Categorie: Prove su strada

Suzuki Vitara 1.6VVT 4WD | Prova su strada

Tempo di lettura: 5 minuti

A livello estetico la nuova Vitara 2015 esprime i tratti tipici del brand Suzuki, con un look di forte personalità, supportato da colori sgargianti e diverse combinazioni bicolor che non la fanno certo passare inosservata.

I fianchi della vettura e le prese d’aria poste lateralmente sul cofano richiamano un aspetto originale e inconfondibile, conferendo al suv giapponese un look deciso e robusto. La nuova generazione di Vitara adotta dei proiettori a LED per DRL e anabbaglianti, che oltre ad avere dei plus a livello tecnologico, hanno un look accattivante grazie alla cover blu che avvolge la lente e che dona al frontale un look moderno.

Spazio a bordo invidiabile per un’auto così corta

Gli interni si basano su un caratteristico quadro strumenti ed una finitura a U attorno alla leva del cambio. I materiali del cruscotto e delle portiere sono in plastica rigida, ma ben assemblati, qualche plastica soft touch avrebbe reso l’ambiente più raffinato, ma meno funzionale, come tradizione giapponese. Le bocchette dell’aria di forma circolare e l’orologio analogico, con ideogrammi giapponesi a richiesta, rendono l’ambiente meno serioso.

I comandi al volante permettono di trovare in un attimo le regolazioni necessarie, senza confusioni. Decidamente datati e nascosti alla vista i pulsanti quadrati lato sinistro del volante, così come gli scomodi “spilli” di settaggio del trip computer da premere con il palmo della mano all’interno della corona del volante.

Il sistema di infotainment si compone di un Touch-screen da 7″ simile ad un tablet. Il dispositivo è dotato di radio, navigatore (ozionale) e Mirror Link che permette di utilizzare le applicazioni del proprio smartphone direttamente sullo schermo della vettura, mentre il quadro strumenti ha una grafica un po’ datata.

Lo spazio a bordo è generoso considerate le misure contenute del veicolo (4.17m x 1.77m) e per un passo contenuto ai livelli di una Punto 2,5m. In due sul divano posteriore si sta comodi, ma anche in tre per brevi spostamenti non è impossibile convivere. Davanti invece la posizione di giuda è comoda e sono ampie le regolazioni del volante, che si sposta di 36mm in avanti e 40 in verticale, unico neo i sedili poco profilati che non trattengono il corpo in curva. La posizione di guida rialzata consente di sentirsi subito a proprio agio e la visibilità è ottima, non penalizzata dagli esili montanti anteriori.

Generoso il bagagliaio, considerando misure esterne ridotte e il posto per il differenziale, ha una capacità di 375 litri con il sedile posteriore in posizione verticale, oppure 1120 con il divanetto ripiegato.

Alla guida del 1.6 VVT: un motore tranquillo e per nulla assetato

Dopo aver testato la Vitara 1.6 diesel 4WD V-TOP Start&Stop in presentazione in Portogallo, abbiamo voluto saggiare le doti del 1.6 VVT benzina 4WD. La prima impressione non è di un motore esuberante, anche perché la coppia è contenuta a 156Nm e sviluppata molto in alto 4.400giri, ma neppure di una vettura “seduta”.

I 120cv muovono a dovere la Vitara 4×4, senza ricorrere troppo al cambio a cinque rapporti. I consumi poi son stati la vera sorpresa: siamo riusciti a percorrere nel misto 15km/l con un suv benzina e integrale. Pesando l’auto abbiamo capito il motivo di quest’efficienza: il motore della Vitara si trova a muovere solo 1.230kg, che per la categoria è record, se pensiamo che i suv analoghi hanno un ordine di grandezza superiore tra i 1.400 e 1.500kg. Con 47 litri di serbatoio perciò si percorrono oltre 650 chilometri.

Tra le tortuose stradine la Vitara è dimostrata agile, ma non sportiva, il rollio è contenuto, ma non assente, se si forza l’andatura i controlli tendono a frenare gli istinti pistaioli. Molto silenzioso il 1.6 benzina al contrario del diesel provato, che trasmette qualche sussulto di troppo: in autostrada il comfort interno è di livello, grazie anche ai sedili comodi e all’ottimo assorbimento sulle sconnessioni, grazie a pneumatici poco ribassati 215/55 R17. Il volante alle alte velocità è fin troppo diretto: con il minimo movimento ci si sposta di corsia, occorre prestare attenzione.

