Immaginatevi in una situazione poco piacevole: la tua auto elettrica si ferma in mezzo al nulla perché la batteria è completamente scarica. In questi casi, potrebbe venire in soccorso un’idea innovativa che riprende il concetto delle powerbank per smartphone, ma in versione “maxi”: un rimorchio dotato di enormi accumulatori di energia, capace di rifornire qualunque veicolo elettrico.
Uno dei modelli più conosciuti in questo settore è il Charge Rigs Flexx, un sistema su ruote che integra una batteria al litio-ferro-fosfato da 120 kWh. Si tratta di una capacità ragguardevole, paragonabile a quella di veicoli elettrici di lusso il cui unico, enorme, problema è sempre uno e uno solo: il peso.
Il rimorchio funziona sia in corrente alternata che continua e il suo utilizzo, mostrato in un video di Kyle Conner (Out of Spec), dimostra come l’operatività sia piuttosto immediata, anche se richiede qualche passaggio tecnico extra rispetto a una normale colonnina, ad esempio l’attivazione di alcuni interruttori interni. Non è quindi solo un dispositivo di emergenza per automobilisti distratti, ma uno strumento pensato anche per contesti professionali: cantieri in aree isolate, flotte aziendali prive di infrastrutture o eventi temporanei.
La mega powerbank funziona davvero, e non è alimentata a gasolio
In sostanza, è un generatore mobile per auto elettriche, ma privo dei difetti tipici dei motori a combustione: niente rumore assordante e zero emissioni. Oltre a Charge Rigs, altre realtà si stanno muovendo nello stesso ambito. Per esempio SparkCharge propone soluzioni più compatte e facili da trasportare manualmente, anche se con una capacità minore. Negli Stati Uniti, invece, alcune startup stanno sperimentando veri e propri servizi di ricarica a domicilio, dove l’energia “ti viene consegnata” come un pacco ordinato online. E senza dimenticare le nuove “taniche di energia” portatili, di cui si è parlato di recente.
Il concetto di energia mobile e flessibile sta quindi prendendo sempre più piede. Potrebbe rappresentare una risposta concreta per tutti quei guidatori che non hanno colonnine vicine o vivono in zone meno servite, aprendo la strada a un nuovo modo di intendere la ricarica elettrica.