezza: 1,99 m
- Altezza: 1,94 m
- Passo: 2,99 m
Sono numeri generosi, non c’è dubbio, ma a livello di lunghezza non siamo esagerati: la Tiguan Allspace, versione a 7 posti del SUV medio di Wolfsburg, è lunga più o meno uguale. Lo spazio, come vedremo, è però ben diverso. Più che la larghezza, è soprattutto l’altezza di quasi 1,95 metri a stupire. Per metterla in relazione, un nuovo Range Rover è alto 1,87 metri, ben 8 cm in meno. Infatti, già dalle foto Volkswagen ID.Buzz dimostra tutta la sua stazza. Alto, largo e voluminoso, il minivan elettrico di Wolfsburg (in realtà, ID.Buzz è costrutio ad Hannover dalla Volkswagen Veicoli Commerciali) riprende lo stile del concept omonimo, presentato al NAIAS di Detroit nel 2017, con pochissime modifiche.
Lo stile, è evidente, si ispira all’indimenticato Bulli, il Volkswagen Transporter T1 di prima generazione prodotto tra il 1950 e il 1968 in Europa. Del mitico T1 riprende l’enorme logo Volkswagen sul frontale, la quasi totale assenza del cofano anteriore, le grandi superfici vetrate e le feritoie sul montante C, che riprendono quelle di raffreddamento del motore 4 cilindri boxer del Bulli.
Anche la verniciatura si ispira al Bulli, con un bicolore disponibile in quattro tinte molto allegre: il blu scuro della nostra prova, arancione, giallo e verde. Da ogni angolazione, Volkswagen ID.Buzz è inconfondibile e personale, con una grandissima dose di simpatia. Se dotato di fari Matrix LED, ID.Buzz ha i proiettori “a bulbo oculare”, simpatici e estremamente potenti di notte, e dotati anche della striscia trasversale che li unisce. L’enorme parabrezza, i vetri triangolari “annegati” nei montanti anteriori e la linea di cintura altissima lo rendono davvero unico, ma anche molto pratico. Lateralmente, si fanno notare i cerchi, che partono da 18 pollici e possono arrivare fino a 21″, le feritoie e la colorazione bicolore. Scenografiche e anche molto comode le porte posteriori scorrevoli elettriche, di serie sulla versione Pro+.
Azionabili sia dall’interno che dall’esterno tramite la maniglia o la chiave, queste porte permettono una grande versatilità per far salire i passeggeri posteriori o per appoggiare bagagli sul divano. L’enorme portellone posteriore (anch’esso elettrico) ha infatti bisogno di parecchio spazio per essere aperto, ma è perfetto anche come “tettoia” in caso di pioggia come nei più classici minivan. Il posteriore sfoggia nuovamente un enorme logo Volkswagen, un grande lunotto e una firma luminosa molto personale. Interamente a LED, è formata da un unico, grande gruppo ottico, e rende personale e riconoscibile ID.Buzz. Concludendo con le dimensioni, il bagagliaio di Volkswagen ID.Buzz è semplicemente enorme: la capacità minima è di ben 1.121 litri, che diventano 2.205 abbattendo il divano. Entrambi i dati misurati all’altezza dei finestrini: superando questa soglia, si arriva nell’ordine dei 3.500 litri.
Gli interni di Volkswagen ID.Buzz: tecnologica ma allegra, e quanti Easter Egg
All’esterno l’operazione nostalgia “modernizzata” funziona, mentre gli interni di Volkswagen ID.Buzz, invece, riprendono l’impostazione e la tecnologia delle altre ID. L’impostazione e l’indole, però, è molto più giocosa e funzionale. Partiamo, per esempio, dai numerosi vani portaoggetti che troviamo all’interno. Colpiscono per funzionalità il piccolo vano pensato per la chiave a sinistra del volante, il pozzetto a destra del piantone che ospita il piano di ricarica a induzione per lo smartphone e i pannelli porta, dotati di ben due tasche, una più piccola e una, più in basso, davvero capiente. Tra i due sedili anteriori, poi, troviamo un’enorme “isola” che ospita due vani portaoggetti a cassetto e un vano scoperto con dei separatori per renderli portabottiglie.
Questo tunnel centrale, chiamato ID.Buzz Cargo Box, è poi completamente estraibile, utilizzabile (ad esempio) quando si campeggia come portaoggetti. Sotto lo schermo dell’infotainment troviamo ancora due portabottiglie estraibili, e davanti al passeggero un’altra tasca portaoggetti aperta. La funzionalità si fa notare anche dalle ben otto prese USB-C sparse per l’abitacolo, e per le superfici vetrate enormi. ID.Buzz è una vettura luminosissima, grazie ad un parabrezza e a dei finestrini laterali di generose dimensioni. Se scelto poi con colori vivaci, e con l’optional di volante e plancia bianchi, ID.Buzz diventa molto vivace e allegro all’interno.
