Volkswagen arriva a H2R in programma in questi giorni alla Fiera di Rimini dopo avere definito con forza e chiarezza che il futuro suo e ancora di più dell’automobile sarà elettrico, autonomo e connesso.
Il 2020 è l’orizzonte per il lancio della Volkswagen elettrica di domani, ovvero la versione definitiva di serie della concept I.D. presentata al Salone di Parigi. Già oggi la mobilità sostenibile è un tema su cui già oggi Volkswagen sta dirottando i suoi investimenti e Golf, protagonista a Rimini, ne è la dimostrazione. La bestseller di Wolfsburg è infatti l’unica a offrire tutte le principali soluzioni di mobilità, con le sue cinque differenti alimentazioni: accanto agli Euro 6 benzina TSI e Diesel TDI, ci sono le versioni GTE ibrida plug-in, e-Golf 100% elettrica (con 300 km di autonomia) oltre alla TGI a metano.
Se è vero che ibrido plug-in prima e 100% elettrico poi rappresenteranno il futuro della mobilità, è altrettanto vero che nell’immediato la soluzione più concreta e credibile per una mobilità sostenibile secondo la Casa tedesca è il biometano. Il gas prodotto da fonti rinnovabili è infatti in grado di garantire un impatto ambientale molto limitato, può sfruttare le infrastrutture esistenti e fa funzionare perfettamente gli attuali motori a metano. Ipotizzando di alimentare un veicolo con 100% di biometano, si otterrebbero livelli di CO2 paragonabili da quelli prodotti ad un veicolo elettrico la cui energia viene prodotta a partire da tre fonti (termoelettrico, nucleare e rinnovabile). Ma già utilizzando una miscela tra il 20 % e l’80 % di biometano e metano di origine fossile si otterrebbero emissioni inferiori a quelle di analoghi veicoli ibridi, come è bene evidenziato nel grafico qui sotto.
Anche in base a queste evidenze Volkswagen ha scelto di sostenere il biometano e quindi il suo potenziale ruolo strategico nell’abbattimento delle emissioni nocive. Il supporto sarà indirizzato alla promozione di azioni finalizzate al consolidamento della produzione di biometano e di un quadro normativo stabile che permetta un significativo sviluppo del settore.
A livello internazionale Volkswagen è protagonista di analoghi progetti di sostegno alla diffusione del biometano. In Germania, già dal 2010, in collaborazione con un partner locale, è stata creata la prima stazione di rifornimento di SunGas, come è stato ribattezzato il biometano nell’ambito del progetto. In Svezia, invece, è stato scelto l’ambito del motorsport per promuovere l’uso del gas da fonti rinnovabili. Nel 2008, Volkswagen e la società E.ON SE hanno stretto un accordo e hanno fatto partecipare due Scirocco al Campionato Svedese Turismo (STCC). Infine in Spagna, nel 2014, Volkswagen si è unita al consorzio All-gas il cui progetto ha dimostrato la sostenibilità della produzione su larga scala di biocarburante basato sulla coltivazione a basso costo di microalghe.
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