Subaru Forester e-Boxer 2020: design, spazio, bagagliaio e poi come va e quanto consuma il SUV medio con motore benzina e tecnologia ibrida firma Subaru, l’e-Boxer.
E così, dopo quattro generazioni e dopo vent’anni di carriera che, almeno in Italia, l’hanno resa la Subaru più venduta di sempre, il nuovo Forester e-Boxer, e con lei la Casa delle Pleiadi, sposa la tecnologia dell’ibrido, anche se leggero, ma in grado di proiettare Subaru nel futuro. Addio alle motorizzazioni Diesel boxer, per sposare l’elettrificazione e offrire tutta una serie di novità che vi raccontiamo. E a sentire Subaru, siamo solo all’inizio…
Era il lontano 1997, arrivò la prima generazione di Forester, una vettura classificabile come un mix tra station wagon per famiglie con buone doti da fuoristrada pura. Ma da quando la prima serie di Forester è entrata in produzione a oggi, di acqua ne è passata sotto i ponti e il mondo dei SUV/crossover è diventato, e non stiamo esagerando, sterminato. Oggi la concorrenza è molto agguerrita, pertanto la Forester deve farsi largo con i pugni e con i denti; lo fa aumentando le dimensioni, la qualità interna e la tecnologia di bordo.
La tendenza generale è quella: un aumento di dimensioni tra una generazione e l’altra e Forester non è da meno, anche grazie all’adozione della nuova piattaforma SGP (Subaru Global Platform): cresce infatti di 1,5 cm in lunghezza (4,62 m), 2 cm in larghezza (1,81 m) e si abbassa di appena 5 mm. Il passo invece, cresce di 3 cm, arrivando a toccare i 2,67 metri, più che sufficienti a far sta comodi 5 passeggeri, ove, nonostante la presenza, di serie, della trazione integrale, il pavimento piatto non crea fastidi, anche se il divano centrale è comunque parecchio duro. Dietro è aumentata la bocca di carico del portellone automatico e lo spazio di carico è davvero considerevole: 500 litri di capacità minima, estendibile fino a 1.779 litri (i sedili posteriori si abbattono 60:40).
Da segnalare, poi, la presenza delle luci diurne, a LED, a forma di C rovesciata (un richiamo al funzionamento del motore boxer, con il movimento orizzontale dei pistoni). Sono a LED anche tutte le altri luci (con anabbaglianti/abbaglianti attive in curva e con l’High Beam Assist) e ne guadagna l’aspetto generale della vettura, sempre “sospesa” tra le forme tipiche di un SUV e quelle, forse più congeniali per “esperienza”, a quelle di un vero fuoristrada: come vedremo la tecnologia per cavarsela in ogni situazione non manca e anche l’altezza minima da terra di 22 cm, non da tutte le rivali, che dà una grossa mano in offroad.
Piuttosto massicce le calotte dei retrovisori, dotati, almeno da un lato, dell’utile telecamera che monitora il lato destro della vettura (purtroppo, solo quello, oltre al posteriore), un grosso aiuto anche nei parcheggio a filo marciapiede, ma disponibile solo dall’allestimento Style.
Seduti a bordo di nuovo Forester e-Boxer la sensazione, già confermata sulla quarta generazione, è quella di un’auto ben fatta, dalla qualità molto più curata che in passato e ricco di schermi e pulsanti. Una tendenza ancora presente sule giapponesi doc, ossia quella di non rinunciare, per ora, ai tasti fisici. Ce ne sono tanti sul volante, un po’ meno sulla plancia dove tornano utili a regolare il clima bi-zona di serie, quest’ultimo ottimo nel mantenere la temperatura impostata.
È un abitacolo che dona un senso di spaziosità sia davanti sia dietro, meno in altezza rispetto al passato, con la regolazione elettrica del sedile poi, non è affatto difficile trovare una posizione comoda in men che non si dica. Due gli schermi sui quali si posa l’attenzione: quello più in basso, da 8”, con il sistema StarLink dotato di Apple CarPlay e Android Auto di serie (e con mappe del navigatore decisamente migliorabili) e quello posto più in alto da 6,3”, il quale offre un gran numero di schermate, alcune delle quali inedite, come ad esempio quella che monitora il flusso di energia tra i due motori e la batteria o quella del comportamento in offroad, molto più sofisticata (Vehicle Dinamic Control).