I materiali con cui sono realizzati gli interni di Volkswagen ID.Buzz non sono, come su tutte le ID., di qualità eccelsa. Le plastiche sono quasi tutte rigide, compreso l’apprezzabile inserto in legno sulla plancia. Gli assemblaggi, però, sono migliori rispetto ad alcune cugine, e tutto ciò che si tocca spesso è di qualità decisamente alta. Il volante, rivestito in pelle bianca con impunture in tinta, è davvero appagante da usare, mentre i sedili sono comodi e molto robusti. La parte in tessuto, disponibile anche in tinta con l’esterno (blu nel nostro caso, ma anche arancione, verde e giallo) è realizzata in tessuto riciclato utilizzando bottiglie recuperate dagli oceani. La pelle, invece, non è di origine animale, e ha una risposta al tatto davvero ottima.
Gli interni di Volkswagen ID.Buzz non possono che convincere a livello di spazio. Sono cinque i posti comodi per persone di tutte le stazze, tanto che anche chi supera di slancio i due metri d’altezza non avrà problemi. In futuro, poi, ci saranno anche versioni a sette posti, oltre al veicolo commerciale leggero ID.Buzz Cargo per trasporto cose, già ordinabile. Ad aiutare ci pensa anche il divano posteriore, che scorre di ben 15 cm per offrire più spazio per i bagagli o per i passeggeri posteriori.
La posizione di guida, poi, è davvero strana. Non siamo ai livelli dei primi Transporter, dove si era seduti letteralmente sull’asse anteriore. Qui il cruscotto è piuttosto lungo, e non si ha la sensazione di essere “appollaiati” sulle ruote. Si sta però seduti molto avanti, e soprattutto molto, molto in alto. Se vi piace una seduta dominante, qui sarete più in alto di qualsiasi SUV. La seduta molto alta porta ad una posizione di guida molto eretta, in pieno stile minivan, ma la visibilità è a dir poco perfetta.
A livello tecnologico, invece, troviamo in toto il binomio quadro strumenti digitale da 5,3 pollici e schermo touch da 10 o 12 pollici delle altre ID. Rispetto a ID.3 e simili, però, Volkswagen ID.Buzz rinuncia al selettore del cambio a lato del quadro strumenti. Il selettore è invece spostato sul devioluci, al posto dei comandi dei tergicristalli. Come sulle Mercedes-Benz, quindi, comandi per le luci e i tergicristalli sono concentrati sul devioluci di sinistra. L’impianto infotelematico è lo stesso visto sulle altre ID., portato però alla versione 3.2. I rallentamenti e i bug sono nettamente diminuiti, e il sistema è fluido e veloce, soprattutto utilizzando Apple CarPlay e Android Auto (wireless di serie). Non convincono ancora i comandi a sfioramento non retroilluminati per volume e temperatura del clima, così come quelli sulle razze, con feedback aptico.
Stupisce, invece, la presenza di vetri posteriori fissi. Non sono apribili né a compasso né sono scorrevoli: gli unici vetri apribili, per il momento, sono quelli anteriori. Gli interni di Volkswagen ID.Buzz sono poi dotati di una serie di Easter Egg, ovvero di dettagli nascosti, davvero originali e simpatici. I più “frivoli” sono i piccoli ID.Buzz sparsi per la vettura, da quello con l'”ombrello” sotto il tergilunotto a quello col portellone aperto all’interno del portellone (ad apertura elettrica), passando per l’ID.Buzz stilizzato nella parte bassa del divano posteriore. Simpaticissimo lo smile che fa l’occhiolino annegato nella maniglia delle portiere anteriori. Utile per il campeggio, infine, il divisore dei portabicchieri nell’ID. Cargo Box che si sdoppia come apribottiglie.
Motore elettrico e autonomia di Volkswagen ID.Buzz: nonostante la stazza si superano i 400 km
Passiamo al motore elettrico e all’autonomia di Volkswagen ID.Buzz, che rappresenta un piacevole ritorno. Sebbene l’impostazione sia decisamente differente, la piattaforma su cui è basato ID.Buzz è la MEB già nota sulle elettriche del Gruppo Volkswagen. Nota per la sua estrema versatilità, si è fatta apprezzare su diversi modelli Volkswagen, Audi, Skoda, Cupra e, in futuro, anche su modelli Ford. Su ID.Buzz, però, la piattaforma MEB è nella sua versione più lunga, con un passo che sfiora i 3 metri, ma le caratteristiche principali restano le stesse. Ruote agli angoli del pianale, sospensioni indipendenti sia davanti (McPherson) che dietro (Multilink), motore principale posteriore. Il motore elettrico di Volkswagen ID.Buzz è, inizialmente, solo uno. Come sul mitico T1, infatti, è posteriore, con la trazione ripartita sulle sole ruote dietro.