In frenata il beccheggio è evidente, ma non crea reazioni preoccupanti: i controlli son pronti per intervenire in caso di sbandata e lo spazio di arresto è ridotto per la categoria.

Capacità in offroad come le antenate, per la sicurezza guarda al futuro

Il sistema 4×4 AllGrip di Suzuki consente di selezionare quattro modalità: Auto in questa modalità il sistema utilizza due ruote motrici anteriori per impostazione predefinita, passando alla trazione integrale nel caso si rilevino perdite di aderenza; Sport il sistema sfrutta al massimo le quattro ruote motrici secondo l’input dell’acceleratore e rende il motore più pronto; Snow, il sistema utilizza quattro ruote motrici come impostazione predefinita, ottimizzando il controllo della trazione in base agli input dello sterzo e dell’acceleratore, ottimale sulle superfici sdrucciolevoli o innevate; infine la modalità Lock è dedicata all’off-road più estremo, prevede uno slittamento limitato dei differenziali, trasferendo la coppia motrice ai soli pneumatici in presa.

Lo spirito offroad della nuova Vitara è anche sottolineato da angoli d’attacco e di uscita rispettivamente di 18,2° e 28.2°, abbinati ad una distanza minima dal suolo di 185 millimetri. E infatti alla prova dei fatti il suv del sol levante mantiene lo spirito avventuriero offroad delle precedenti generazioni, anche perdendo le ridotte e il telaio portante. Mulattiere e piccoli guadi son percorribili senza problemi di sorta, nei limiti del tollerabile. Per chi decide di usarla in offroad consigliamo l’utile optional della ruota di scorta, che permette di “ritornare alla base” in caso di squarcio del pneumatico.

Ampia e completa la dotazione di sicurezza grazie al Radar Brake System, di serie sulle versioni 4WD, in grado di attenuare o impedire una collisione mediante tre funzioni: Warning (il conducente viene avvertito di frenare nel caso di un potenziale pericolo di collisione), Brake Assist (nel caso di probabilità di impatto il sistema aumenta la forza decelerante durante la frenata di panico) e l’Automatic Braking (nel caso di collisione inevitabile rilevata dal radar, il sistema frena automaticamente).

Infine sulla nuova Vitara è disponibile il Cruise Control adattativo e il segnale di arresto di emergenza che avverte le auto che seguono della sosta forzata. Non mancano sensori anteriori e posteriori, telecamera posteriore, oltre che sette airbag, hill holder e sensore di pressione gomme.

Prezzi e concorrenti: costi contenuti, valutate il benzina

La versione V-TOP della nostra prova costa 22.600€ e offre di serie tra i principali equipaggiamenti, tra cui i fari a LED, i cerchi in lega BiColor, i sedili in pelle riscaldabili, keyless e il sistema Touch Screen Mirror link con navigatore.

L’accesso alla gamma Vitara è rappresentato dalla versione 1.6 benzina 2WD, proposta a 19.900 euro in allestimento V-COOL, mentre la top di gamma è la 1.6 diesel AllGrip in allestimento V-TOP a 27.100 euro.

I motore a benzina può essere abbinato ad un cambio manuale a cinque rapporti o ad una trasmissione automatica a sei marce. Il propulsore diesel è invece abbinabile ad un con cambio manuale a sei marce o ad un cambio sequenziale a doppia frizione, ma se percorrete meno di 15.000km l’anno, visti i consumi irrisori del benzina, forse conviene pensare di rimanere sulla “verde”.

Tra i principali optional troviamo: i sensori di parcheggio (238 euro), il tetto panoramico, il più ampio tetto in vetro apribile (1.000 euro), il Kit Urban che comprende alcune migliorie estetiche degli esterni (652 euro), il KIT Interior Colo (133 euro) e il pachetto V-MORE BiColore (1.000 euro).

Tra le competitors 4×4 più agguerrite troviamola Chevrolet Trax, la Citroen C4 Aircross, la Dacia Duster, la Fiat 500X e la gemella Jeep Renegade, la Mitsubishi ASX, la Nissan Juke, l’Opel Mokka e la Skoda Yeti.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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