Con i rivestimenti in pelle, è raro trovare plastiche dure nell’abitacolo di Subaru Forester e-Boxer. Uno sguardo al divanetto posteriore: per la prima volta compaiono le bocchette mentre sono due le prese USB per la ricarica degli smartphone. Ulteriori due ingressi USB, un’AUX e la presa di alimentazione a 12V si trovano invece a disposizione di conducente e passeggero al suo fianco e nel vano bagagli, nella parete di sinistra.
La Subaru Forester, così come la XV, sono i primi due modelli ad essere equipaggiati con powertrain e-BOXER, il sistema di propulsione Subaru di nuova generazione che combina un’unità elettrica con i due pilastri della tecnologia Subaru: il motore Boxer e il Symmetrical AWD. Con il Subaru e-Boxer è presente una versione specifica del cambio Lineartronic all’interno del quale è integrato il motore elettrico alimentato da una Batteria agli ioni di litio ad alte prestazioni, un Convertitore DC-DC e un Inverter.
L’unità elettrica e il pacco batteria sono allineati longitudinalmente sulla nuova FORESTER e sulla SUBARU XV. Il motore è posizionato, per sua configurazione, molto in basso nella classica posizione, mentre la batteria e gli altri componenti sono disposti sopra l’asse posteriore. Il package così disposto contribuisce ad un centro di gravità ancora più basso e una migliore distribuzione del peso tra anteriore e posteriore del veicolo
Per il marchio dunque impossibile rinunciare al motore Boxer 2.0, aspirato, a iniezione diretta, già conforme alla normativa Euro6d-Temp. Capace di sviluppare 150 CV piuttosto in alto (5.000-6.000 giri/min), con una coppia non eccessiva di 194 Nm, per la prima volta abbiamo un motore elettrico che rende questa vettura omologata ibrida, grazie al sistema MHEV (mild hybrid electric vehicle) del quale è dotata, ma per cui riesce a percorrere anche alcune centinaia di metri in solo elettrico, a patto di sfiorare il pedale del gas o di essere in manovra. Le prestazioni sono discrete, con una punta massima di 188 km/h e uno scatto 0-100 in 11.8 secondi.
Montato a cavallo tra il cambio CVT Lineartronic e dell’albero di trasmissione, l’unità elettrica è costituita da un motore trifase, sincrono, a magneti permanenti, eroga una potenza di 12,3 kW (16.7 CV) ed una coppia aggiuntiva di 65 Nm. La batteria a 118 Volt, poste sopra l’asse posteriore, dove una volta giaceva la ruota di scorta (sostituita da un piccolo compressore e dal kit di riparazione) è del tipo agli ioni di litio con una potenza massima di 13,5 kW e è adeguatamente protetta in caso di urto posteriore.
Innanzitutto, il sistema ibrido si comporta come tutti i mild hybrid oggi presenti sul mercato. Una rivoluzione a metà, dicevamo: vero è che i 66 Nm di coppia in più possono dare una mano sullo spunto da fermo, ma senza esagerare, come accennavamo pocanzi. Tutto è monitorabile tramite lo schermo superiore della plancia, dove si apprezzano le tre modalità di guida concesse dal nuovo sistema e-Boxer: EV driving (marcia elettrica) Motor Assist driving (massima spinta) e Engine driving (ricarica batteria).
Non troppo esaltante la prestazione del cambio CVT a variazione continua, come spesso accade di criticare sulle vetture made in Japan, specie in salita o se si necessita un sorpasso. La novità è il debutto delle due palette dietro il volante con le quali comandare i 7 diversi rapporti virtuali, sì perché trattasi di 7 punti fissi di posizionamento del cambio, programmati nella centralina di gestione. Piace il fatto che, se attiva la modalità sequenziale, il cambio mantiene i rapporti decisi dal pilota. In autostrada poi viaggia mantenendo un regime relativamente contenuto: 2.500 rpm a 130 km/h. Come consumi ci attestiamo ad una media di 11-12 km al litro, per nulla esaltante per un’ibrida, anche se dimensioni, peso di 1.664 kg e trazione integrale non aiutano di certo.