Le prestazioni, però, sono ben diverse. Se infatti il Volkswagen T1 più venduto in Italia era dotato del 1.2 da 34 CV, oggi il motore elettrico ne ha ben 170 in più, arrivando a 204 CV e 310 Nm di coppia. L’accelerazione 0-100 km/h è coperta in poco più di 10 (10,2) secondi, mentre la velocità massima è autolimitata a 145 km/h. In futuro, oltre alla versione a trazione posteriore e 204 CV, sarà lanciata anche una versione a trazione integrale, con motore anteriore e una potenza prevista di 265 o ben 300 CV, come sulla ID.4 GTX. Una sola è anche, per ora, la batteria disponibile su Volkswagen ID.Buzz, da 82 kWh nominali, ovvero 77 kWh netti. Nonostante una sezione frontale generosissima, il minuzioso studio aerodinamico della Casa tedesca ha permesso a ID.Buzz di avere un Cx di tutto rispetto di 0,285.
Questo permette al grande e pesante (siamo a ben 2.471 kg di massa a vuoto) minivan elettrico di offrire un’efficienza sorprendente. I consumi dichiarati, infatti, sono nell’ordine dei 21 kWh/100 km. Di conseguenza, l’autonomia di Volkswagen ID.Buzz è dichiarata in 418 km nel ciclo misto WLTP. Siamo lontani, ovviamente dagli oltre 500 di ID.3. L’autonomia di Volkswagen ID.Buzz, però, è davvero ottima considerando la stazza e l’ottimo consumo omologato. La ricarica di Volkswagen ID.Buzz, infine, ha una potenza massima di 170 kW in corrente continua, la più potente delle vetture ID. Sfruttando questa possibilità, è possibile passare dal 5 all’80% in soli 30 minuti. Con un punto di ricarica a 11 kW, invece, è possibile passare dallo 0 al 100% in 7 ore.
Prova in anteprima Volkswagen ID.Buzz, alla guida: non sorridere è molto difficile
Abbiamo già detto tanto in questa prova in anteprima di Volkswagen ID.Buzz, un’auto talmente particolare da meritare tante parole per essere spiegata. Alla fine, però, anche un’auto così votata al divertimento deve passare dal via, dal comportamento dinamico. Come si guida Volkswagen ID.Buzz? Partiamo, come al solito, da una risposta concisa: sorprendentemente bene. Rispetto ai classici minivan, ID.Buzz segna un salto generazionale davvero grande. Il merito è, ovviamente, della piattaforma MEB, ma anche di una taratura delle sospensioni che non si mette al servizio del comfort.
Per alcuni, infatti, con i cerchi da 20 pollici VW ID.Buzz potrebbe apparire quasi rigida. La risposta sulle buche non è così morbida, ma grazie alle sospensioni posteriori indipendenti dietro i passeggeri dietro non prendono grandi botte, anzi. Alla guida, nonostante una posizione così avanzata ID.Buzz si comporta come un’ottima automobile elettrica di medio-grandi dimensioni. Anzi, grazie ad un raggio di sterzata da record per un’auto così voluminosa (siamo a 11,2 metri, quanto una VW Golf), ad un’assetto piatto e al baricentro molto basso dato dalle batterie poste sotto al pianale, in ogni condizione ID.Buzz è solida, precisa e sorprendentemente agile.
Su un’auto così, poi, convince la scelta di Volkswagen di non dare una risposta bruciante alle sue auto elettriche. Rispetto ad altre EV, infatti, i powertrain del Gruppo VAG sono molto progressivi. L’accelerazione da fermo è comunque estremamente vivace, risultando ben più pronto di un equivalente Transporter termico. Lo sterzo, poi, seppur demoltiplicato per garantire agilità e poco comunicativo è preciso e sorprendentemente diretto, a livello di quello di un’auto “normale”. Ed è proprio questo che lascia stupiti alla guida di Volkswagen ID.Buzz: il suo essere insospettabilmente normale. Nonostante i quasi 2.500 kg a secco, il Bulli 2.0 si adatta anche ad un piede pesante, con una stabilità e una precisione invidiabile tra le curve. Grazie alle grandi gomme da 255 su cerchi da 20″, poi, l’aderenza è ottima in tutte le condizioni, garantendo una stabilità ottima anche con la trazione posteriore.
In città, Volkswagen ID.Buzz è agile e facile da manovrare, anche grazie alle ottime telecamere a 360°, di ottima qualità. Per le manovre difficili e ripetute, poi, Volkswagen mette in campo un sistema che memorizza un percorso complesso. Si chiama Park Assist Plus con funzione Memory, e permette di memorizzare fino a 5 manovre di 50 m e di riprodurle in autonomia ogni volta che si ripassa nello stesso punto, comodissimo per le manovre nel vialetto di casa o nel parcheggio del posto di lavoro.
