Sebastian Vettel è uno degli uomini più chiacchierati della Formula 1 dopo l’annuncio del suo ritiro al termine della stagione 2022. Dopo aver infatti dichiarato di voler dedicare la sua vita alla famiglia e ad altri interessi, è partito il toto-futuro del campione tedesco. Nei giorni scorsi, poi, si stava facendo largo la possibilità di vedere Sebastian Vettel in Formula E.
Intervistato dai colleghi tedeschi del Die Zeit, però, lo stesso Vettel ha immediatamente rispedito il sogno al mittente. Anzi, il quattro volte Campione del Mondo ha di fatto stroncato la Formula E, definendola “senza senso”. Questo non ha fatto piacere al pilota italo-brasiliano Lucas Di Grassi. L’ex pilota Virgin in F1 nel 2010, Campione del Mondo nel 2016/17 di Formula E e grande estimatore del progresso elettrico, è stato uno dei primi a proporre il nome di Vettel in Formula E. Dopo la sua intervista, però, ha risposto per le rime al campione tedesco.
Ma facciamo un attimo un passo indietro. Il primo a candidare il campione di Heppenheim per la Formula E è stato il pilota brasiliano Lucas Di Grassi. Uno dei volti noti della Formula E e campione della categoria 100% elettrica nella stagione 2016/17, di Grassi aveva caldeggiato l’arrivo di Vettel. Secondo l’ex alfiere Virgin in F1 nel 2010, infatti, la sua attenzione all’ambiente avrebbe trovato terreno fertile in Formula E.
“Mi piacerebbe vedere Sebastian Vettel in Formula E.“, ha dichiarato il pilota Mahindra in una conferenza stampa. “Abbiamo corso molto insieme in Formula 3 e in altre categorie, e sarebbe fantastico vederlo correre qui. Vettel è diventato, negli ultimi anni, consapevole dello stato del mondo. Vuole utilizzare il suo status di sportivo per cercare di rendere il mondo un posto migliore. Penso che sia molto nobile da parte sua.”, riconosce di Grassi al suo collega. “Poteva semplicemente fare le sue gare e poi ritirarsi comprando una barca, invece vuole impegnarsi per il futuro.”
Di Grassi, però, è stato anche molto realistico, dubitando già inizialmente dell’arrivo di Vettel in Formula E. ”Sarebbe un piacere averlo con noi, ma non credo che accadrà. La Formula E è un ambiente molto difficile. Ci vuole tempo, la FE è una serie di corse molto speciale e non è facile adattarsi ed essere subito competitivo. Anche se con la nuova Gen 3 tutti ripartiremo da zero, quindi sarebbe il momento perfetto per qualcuno per lanciarsi, non credo che lo vedremo l’anno prossimo. Sarebbe però sicuramente un piacere.”
In queste parole, quindi, Di Grassi era già consapevole di come portare Vettel in Formula E sarebbe stata un’impresa titanica. Ma di certo in pochi si attendevano una risposta così secca da parte del campione tedesco. Intervistato dai colleghi tedeschi del quotidiano Die Zeit, il tedesco ha stroncato di fatto l’intera categoria, definendola priva di senso.
Incalzato dal giornalista su un suo possibile approdo in Formula E, Vettel ha chiuso ogni porta. “No, non andrò in Formula E.” Ma non si è limitato solo a smentire le voci: Vettel ha messo sul piatto quelli che, secondo lui, sono i limiti di questa serie. “Non mi piacerebbe essere coinvolto in un progetto che non condivido. Non vedo il senso di questa serie. La tecnologia non ha nulla a che fare con quella che si può poi utilizzare sulle auto di serie.”
Vettel ha poi rincarato la dose, dichiarando come, secondo lui, non ha senso puntare così energicamente sulle automobili elettriche. ”È assolutamente inutile per l’ambiente se le batterie vengono caricate non con fonti di energia rinnovabile, ma con combustibili fossili”. Vettel ha già dimostrato chiaramente quale potrebbe essere, secondo lui, il futuro per la mobilità durante il Gran Premio di Gran Bretagna. Prima del GP, infatti, Vettel ha girato con la sua Williams FW14B personale, guidata da Nigel Mansell nel Campionato del Mondo 1992.
La monoposto inglese, comprata all’asta un paio di anni fa, era però alimentata da carburanti sintetici con nessuna emissione di carbonio. Secondo l’asso tedesco, quindi, potrebbe essere quella la strada da seguire, su strada e in pista. Che questo rifiuto porti alla nascita di una categoria carbon neutral ma emozionale, diretta proprio dallo stesso Seb?
Non si è fatta attendere la risposta di Lucas Di Grassi, visibilmente stizzito dal parere negativo dell’illustre collega. “Se Vettel non vuole correre in Formula E è un suo problema. Posso solo dire che un sedile in questo Campionato è uno dei più pagati nel motorsport, forse di più di uno della Formula 1.“
“Da qui a dire che la tecnologia utilizzata non ha un’importanza rilevante ce ne vuole. Mi auguro che non stia utilizzando la salvaguardia dell’ambiente come veicolo per la propria popolarità. Utilizzare così una forma di greenwashing sarebbe una cosa abbastanza grave. Che gli piaccia o meno il Campionato, dovrebbe supportarlo, non denigrarlo O non ha idea di cosa sta dicendo, o è attivismo di facciata.” Che possa iniziare un dissing tra il sostenitore dell’elettrico di Grassi e Vettel, amante degli e-fuel?
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