Su strada, poi, la Subaru Forester e-Boxer non rolla eccessivamente e si apprezza il lavoro fatto sulla nuova piattaforma, ora molto più rigida (fino al 70%). Non parliamo però di una vettura pensata per aggredire le curve, ma il comportamento generale ci ha soddisfatto nonostante siano da segnalare fruscii aerodinamici un po’ fastidiosi a velocità autostradali. Molto buono l’assorbimento delle buche, a sottolineare un assetto tendente al comfort generale.
Il percorso offroad sul quale abbiamo saggiato le doti della Subaru Forester e-Boxer ha messo a dura prova le doti fuoristradistiche della vettura. Merito dell’X-Mode, completamente rivisto e controllabile dalla manopola posta sul tunnel (foto sopra): due le modalità, Snow/Dirt (superficie stradale irregolare come neve o sterrato) e Deep Snow/Mud (superfici in cui le ruote possono essere sepolte, imprigionate come ad esempio neve fresca, fango o sabbia).
Infine l’altra promossa è la trazione integrale Subaru Symmetrical All-Wheel Drive (AWD), in grado di distribuire la coppia motrice su tutte e quattro le ruote in modo equilibrato, per la migliore trazione anche su terreni scivolosi e strade dissestate. Questo sistema presenta un baricentro basso che permette maggiore stabilità e una guida più sicura. Quando l’X-Mode è attivo, è disponibile anche la funzione HDC (Hill Descent Control) che mantiene costante la velocità durante le discese più ripide e scivolose. Il suo carattere solido e robusto rimane intatto e la nuova capacità di traino è di 1870 kg.
La nuova Subaru Forester e-Boxer utilizza anche l’Active Torque Vectoring, che facilita la traiettoria in curva, per migliorare il controllo e la risposta del veicolo. Lavora mediante l’attivazione dell’impianto frenante sulle ruote interne alla curva, in modo da incrementare la coppia motrice su quelle esterne.
Infine la sicurezza dei dispositivi elettronici non manca mai: su nuova Subaru Forester e-Boxer troviamo sempre di serie l’EyeSight in grado di monitorare costantemente la strada e frenare all’occorrenza così come altri validi sistemi come Pre-Collision Braking Control, Adaptive Cruise Control, Lead Vehicle Start Alert, Pre-Collision Throttle Management, Lane Departure Warning, Lane Sway Warning, Lane Keep Assist.
La nuova Subaru Forester e-BOXER impiega anche il Blind Spot Detection, un sistema che rileva un veicolo che sopraggiunge dalle corsie laterali, difficile da individuare visivamente da uno specchio laterale, e avvisa il conducente del rischio di collisione se intende cambiare la corsia.
Chiude il cerchio il funzionale Driver Monitoring System, il quale rileva se il guidatore distoglie a lungo lo sguardo dalla strada o le sue palpebre si chiudono, interpretando questi segnali come distrazione o affaticamento e allertando il conducente con un segnale acustico e una spia luminosa sul display multifunzione. Ulteriore novità di questo modello è il Reverse Automatic Braking che aiuta ad evitare incidenti in retromarcia e riduce i danni in caso di collisioni.
Banalmente troviamo molto utile il Lead Vehicle Start Alert quando si è fermi in coda: il sistema Subaru EyeSight rileva che il traffico si è rimesso in movimento e avverte il guidatore con un cicalino e una spia lampeggiante. Molto comodo se ci si distrae facilmente al semaforo.
Tre gli allestimenti proposti per nuova Subaru Forester e-Boxer: Free, Style e Premium. Su tutti e tre troviamo, di serie, l’utile EyeSight, vero cavallo di battaglia delle vetture Subaru, mentre, in generale, la dotazione risulta essere molto buona.
Chiudiamo con i prezzi: da 35.500 euro per la Forester e-Boxer in allestimento Free, 38.500 euro per la Style, per arrivare ai 43.000 per l’allestimento top di gamma Premium da noi provato. Volete approfondire alcuni degli aspetti che più vi hanno colpito della nuova Forester? Trovate tutto sul sito ufficiale Subaru.
Le concorrenti? Sicuramente le versioni 4×4 (ove disponibili) di Ford Edge, Hyundai Santa Fè, Nissan X-Trail, Skoda Kodiaq, Kia Sorento, senza dimenticare le francesi Peugeot 5008 e Renault Koleos. La Forester, però, è al momento l’unica di questa lista a essere omologata ibrida.
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