Tra le curve, ID.Buzz stupisce per le velocità in percorrenza che è in grado di mantenere. Preciso e sempre composto, ha poi un buon pedale del freno, che in discesa permette di recuperare diversi km senza sforzo. Rimane, però, l’assenza della guida One Pedal: non è possibile arrivare ad uno stop completo solo rilasciando l’acceleratore, come in molte altre elettriche. ID.Buzz si fa tirare il collo, ma è ovvio che la sua indole è di auto tranquilla, rilassata e allegra. Andando a passeggio, lo sterzo leggero, il motore estremamente progressivo e l’ottima insonorizzazione regalano un’esperienza rilassata e spensierata.
Anche in autostrada ID.Buzz offre un’ottima insonorizzazione, una grande stabilità e sfrutta alla grande l’ottima guida autonoma di Livello 2 delle elettriche del Gruppo Volkswagen. Sfruttando il Travel Assist, infatti, la guida è davvero rilassata e sicura, con un sistema di mantenimento di corsia molto preciso e un Cruise Control Adattivo reattivo e fluido. I consumi, poi, sono di tutto rispetto. Nei 160 km percorsi ho mantenuto infatti un consumo medio di 22,4 kWh/100 km, senza fare attenzione all’efficienza. Parliamo quindi di un risultato piuttosto interessante di 4,46 km/kWh, che si tramutano in un’autonomia reale di 343 km. Facendo attenzione e mantenendo la velocità a 110 km/h, perfetta per un’auto da viaggio e conviviale come ID.Buzz, l’autonomia può facilmente salire a 385/390 km reali. Numeri ottimi per un’auto che stupisce per la sua guida come Volkswagen ID.Buzz.
Prezzi Volkswagen ID.Buzz e conclusioni: non è perfetta, ma è questo il suo forte
Arriviamo infine alla vera nota dolente, i prezzi di Volkswagen ID.Buzz. Alcuni di voi, infatti, si saranno fatti galvanizzare dalla personalità, dall’estetica e dalla guidabilità di questo atipico minivan. Il prezzo, però, è molto alto, come da tradizione per i minivan, già molto costosi in forma termica. Quanto costa Volkswagen ID.Buzz? Per portarsi a casa il Bulli 2.0, i prezzi di Volkswagen ID.Buzz partono da 66.000 euro per la versione Pro, dotata di schermo da 10 pollici, porte posteriori e portellone manuali, fari Full LED e cerchi da 18 pollici. La versione Pro+ che abbiamo provato sale a 68.500 euro, e offre di serie i cerchi da 20 pollici, la vernice bicolore, l’infotainment con schermo da 12 pollici e i fari Matrix LED IQ.Light.
Scegliendo altri optional, è però facile superare i 70.000 euro. Quando uscirà Volkswagen ID.Buzz? Il minivan elettrico tedesco è già ordinabile da settembre, con le prime consegne che partiranno a cavallo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Tornando all’affaire prezzi, il listino prezzi di Volkswagen ID.Buzz è decisamente salato. Confrontato con una ID.4 equivalente a livello di accessori, batteria e motore, però, si scopre che la differenza è di 3.500 euro a favore del SUV. Con questa spesa, però, ci si porta a casa un’auto che batte per praticità tutti i classici SUV, e che rispetto a questi ultimi ha una personalità nettamente più grande. Grazie ad uno stile retrò ma non troppo, a degli interni personali e allegri, ad uno spazio immenso e ad una guidabilità sorprendente, ID.Buzz non è, in realtà, una rivale degli altri minivan elettrici.
Per trovare delle rivali, non bisogna guardare ad E-Transit o all’E-Scudo. Le concorrenti di Volkswagen ID.Buzz sono invece le SUV medio-grandi elettriche, che puntano tanto su aggressività e sportività ma che non hanno la stessa personalità del Bulli del XXI secolo. Di certo non è un’auto perfetta, anzi. L’assenza dei vetri posteriori apribili è quanto mai bizzarra, il prezzo è oggettivamente molto alto, l’autonomia è buona ma non eccelsa e l’estetica è molto personale, tanto che o si ama o si odia.
L’infotainment poi ha gli stessi limiti delle altre ID. e i materiali interni non sono a livello delle rivali premium. ID.Buzz è un progetto coraggioso, fuori dagli schemi, dall’umorismo tipicamente teutonico. Rimane quindi un progetto con dei limiti, anche piuttosto importanti. Ma è proprio questa imperfezione a renderla così simpatica e personale. Se si è stanchi delle solite auto tutte uguali e senz’anima, Volkswagen ID.Buzz dimostra che, anche con un motore elettrico, si può avere tanta personalità, e farà innamorare chi è stanco del grigiore dei SUV elettrici così simili tra loro.
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